Iliade (Monti)/Libro III: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
IPorkBot (discussione | contributi)
m Robot: Automated text replacement (-\{\{Iliade\}\} +)
Qualc1 (discussione | contributi)
+ poem, corretti template
Riga 12:
|NomePaginaCapitoloSuccessivo=Iliade/Libro IV
}}
<poem>
Poiché sotto i lor duci ambo schierati<br />
Poiché sotto i lor duci ambo schierati
gli eserciti si fur, mosse il troiano<br />
gli eserciti si fur, mosse il troiano
come stormo d'augei, forte gridando<br />
come stormo d'augei, forte gridando
e schiamazzando, col romor che mena<br />
e schiamazzando, col romor che mena
lo squadron delle gru, quando del verno<br />
lo squadron delle gru, quando del verno{{R|5}}
fuggendo i nembi l'oceàn sorvola<br />
fuggendo i nembi l'oceàn sorvola
con acuti clangori, e guerra e morte<br />
con acuti clangori, e guerra e morte
porta al popol pigmeo. Ma taciturni<br />
porta al popol pigmeo. Ma taciturni
e spiranti valor marcian gli Achivi,<br />
e spiranti valor marcian gli Achivi,
pronti a recarsi di conserto aita.<br />
pronti a recarsi di conserto aita.{{R|10}}
Come talor del monte in su la cima<br />
Come talor del monte in su la cima
di Scirocco il soffiar spande la nebbia<br />
di Scirocco il soffiar spande la nebbia
al pastore odiosa, al ladro cara<br />
al pastore odiosa, al ladro cara
più che la notte, né va lunge il guardo<br />
più che tirola dinotte, pietra: ava questalunge guisa<bril />guardo
più che tiro di pietra: a questa guisa{{R|15}}
si destava di polve una procella<br />
si destava di polve una procella
sotto il piè de' guerrieri che veloci<br />
sotto il piè de' guerrieri che veloci
l'aperto campo trascorrean. Venuti<br />
l'aperto campo trascorrean. Venuti
di poco spazio l'un dell'altro a fronte<br />
di poco spazio l'un dell'altro a fronte
gli eserciti nemici, ecco Alessandro<br />
gli eserciti nemici, ecco Alessandro{{R|20}}
nelle prime apparir file troiane<br />
nelle prime apparir file troiane
bello come un bel Dio. Portava indosso<br />
bello come un bel Dio. Portava indosso
una pelle di pardo, ed il ricurvo<br />
una pelle di pardo, ed il ricurvo
arco e la spada; e due dardi guizzando<br />
arco e la spada; e due dardi guizzando
ben ferrati ed aguzzi, iva de' Greci<br />
ben ferrati ed aguzzi, iva de' Greci{{R|25}}
sfidando i primi a singolar conflitto.<br />
sfidando i primi a singolar conflitto.
Il vide Menelao dinanzi a tutti<br />
Il vide Menelao dinanzi a tutti
venir superbo a lunghi passi; e quale<br />
venir superbo a lunghi passi; e quale
il cor s'allegra di lïon che visto<br />
il cor s'allegra di lïon che visto
un cervo di gran corpo o caprïolo,<br />
un cervo di gran corpo o caprïolo,{{R|30}}
spinto da fame a divorarlo intende,<br />
spinto da fame a divorarlo intende,
e il latrar de' molossi, e degli audaci<br />
e il latrar de' molossi, e degli audaci
villan robusti il minacciar non cura;<br />
villan robusti il minacciar non cura;
tale alla vista del Troian leggiadro<br />
tale alla vista del Troian leggiadro
esultò Menelao. Piena sperando<br />
esultò Menelao. Piena sperando{{R|35}}
far sopra il traditor la sua vendetta,<br />
far sopra il traditor la sua vendetta,
balza armato dal cocchio: e lui scorgendo<br />
balza armato dal cocchio: e lui scorgendo
venir tra' primi, in cor turbossi il drudo,<br />
venir tra' primi, in cor turbossi il drudo,
e della morte paventoso in salvo<br />
e della morte paventoso in salvo
si ritrasse tra' suoi. Qual chi veduto<br />
si ritrasse tra' suoi. Qual chi veduto{{R|40}}
in montana foresta orrido serpe<br />
in montana foresta orrido serpe
risalta indietro, e per la balza fugge<br />
risalta indietro, e per la balza fugge
di paura tremante e bianco in viso,<br />
di paura tremante e bianco in viso,
tal fra le schiere de' superbi Teucri,<br />
tal fra le schiere de' superbi Teucri,
l'ira temendo del figliuol d'Atreo,<br />
l'ira temendo del figliuol d'Atreo,{{R|45}}
l'avvenente codardo retrocesse.<br />
l'avvenente codardo retrocesse.
Ettore il vide, e con ripiglio acerbo<br />
Ettore il vide, e con ripiglio acerbo
gli fu sopra gridando: Ahi sciagurato!<br />
gli fu sopra gridando: Ahi sciagurato!
ahi profumato seduttor di donne,<br />
ahi profumato seduttor di donne,
vile del pari che leggiadro! oh mai<br />
vile del pari che leggiadro! oh mai{{R|50}}
mai non fossi tu nato, o morto fossi<br />
mai non fossi tu nato, o morto fossi
anzi ch'esser marito, ché tal fôra<br />
anzi ch'esser marito, ché tal fôra
certo il mio voto, e per te stesso il meglio,<br />
certo il mio voto, e per te stesso il meglio,
più che carco d'infamia ir mostro a dito.<br />
più che carco d'infamia ir mostro a dito.
Odi le risa de' chiomati Achei,<br />
Odi le risa de' chiomati Achei,{{R|55}}
che al garbo dell'aspetto un valoroso<br />
che al garbo dell'aspetto un valoroso
ti suspicâr da prima, e or sanno a prova<br />
ti suspicâr da prima, e or sanno a prova
che vile e fiacca in un bel corpo hai l'alma.<br />
che vile e fiacca in un bel corpo hai l'alma.
E vigliacco qual sei tu il mar varcasti<br />
E vigliacco qual sei tu il mar varcasti
con eletti compagni? e visitando<br />
con eletti compagni? e visitando{{R|60}}
straniere genti tu dall'apia terra<br />
straniere genti tu dall'apia terra
donna d'alta beltà, moglie d'eroi,<br />
donna d'alta beltà, moglie d'eroi,
rapir potesti, e il padre e Troia e tutti<br />
rapir potesti, e il padre e Troia e tutti
cacciar nelle sciagure, agl'inimici<br />
cacciar nelle sciagure, agl'inimici
farti bersaglio, ed infamar te stesso?<br />
farti bersaglio, ed infamar te stesso?{{R|65}}
Perché fuggi? perché di Menelao<br />
Perché fuggi? perché di Menelao
non attendi lo scontro? Allor saprai<br />
non attendi lo scontro? Allor saprai
di qual prode guerrier t'usurpi e godi<br />
di qual prode guerrier t'usurpi e godi
la florida consorte: né la cetra<br />
la florida consorte: né la cetra
ti varrà né il favor di Citerea,<br />
ti varrà né il favor di Citerea,{{R|70}}
né il vago aspetto né la molle chioma,<br />
né il vago aspetto né la molle chioma,
quando cadrai riverso nella polve.<br />
quando cadrai riverso nella polve.
Oh fosser meno paurosi i Teucri!<br />
Oh fosser meno paurosi i Teucri!
ché tu n'andresti già, premio al mal fatto,<br />
ché tu n'andresti già, premio al mal fatto,
d'un guarnello di sassi rivestito.<br />
d'un guarnello di sassi rivestito.{{R|75}}
Ed il vago a rincontro: Ettore, il veggo,<br />
Ed il vago a rincontro: Ettore, il veggo,
a ragion mi rampogni, ed io t'escuso.<br />
a ragion mi rampogni, ed io t'escuso.
Ma quel duro tuo cor scure somiglia<br />
Ma quel duro tuo cor scure somiglia
che ben tagliente una navale antenna<br />
che ben tagliente una navale antenna
fende, vibrata da gagliardi polsi,<br />
fende, vibrata da gagliardi polsi,{{R|80}}
e nerbo e lena al fenditor raddoppia.<br />
e nerbo e lena al fenditor raddoppia.
Non rinfacciarmi di Ciprigna i doni,<br />
Non rinfacciarmi di Ciprigna i doni,
ché, qualunque pur sia, gradito e bello<br />
ché, qualunque pur sia, gradito e bello
sempre è il dono d'un Dio; né il conseguirlo<br />
sempre è il dono d'un Dio; né il conseguirlo
è nel nostro volere. Or se t'aggrada<br />
è nel nostro volere. Or se t'aggrada{{R|85}}
ch'io scenda a duellar, fa che l'achee<br />
ch'io scenda a duellar, fa che l'achee
squadre e le teucre seggansi tranquille,<br />
squadre e le teucre seggansi tranquille,
e me nel mezzo e Menelao mettete<br />
e me nel mezzo e Menelao mettete
d'Elena armati a terminar la lite,<br />
d'Elena armati a terminar la lite,
e di tutto il tesor di ch'ella è ricca.<br />
e di tutto il tesor di ch'ella è ricca.{{R|90}}
Qual si vinca di noi s'abbia la donna<br />
Qual si vinca di noi s'abbia la donna
con tutto insieme il suo regal corredo,<br />
con tutto insieme il suo regal corredo,
e via la meni alle sue case; e tutti<br />
e via la meni alle sue case; e tutti
su le percosse vittime giurando<br />
su le percosse vittime giurando
amistà, voi di Troia abiterete<br />
amistà, voi di Troia abiterete{{R|95}}
l'alma terra securi, e quelli in Argo<br />
l'alma terra securi, e quelli in Argo
faran ritorno e nell'Acaia in braccio<br />
faran ritorno e nell'Acaia in braccio
alle vaghe lor donne. - A questo dire<br />
alle vaghe lor donne. - A questo dire
brillò di gioia Ettorre, ed elevando<br />
brillò di gioia Ettorre, ed elevando
l'asta brandita e procedendo in mezzo,<br />
l'asta brandita e procedendo in mezzo,{{R|100}}
di sostarsi fe' cenno alle sue schiere.<br />
di sostarsi fe' cenno alle sue schiere.
Tutte fêr alto: ma gl'infesti Achei<br />
Tutte fêr alto: ma gl'infesti Achei
a saettar si diero alla sua mira<br />
a saettar si diero alla sua mira
e dardi e sassi, infin che forte alzando<br />
e dardi e sassi, infin che forte alzando
la voce Agamennón: Cessate, ei grida,<br />
la voce Agamennón: Cessate, ei grida,{{R|105}}
cessate, Argivi; non vibrate, Achei,<br />
cessate, Argivi; non vibrate, Achei,
ch'egli par che parlarne il bellicoso<br />
ch'egli par che parlarne il bellicoso
Ettore brami. - Riverenti tutti<br />
Ettore brami. - Riverenti tutti
cessâr le offese, e si fur queti. Allora<br />
cessâr le offese, e si fur queti. Allora
fra questo campo e quello Ettor sì disse:<br />
fra questo campo e quello Ettor sì disse:{{R|110}}
Troiani, Achivi, dal mio labbro udite<br />
Troiani, Achivi, dal mio labbro udite
ciò che parla Alessandro, esso per cui<br />
ciò che parla Alessandro, esso per cui
fra noi surta ed accesa è tanta guerra.<br />
fra noi surta ed accesa è tanta guerra.
Egli vuol che de' Teucri e degli Achei<br />
Egli vuol che de' Teucri e degli Achei
quete stian l'armi, e sia da solo a solo<br />
quete stian l'armi, e sia da solo a solo{{R|115}}
col bellicoso Menelao decisa<br />
col bellicoso Menelao decisa
d'Elena la querela, e in un di quanta<br />
d'Elena la querela, e in un di quanta
ricchezza le pertien. Quegli de' due<br />
ricchezza le pertien. Quegli de' due
che rimarrassi vincitor, si prenda<br />
che rimarrassi vincitor, si prenda
la bella donna, e in sua magion l'adduca<br />
la bella donna, e in sua magion l'adduca{{R|120}}
col tutto che possiede: e sia tra noi<br />
col tutto che possiede: e sia tra noi
con saldi patti l'amistà giurata.<br />
con saldi patti l'amistà giurata.
Disse; e tutti ammutîr. Ma non già muto<br />
Disse; e tutti ammutîr. Ma non già muto
si restò Menelao, che doloroso,<br />
si restò Menelao, che doloroso,
Me pur, gridava, me me pure udite,<br />
Me pur, gridava, me me pure udite,{{R|125}}
ché il primo offeso mi son io. Fra' Greci<br />
ché il primo offeso mi son io. Fra' Greci
bramo io pur diffinita e fra' Troiani<br />
bramo io pur diffinita e fra' Troiani
questa lite una volta e le sofferte<br />
questa lite una volta e le sofferte
molte sventure per la mia ragione<br />
molte sventure per la mia ragione
e per l'oltraggio d'Alessandro. Or quello<br />
e per l'oltraggio d'Alessandro. Or quello{{R|130}}
perisca di noi due, che dalla Parca<br />
perisca di noi due, che dalla Parca
è dannato a perire; e voi con pace<br />
è dannato a perire; e voi con pace
vi separate. Una negr'agna adunque<br />
vi separate. Una negr'agna adunque
svenate, o Teucri, all'alma Terra, e un agno<br />
svenate, o Teucri, all'alma Terra, e un agno
di bianco pelo al Sole: un terzo a Giove<br />
di bianco pelo al Sole: un terzo a Giove{{R|135}}
offrirassi da noi. Ma venga all'ara<br />
offrirassi da noi. Ma venga all'ara
la maestà di Prïamo, e la pace<br />
la maestà di Prïamo, e la pace
giuri egli stesso su le sacre fibre<br />
giuri egli stesso su le sacre fibre
(ché spergiuri per prova e senza fede<br />
(ché spergiuri per prova e senza fede
io conosco i suoi figli), onde protervo<br />
io conosco i suoi figli), onde protervo{{R|140}}
nessun di Giove i giuramenti infranga.<br />
nessun di Giove i giuramenti infranga.
Incostante, com'aura, è per natura<br />
Incostante, com'aura, è per natura
de' giovani il pensier; ma dove il senno<br />
de' giovani il pensier; ma dove il senno
intervien de' canuti, a cui presenti<br />
intervien de' canuti, a cui presenti
son le passate e le future cose,<br />
son le passate e le future cose,{{R|145}}
ivi è felice d'ambe parti il fine.<br />
ivi è felice d'ambe parti il fine.
Sì disse; e rallegrò Teucri ed Achei<br />
Sì disse; e rallegrò Teucri ed Achei
la dolce speme di finir la guerra.<br />
la dolce speme di finir la guerra.
Schieraro i cocchi e ne smontâr: svestiti<br />
Schieraro i cocchi e ne smontâr: svestiti
quindi dell'armi, le adagiâr su l'erba,<br />
quindi dell'armi, le adagiâr su l'erba,{{R|150}}
l'une appresso dell'altre, e breve spazio<br />
l'une appresso dell'altre, e breve spazio
separava le schiere. Alla cittade<br />
separava le schiere. Alla cittade
due banditori, a trarne i sacri agnelli<br />
due banditori, a trarne i sacri agnelli
e a chiamar ratti il padre, Ettore invìa:<br />
e a chiamar ratti il padre, Ettore invìa:
invìa del pari il rege Agamennóne<br />
invìa del pari il rege Agamennóne{{R|155}}
alle navi Taltibio, onde la terza<br />
alle navi Taltibio, onde la terza
ostia n'adduca; e obbediente ei corse.<br />
ostia n'adduca; e obbediente ei corse.
Scese intanto dal cielo ambasciatrice<br />
Scese intanto dal cielo ambasciatrice
Iri ad Elèna dalle bianche braccia,<br />
Iri ad Elèna dalle bianche braccia,
della cognata Laodice assunto<br />
della cognata Laodice assunto{{R|160}}
il sembiante gentil, di Laodice<br />
il sembiante gentil, di Laodice
che pregiata del prence Elicaone,<br />
che pregiata del prence Elicaone,
d'Antènore figliuolo, era consorte,<br />
d'Antènore figliuolo, era consorte,
e tra le figlie prïamee tenuta<br />
e tra le figlie prïamee tenuta
la più vaga. Trovolla che tessea<br />
la più vaga. Trovolla che tessea{{R|165}}
a doppia trama una splendente e larga<br />
a doppia trama una splendente e larga
tela, e su quella istorïando andava<br />
tela, e su quella istorïando andava
le fatiche che molte a sua cagione<br />
le fatiche che molte a sua cagione
soffrìano i Teucri e i loricati Achei.<br />
soffrìano i Teucri e i loricati Achei.
La Diva innanzi le si fece, e disse:<br />
La Diva innanzi le si fece, e disse:{{R|170}}
Sorgi, sposa diletta, a veder vieni<br />
Sorgi, sposa diletta, a veder vieni
de' Troiani e de' Greci un ammirando<br />
de' Troiani e de' Greci un ammirando
spettacolo improvviso. Essi che dianzi<br />
spettacolo improvviso. Essi che dianzi
di sangue ingordi lagrimosa guerra<br />
di sangue ingordi lagrimosa guerra
si fean nel campo, or fatto han tregua, e queti<br />
si fean nel campo, or fatto han tregua, e queti{{R|175}}
seggonsi e curvi su gli scudi in mezzo<br />
seggonsi e curvi su gli scudi in mezzo
alle lunghe lor picche al suol confitte.<br />
alle lunghe lor picche al suol confitte.
Alessandro frattanto e Menelao<br />
Alessandro frattanto e Menelao
per te coll'asta in singolar certame<br />
per te coll'asta in singolar certame
combatteranno, e tu verrai chiamata<br />
combatteranno, e tu verrai chiamata{{R|180}}
del prode vincitor cara consorte.<br />
del prode vincitor cara consorte.
Con questo ragionar la Dea le mise<br />
Con questo ragionar la Dea le mise
un subito nel cor dolce desìo<br />
un subito nel cor dolce desìo
del primiero marito e della patria<br />
del primiero marito e della patria
e de' parenti. Ond'ella in bianco velo<br />
e de' parenti. Ond'ella in bianco velo{{R|185}}
prestamente ravvolta, e di segrete<br />
prestamente ravvolta, e di segrete
tenere stille rugiadosa il ciglio,<br />
tenere stille rugiadosa il ciglio,
della stanza n'usciva; e non già sola,<br />
della stanza n'usciva; e non già sola,
ma due donzelle la seguìan, Climene<br />
ma due donzelle la seguìan, Climene
per grand'occhi lodata, e di Pitteo<br />
per grand'occhi lodata, e di Pitteo{{R|190}}
Etra la figlia. Delle porte Scee<br />
Etra la figlia. Delle porte Scee
giunser tosto alla torre, ove seduto<br />
giunser tosto alla torre, ove seduto
Priamo si stava, e con lui Lampo e Clizio,<br />
Priamo si stava, e con lui Lampo e Clizio,
Pantòo, Timete, Icetaone e i due<br />
Pantòo, Timete, Icetaone e i due
spegli di senno Ucalegonte e Antènore,<br />
spegli di senno Ucalegonte e Antènore,{{R|195}}
del popol senïori, che dell'armi<br />
del popol senïori, che dell'armi
per vecchiezza deposto avean l'affanno,<br />
per vecchiezza deposto avean l'affanno,
ma tutti egregi dicitor, sembianti<br />
ma tutti egregi dicitor, sembianti
alle cicade che agli arbusti appese<br />
alle cicade che agli arbusti appese
dell'arguto lor canto empion la selva.<br />
dell'arguto lor canto empion la selva.{{R|200}}
Come vider venire alla lor volta<br />
Come vider venire alla lor volta
la bellissima donna i vecchion gravi<br />
la bellissima donna i vecchion gravi
alla torre seduti, con sommessa<br />
alla torre seduti, con sommessa
voce tra lor venìan dicendo: In vero<br />
voce tra lor venìan dicendo: In vero
biasmare i Teucri né gli Achei si denno<br />
biasmare i Teucri né gli Achei si denno{{R|205}}
se per costei sì dïuturne e dure<br />
se per costei sì dïuturne e dure
sopportano fatiche. Essa all'aspetto<br />
sopportano fatiche. Essa all'aspetto
veracemente è Dea. Ma tale ancora<br />
veracemente è Dea. Ma tale ancora
via per mar se ne torni, e in nostro danno<br />
via per mar se ne torni, e in nostro danno
più non si resti né de' nostri figli.<br />
più non si resti né de' nostri figli.{{R|210}}
Dissero; e il rege la chiamò per nome:<br />
Dissero; e il rege la chiamò per nome:
Vieni, Elena, vien qua, figlia diletta,<br />
Vieni, Elena, vien qua, figlia diletta,
siedimi accanto, e mira il tuo primiero<br />
siedimi accanto, e mira il tuo primiero
sposo e i congiunti e i cari amici. Alcuna<br />
sposo e i congiunti e i cari amici. Alcuna
non hai colpa tu meco, ma gli Dei,<br />
non hai colpa tu meco, ma gli Dei,{{R|215}}
che contra mi destâr le lagrimose<br />
che contra mi destâr le lagrimose
arme de' Greci. Or drizza il guardo, e dimmi<br />
arme de' Greci. Or drizza il guardo, e dimmi
chi sia quel grande e maestoso Acheo<br />
chi sia quel grande e maestoso Acheo
di sì bel portamento? Altri l'avanza<br />
di sì bel portamento? Altri l'avanza
ben di statura, ma non vidi al mondo<br />
ben di statura, ma non vidi al mondo{{R|220}}
maggior decoro, né mortale io mai<br />
maggior decoro, né mortale io mai
degno di tanta riverenza in vista:<br />
degno di tanta riverenza in vista:
Re lo dice l'aspetto. - E la più bella<br />
Re lo dice l'aspetto. - E la più bella
delle donne così gli rispondea:<br />
delle donne così gli rispondea:
Suocero amato, la presenza tua<br />
Suocero amato, la presenza tua{{R|225}}
di timor mi rïempie e di rispetto.<br />
di timor mi rïempie e di rispetto.
Oh scelta una crudel morte m'avessi,<br />
Oh scelta una crudel morte m'avessi,
pria che l'orme del tuo figlio seguire,<br />
pria che l'orme del tuo figlio seguire,
il marital mio letto abbandonando<br />
il marital mio letto abbandonando
e i fratelli e la cara figlioletta<br />
e i fratelli e la cara figlioletta{{R|230}}
e le dolci compagne! Al ciel non piacque;<br />
e le dolci compagne! Al ciel non piacque;
e quindi è il pianto che mi strugge. Or io<br />
e quindi è il pianto che mi strugge. Or io
di ciò che chiedi ti farò contento.<br />
di ciò che chiedi ti farò contento.
Quegli è l'Atride Agamennón di molte<br />
Quegli è l'Atride Agamennón di molte
vaste contrade correttor supremo,<br />
vaste contrade correttor supremo,{{R|235}}
ottimo re, fortissimo guerriero,<br />
ottimo re, fortissimo guerriero,
un dì cognato a me donna impudica,<br />
un dì cognato a me donna impudica,
s'unqua fui degna che a me tale ei fosse.<br />
s'unqua fui degna che a me tale ei fosse.
Disse; ed in lui maravigliando il vecchio<br />
Disse; ed in lui maravigliando il vecchio
fisse il guardo e sclamò: Beato Atride,<br />
fisse il guardo e sclamò: Beato Atride,{{R|240}}
cui nascente con fausti occhi miraro<br />
cui nascente con fausti occhi miraro
la Parca e la Fortuna, onde il comando<br />
la Parca e la Fortuna, onde il comando
di fior tanto d'eroi ti fu sortito!<br />
di fior tanto d'eroi ti fu sortito!
Sovviemmi il giorno ch'io toccai straniero<br />
Sovviemmi il giorno ch'io toccai straniero
la vitifera Frigia. Un denso io vidi<br />
la vitifera Frigia. Un denso io vidi{{R|245}}
popolo di cavalli agitatore<br />
popolo di cavalli agitatore
dell'inclito Migdon schiere e d'Otrèo,<br />
dell'inclito Migdon schiere e d'Otrèo,
che poste del Sangario alla riviera<br />
che poste del Sangario alla riviera
avean le tende, ed io co' miei m'aggiunsi<br />
avean le tende, ed io co' miei m'aggiunsi
lor collegato, e fui del numer uno<br />
lor collegato, e fui del numer uno{{R|250}}
il dì che a pugna le virili Amàzzoni<br />
il dì che a pugna le virili Amàzzoni
discesero. Ma tante allor non fûro<br />
discesero. Ma tante allor non fûro
le frigie torme no quante or l'achee.<br />
le frigie torme no quante or l'achee.
Visto un secondo eroe, di nuovo il vecchio<br />
Visto un secondo eroe, di nuovo il vecchio
la donna interrogò: Dinne chi sia<br />
la donna interrogò: Dinne chi sia{{R|255}}
quell'altro, o figlia. Egli è di tutto il capo<br />
quell'altro, o figlia. Egli è di tutto il capo
minor del sommo Agamennón, ma parmi<br />
minor del sommo Agamennón, ma parmi
e del petto più largo e della spalla.<br />
e del petto più largo e della spalla.
Gittate ha l'armi in grembo all'erba, ed egli<br />
Gittate ha l'armi in grembo all'erba, ed egli
come arïète si ravvolve e scorre<br />
come arïète si ravvolve e scorre{{R|260}}
tra le file de' prodi; e veramente<br />
tra le file de' prodi; e veramente
parmi di greggia guidator lanoso<br />
parmi di greggia guidator lanoso
quando per mezzo a un branco si raggira<br />
quando per mezzo a un branco si raggira
di candide belanti, e le conduce.<br />
di candide belanti, e le conduce.
Quegli è l'astuto laerziade Ulisse,<br />
Quegli è l'astuto laerziade Ulisse,{{R|265}}
la donna replicò, là nell'alpestre<br />
la donna replicò, là nell'alpestre
suol d'Itaca nudrito, uom che ripieno<br />
suol d'Itaca nudrito, uom che ripieno
di molti ingegni ha il capo e di consigli.<br />
di molti ingegni ha il capo e di consigli.
Donna, parlasti il ver, soggiunse il saggio<br />
Donna, parlasti il ver, soggiunse il saggio
Antènore. Spedito a dimandarti<br />
Antènore. Spedito a dimandarti{{R|270}}
col forte Menelao qua venne un tempo<br />
col forte Menelao qua venne un tempo
ambasciatore Ulisse, ed io fui loro<br />
ambasciatore Ulisse, ed io fui loro
largo d'ospizio e d'accoglienze oneste,<br />
largo d'ospizio e d'accoglienze oneste,
e d'ambo studïai l'indole e il raro<br />
e d'ambo studïai l'indole e il raro
accorgimento. Ma venuto il giorno<br />
accorgimento. Ma venuto il giorno{{R|275}}
di presentarsi nel troian senato,<br />
di presentarsi nel troian senato,
notai che, stanti l'uno e l'altro in piedi,<br />
notai che, stanti l'uno e l'altro in piedi,
il soprastava Menelao di spalla;<br />
il soprastava Menelao di spalla;
ma seduti, apparìa più augusto Ulisse.<br />
ma seduti, apparìa più augusto Ulisse.
Come poi la favella e de' pensieri<br />
Come poi la favella e de' pensieri{{R|280}}
spiegâr la tela, ognor succinto e parco<br />
spiegâr la tela, ognor succinto e parco
ma concettoso Menelao parlava;<br />
ma concettoso Menelao parlava;
ch'uom di molto sermone egli non era,<br />
ch'uom di molto sermone egli non era,
né verbo in fallo gli cadea dal labbro,<br />
né verbo in fallo gli cadea dal labbro,
benché d'anni minor. Quando poi surse<br />
benché d'anni minor. Quando poi surse{{R|285}}
l'itaco duce a ragionar, lo scaltro<br />
l'itaco duce a ragionar, lo scaltro
stavasi in piedi con lo sguardo chino<br />
stavasi in piedi con lo sguardo chino
e confitto al terren, né or alto or basso<br />
e confitto al terren, né or alto or basso
movea lo scettro, ma tenealo immoto<br />
movea lo scettro, ma tenealo immoto
in zotica sembianza, e un dispettoso<br />
in zotica sembianza, e un dispettoso{{R|290}}
detto l'avresti, un uom balzano e folle.<br />
detto l'avresti, un uom balzano e folle.
Ma come alfin dal vasto petto emise<br />
Ma come alfin dal vasto petto emise
la sua gran voce, e simili a dirotta<br />
la sua gran voce, e simili a dirotta
neve invernal piovean l'alte parole,<br />
neve invernal piovean l'alte parole,
verun mortale non avrebbe allora<br />
verun mortale non avrebbe allora{{R|295}}
con Ulisse conteso; e noi ponemmo<br />
con Ulisse conteso; e noi ponemmo
la maraviglia di quel suo sembiante.<br />
la maraviglia di quel suo sembiante.
Qui vide un terzo il re d'eccelso e vasto<br />
Qui vide un terzo il re d'eccelso e vasto
corpo, ed inchiese: Chi quell'altro fia<br />
corpo, ed inchiese: Chi quell'altro fia
che ha membra di gigante, e va sovrano<br />
che ha membra di gigante, e va sovrano{{R|300}}
degli omeri e del capo agli altri tutti? -<br />
degli omeri e del capo agli altri tutti? -
Il grande Aiace, rispondea racchiusa<br />
Il grande Aiace, rispondea racchiusa
nel fluente suo vel la dìa Lacena,<br />
nel fluente suo vel la dìa Lacena,
Aiace, rocca degli Achei. Quell'altro<br />
Aiace, rocca degli Achei. Quell'altro
dall'altra banda è Idomenèo: lo vedi?<br />
dall'altra banda è Idomenèo: lo vedi?{{R|305}}
ritto in piè fra' Cretensi un Dio somiglia,<br />
eritto dein piè fra' Cretensi gli fan cerchio iun duci.<brDio />somiglia,
e de' Cretensi gli fan cerchio i duci.
Spesso ad ospizio nelle nostre case<br />
Spesso ad ospizio nelle nostre case
l'accolse Menelao, ben lo ravviso,<br />
l'accolse Menelao, ben lo ravviso,
e ravviso con lui tutti del greco<br />
e ravviso con lui tutti del greco{{R|310}}
campo i primi, e potrei di ciascheduno<br />
campo i primi, e potrei di ciascheduno
dir anco il nome: ma li due non veggo<br />
dir anco il nome: ma li due non veggo
miei germani gemelli, incliti duci,<br />
miei germani gemelli, incliti duci,
Càstore di cavalli domatore,<br />
Càstore di cavalli domatore,
e il valoroso lottator Polluce.<br />
e il valoroso lottator Polluce.{{R|315}}
Forse di Sparta non son ei venuti;<br />
Forse di Sparta non son ei venuti;
o venuti, di sé nelle battaglie<br />
o venuti, di sé nelle battaglie
niegan far mostra, del mio scorno ahi! forse<br />
niegan far mostra, del mio scorno ahi! forse
vergognosi, e dell'onta che mi copre.<br />
vergognosi, e dell'onta che mi copre.
Così parlava, né sapea che spenti<br />
Così parlava, né sapea che spenti{{R|320}}
il diletto di Sparta almo terreno<br />
il diletto di Sparta almo terreno
lor patrio nido li chiudea nel grembo.<br />
lor patrio nido li chiudea nel grembo.
Venìan recando i banditori intanto<br />
Venìan recando i banditori intanto
dalla città le sacre ostie di pace,<br />
dalla città le sacre ostie di pace,
due trascelti agnelletti, e della terra<br />
due trascelti agnelletti, e della terra{{R|325}}
giocondo frutto generoso vino<br />
giocondo frutto generoso vino
chiuso in otre caprigno. Il messaggiero<br />
chiuso in otre caprigno. Il messaggiero
Idèo recava un fulgido cratere<br />
Idèo recava un fulgido cratere
ed aurati bicchier. Giunto al cospetto<br />
ed aurati bicchier. Giunto al cospetto
del re vegliardo sì l'invita e dice:<br />
del re vegliardo sì l'invita e dice:{{R|330}}
Sorgi, figliuol laomedonteo; nel campo<br />
Sorgi, figliuol laomedonteo; nel campo
ti chiamano de' Teucri e degli Achei<br />
ti chiamano de' Teucri e degli Achei
gli ottimati a giurar l'ostie percosse<br />
gli ottimati a giurar l'ostie percosse
d'un accordo. Alessandro e Menelao<br />
d'un accordo. Alessandro e Menelao
disputeransi colle lunghe lancie<br />
disputeransi colle lunghe lancie{{R|335}}
l'acquisto della sposa; e questa e tutte<br />
l'acquisto della sposa; e questa e tutte
sue dovizie daransi al vincitore.<br />
sue dovizie daransi al vincitore.
Noi patteggiando un'amistà fedele<br />
Noi patteggiando un'amistà fedele
Ilio securi abiteremo, e in Argo<br />
Ilio securi abiteremo, e in Argo
daran volta gli Achei. Sì disse; e strinse<br />
daran volta gli Achei. Sì disse; e strinse{{R|340}}
il cor del vecchio la pietà del figlio.<br />
il cor del vecchio la pietà del figlio.
A' suoi sergenti nondimen comanda<br />
A' suoi sergenti nondimen comanda
d'aggiogargli i destrieri, e quelli al cenno<br />
d'aggiogargli i destrieri, e quelli al cenno
pronti obbediro. Montò Priamo, e indietro<br />
pronti obbediro. Montò Priamo, e indietro
tratte le briglie, fe' su l'alto cocchio<br />
tratte le briglie, fe' su l'alto cocchio{{R|345}}
salirsi al fianco Antènore. Drizzaro<br />
salirsi al fianco Antènore. Drizzaro
fuor delle Scee nel campo i corridori.<br />
fuor delle Scee nel campo i corridori.
De' Troi giunti al cospetto e degli Achei<br />
De' Troi giunti al cospetto e degli Achei
scesero a terra, e fra l'un campo e l'altro<br />
scesero a terra, e fra l'un campo e l'altro
procedean venerandi. Ad incontrarli<br />
procedean venerandi. Ad incontrarli{{R|350}}
tosto rizzossi Agamennón, rizzossi<br />
tosto rizzossi Agamennón, rizzossi
l'accorto Ulisse; e i risplendenti araldi<br />
l'accorto Ulisse; e i risplendenti araldi
tutto venìan frattanto apparecchiando<br />
tutto venìan frattanto apparecchiando
dell'accordo il bisogno, e nel cratere<br />
dell'accordo il bisogno, e nel cratere
mescean le sacre spume. Indi de' regi<br />
mescean le sacre spume. Indi de' regi{{R|355}}
dieder l'acqua alle mani; e Agamennóne<br />
dieder l'acqua alle mani; e Agamennóne
tratto il coltello che alla gran vagina<br />
tratto il coltello che alla gran vagina
della spada portar solea sospeso,<br />
della spada portar solea sospeso,
de' consecrati agnei recise il ciuffo:<br />
de' consecrati agnei recise il ciuffo:
e quinci in giro e quindi distributo<br />
e quinci in giro e quindi distributo{{R|360}}
fu dagli araldi il sacro pelo ai duci,<br />
fu dagli araldi il sacro pelo ai duci,
de' quai nel mezzo Agamennón, levando<br />
de' quai nel mezzo Agamennón, levando
e la voce e le man, supplice disse:<br />
e la voce e le man, supplice disse:
Giove, d'Ida signor, massimo padre,<br />
Giove, d'Ida signor, massimo padre,
e sovra ogni altro glorioso Iddio,<br />
e sovra ogni altro glorioso Iddio,{{R|365}}
Sole che tutto vedi e tutto ascolti,<br />
Sole che tutto vedi e tutto ascolti,
alma Tellure genitrice, e voi<br />
alma Tellure genitrice, e voi
fiumi, e voi che punite ogni spergiuro<br />
fiumi, e voi che punite ogni spergiuro
laggiù nel morto regno, inferni Dei,<br />
laggiù nel morto regno, inferni Dei,
siate voi testimoni e in un custodi<br />
siate voi testimoni e in un custodi{{R|370}}
del patto che giuriam. Se a Menelao<br />
del patto che giuriam. Se a Menelao
darà morte Alessandro, egli in sua possa<br />
darà morte Alessandro, egli in sua possa
Elena e tutto il suo tesor si tegna;<br />
Elena e tutto il suo tesor si tegna;
e noi spedito promettiam ritorno<br />
e noi spedito promettiam ritorno
su l'ondivaghe prore al patrio lido.<br />
su l'ondivaghe prore al patrio lido.{{R|375}}
Ma se avverrà che Menelao di vita<br />
Ma se avverrà che Menelao di vita
spogli Alessandro, i Teucri allor la donna<br />
spogli Alessandro, i Teucri allor la donna
ne renderanno e l'aver suo con ella,<br />
ne renderanno e l'aver suo con ella,
pagando ammenda che convegna, e tale<br />
pagando ammenda che convegna, e tale
che ne passi il ricordo anco ai futuri.<br />
che ne passi il ricordo anco ai futuri.{{R|380}}
Se Priamo e i figli suoi, spento Alessandro,<br />
Se Priamo e i figli suoi, spento Alessandro,
negheran di pagarla, io qui coll'arme<br />
negheran di pagarla, io qui coll'arme
sosterrò mia ragione, e rimarrovvi<br />
sosterrò mia ragione, e rimarrovvi
finché punito il mancator ne sia.<br />
finché punito il mancator ne sia.
Disse; e col ferro degli agnelli incise<br />
Disse; e col ferro degli agnelli incise{{R|385}}
le mansuete gole, e palpitanti<br />
le mansuete gole, e palpitanti
sul terren li depose e senza vita.<br />
sul terren li depose e senza vita.
Ciò fatto, il sacro di Lïeo licore<br />
Ciò fatto, il sacro di Lïeo licore
dal cratere attignendo, agl'Immortali<br />
dal cratere attignendo, agl'Immortali
fean colle tazze libagioni e voti;<br />
fean colle tazze libagioni e voti;{{R|390}}
e qualche Teucro e qualche Acheo s'intese<br />
e qualche Teucro e qualche Acheo s'intese
in questo mentre così dire: O sommo<br />
in questo mentre così dire: O sommo
augustissimo Giove, e voi del cielo<br />
augustissimo Giove, e voi del cielo
Dii tutti quanti, udite: A chi primiero<br />
Dii tutti quanti, udite: A chi primiero
rompa l'accordo, sia Troiano o Greco,<br />
rompa l'accordo, sia Troiano o Greco,{{R|395}}
possa il cerèbro distillarsi, a lui<br />
possa il cerèbro distillarsi, a lui
ed a' suoi figli, al par di questo vino,<br />
ed a' suoi figli, al par di questo vino,
e adultera la moglie ir d'altri in braccio.<br />
e adultera la moglie ir d'altri in braccio.
Così pregâr: ma chiuse a cotal voto<br />
Così pregâr: ma chiuse a cotal voto
Giove l'orecchio. Il re dardanio allora,<br />
Giove l'orecchio. Il re dardanio allora,{{R|400}}
Uditemi, dicea, Teucri ed Achei:<br />
Uditemi, dicea, Teucri ed Achei:
alla cittade io riedo. A qual de' due<br />
alla cittade io riedo. A qual de' due
troncar debba la Parca il vital filo<br />
troncar debba la Parca il vital filo
sol Giove e gli altri Sempiterni il sanno.<br />
sol Giove e gli altri Sempiterni il sanno.
Ma contemplar del fiero Atride a fronte<br />
Ma contemplar del fiero Atride a fronte{{R|405}}
un amato figliuol, vista sì cruda<br />
un amato figliuol, vista sì cruda
gli occhi d'un padre sostener non ponno.<br />
gli occhi d'un padre sostener non ponno.
Sì dicendo, sul cocchio le sgozzate<br />
Sì dicendo, sul cocchio le sgozzate
vittime pose il venerando veglio,<br />
vittime pose il venerando veglio,
e ascesovi egli stesso, e tratte al petto<br />
e ascesovi egli stesso, e tratte al petto{{R|410}}
le pieghevoli briglie, al par con seco<br />
fe'le Antènorepieghevoli salirebriglie, eal viapar con esso<br />seco
fe' Antènore salire, e via con esso
al ventoso Ilïon si ricondusse.<br />
al ventoso Ilïon si ricondusse.
Ettore allora primamente e Ulisse<br />
Ettore allora primamente e Ulisse
misurano la lizza. Indi le sorti<br />
misurano la lizza. Indi le sorti{{R|415}}
scosser nell'elmo a chi primier dovesse<br />
scosser nell'elmo a chi primier dovesse
l'asta vibrar. L'un campo intanto e l'altro<br />
l'asta vibrar. L'un campo intanto e l'altro
le mani alzando supplicava al cielo,<br />
le mani alzando supplicava al cielo,
e qualche labbro bisbigliar s'udìa:<br />
e qualche labbro bisbigliar s'udìa:
Giove padre, che grande e glorïoso<br />
Giove padre, che grande e glorïoso{{R|420}}
godi in Ida regnar, quello de' due,<br />
godi in Ida regnar, quello de' due,
che tra noi fu cagion di sì gran lite,<br />
che tra noi fu cagion di sì gran lite,
fa che spento precipiti alla cupa<br />
fa che spento precipiti alla cupa
magion di Pluto, ed una salda a noi<br />
magion di Pluto, ed una salda a noi
amistà ne concedi e patti eterni.<br />
amistà ne concedi e patti eterni.{{R|425}}
Fra questo supplicar l'elmo squassava<br />
Fra questo supplicar l'elmo squassava
Ettòr, guardando addietro: ed ecco uscire<br />
Ettòr, guardando addietro: ed ecco uscire
di Paride la sorte. Allor s'assise<br />
di Paride la sorte. Allor s'assise
al suo posto ciascun, vicino a' suoi<br />
al suo posto ciascun, vicino a' suoi
scalpitanti destrieri e alle giacenti<br />
scalpitanti destrieri e alle giacenti{{R|430}}
armi diverse. Della ben chiomata<br />
armi diverse. Della ben chiomata
Elena intanto l'avvenente sposo<br />
Elena intanto l'avvenente sposo
Alessandro di fulgida armatura<br />
Alessandro di fulgida armatura
tutto si veste. E pria di bei schinieri<br />
tutto si veste. E pria di bei schinieri
che il morso costrignea d'argentea fibbia,<br />
che il morso costrignea d'argentea fibbia,{{R|435}}
cinse le tibie. Quindi una lorica<br />
cinse le tibie. Quindi una lorica
del suo germano Licaon, che fatta<br />
del suo germano Licaon, che fatta
al suo sesto parea, si pose al petto:<br />
al suo sesto parea, si pose al petto:
all'omero sospese il brando, ornato<br />
all'omero sospese il brando, ornato
d'argentei chiovi; un poderoso scudo<br />
d'argentei chiovi; un poderoso scudo{{R|440}}
di grand'orbe imbracciò; chiuse la fronte<br />
di grand'orbe imbracciò; chiuse la fronte
nel ben temprato e lavorato elmetto,<br />
nel ben temprato e lavorato elmetto,
a cui d'equine chiome in su la cima<br />
a cui d'equine chiome in su la cima
alta una cresta orribilmente ondeggia.<br />
alta una cresta orribilmente ondeggia.
Ultima prese una robusta lancia<br />
Ultima prese una robusta lancia{{R|445}}
che tutto empieagli il pugno. In questo mentre<br />
che tutto empieagli il pugno. In questo mentre
del par s'armava il bellicoso Atride.<br />
del par s'armava il bellicoso Atride.
Di lor tutt'arme accinti i due guerrieri<br />
Di lor tutt'arme accinti i due guerrieri
s'appresentâr nel mezzo, e si guataro<br />
s'appresentâr nel mezzo, e si guataro
biechi. Al vederli stupor prese e tema<br />
biechi. Al vederli stupor prese e tema{{R|450}}
i Dardani e gli Achei. L'un contra l'altro<br />
i Dardani e gli Achei. L'un contra l'altro
l'aste squassando al mezzo dell'arena<br />
l'aste squassando al mezzo dell'arena
s'avvicinâr sdegnosi; ed il Troiano<br />
s'avvicinâr sdegnosi; ed il Troiano
primier la lunga e grave asta vibrando<br />
primier la lunga e grave asta vibrando
la rotella colpì del suo nemico,<br />
la rotella colpì del suo nemico,{{R|455}}
ma non forolla, ché la buona targa<br />
ma non forolla, ché la buona targa
rintuzzonne la punta. Allor secondo<br />
rintuzzonne la punta. Allor secondo
coll'asta alzata Menelao si mosse<br />
coll'asta alzata Menelao si mosse
così pregando: Dammi, o padre Giove,<br />
così pregando: Dammi, o padre Giove,
sovra costui che m'oltraggiò primiero,<br />
sovra costui che m'oltraggiò primiero,{{R|460}}
dammi sovra il fellon piena vendetta.<br />
dammi sovra il fellon piena vendetta.
Tu sotto i colpi di mia destra il doma<br />
Tu sotto i colpi di mia destra il doma
sì che il postero tremi, e a non tradire<br />
sì che il postero tremi, e a non tradire
l'ospite apprenda che l'accolse amico.<br />
l'ospite apprenda che l'accolse amico.
Disse, e l'asta avventò, la conficcò<br />
Disse, e l'asta avventò, la conficcò{{R|465}}
dell'avversario nel rotondo scudo.<br />
dell'avversario nel rotondo scudo.
Penetrò fulminando la ferrata<br />
Penetrò fulminando la ferrata
punta il pavese rilucente, e tutta<br />
punta il pavese rilucente, e tutta
trapassò la corazza, lacerando<br />
trapassò la corazza, lacerando
la tunica sul fianco a fior di pelle.<br />
la tunica sul fianco a fior di pelle.{{R|470}}
Incurvossi il Troiano, ed il mortale<br />
Incurvossi il Troiano, ed il mortale
colpo schivò. L'irato Atride allora<br />
colpo schivò. L'irato Atride allora
trasse la spada, ed erto un gran fendente<br />
trasse la spada, ed erto un gran fendente
gli calò ruïnoso in su l'elmetto.<br />
gli calò ruïnoso in su l'elmetto.
Non resse il brando, ché in più pezzi infranto<br />
Non resse il brando, ché in più pezzi infranto{{R|475}}
gli lasciò la man nuda; ond'ei gemendo<br />
gli lasciò la man nuda; ond'ei gemendo
e gli occhi alzando dispettoso al cielo,<br />
e gli occhi alzando dispettoso al cielo,
Crudel Giove, gridava, il più crudele<br />
Crudel Giove, gridava, il più crudele
di tutti i numi! Io mi sperai punire<br />
di tutti i numi! Io mi sperai punire
di questo traditor l'oltraggio: ed ecco<br />
di questo traditor l'oltraggio: ed ecco{{R|480}}
che in pugno, oh rabbia! mi si spezza il ferro,<br />
che in pugno, oh rabbia! mi si spezza il ferro,
e gittai l'asta indarno e senza offesa.<br />
e gittai l'asta indarno e senza offesa.
Così fremendo, addosso all'inimico<br />
Così fremendo, addosso all'inimico
con furor si disserra: alla criniera<br />
con furor si disserra: alla criniera
dell'elmo il piglia, e tragge a tutta forza<br />
dell'elmo il piglia, e tragge a tutta forza{{R|485}}
verso gli Achivi quel meschino, a cui<br />
verso gli Achivi quel meschino, a cui
la delicata gola soffocava<br />
la delicata gola soffocava
il trapunto guinzaglio che le barbe<br />
il trapunto guinzaglio che le barbe
annodava dell'elmo sotto il mento.<br />
annodava dell'elmo sotto il mento.
E l'avrìa strascinato, e a lui gran lode<br />
E l'avrìa strascinato, e a lui gran lode{{R|490}}
venuta ne sarìa; ma del periglio<br />
venuta ne sarìa; ma del periglio
fatta Venere accorta i nodi sciolse<br />
fatta Venere accorta i nodi sciolse
del bovino guinzaglio, e il vôto elmetto<br />
del bovino guinzaglio, e il vôto elmetto
seguì la mano del traente Atride.<br />
seguì la mano del traente Atride.
Aggirollo l'eroe, e fra le gambe<br />
Aggirollo l'eroe, e fra le gambe{{R|495}}
lo scagliò degli Achei, che festeggianti<br />
lo scagliò degli Achei, che festeggianti
il raccolsero. Allor di porlo a morte<br />
il raccolsero. Allor di porlo a morte
risoluto l'Atride, alto coll'asta<br />
risoluto l'Atride, alto coll'asta
di nuovo l'assalì. Di nuovo accorsa<br />
di nuovo l'assalì. Di nuovo accorsa
lo scampò Citerea, che agevolmente<br />
lo scampò Citerea, che agevolmente{{R|500}}
il poté come Diva: lo ravvolse<br />
il poté come Diva: lo ravvolse
di molta nebbia, e fra il soave olezzo<br />
di molta nebbia, e fra il soave olezzo
dei profumati talami il depose.<br />
dei profumati talami il depose.
Ella stessa a chiamar quindi la figlia<br />
Ella stessa a chiamar quindi la figlia
corse di Leda, e la trovò nell'alta<br />
corse di Leda, e la trovò nell'alta{{R|505}}
torre in bel cerchio di dardanie spose.<br />
torre in bel cerchio di dardanie spose.
Prese il volto e le rughe d'un'antica<br />
Prese il volto e le rughe d'un'antica
filatrice di lane, che sfiorarne<br />
filatrice di lane, che sfiorarne
ad Elena solea di molte e belle<br />
ad Elena solea di molte e belle
nei paterni soggiorni, e sommo amore<br />
nei paterni soggiorni, e sommo amore{{R|510}}
posto le avea. Nella costei sembianza<br />
posto le avea. Nella costei sembianza
la Dea le scosse la nettarea veste,<br />
la Dea le scosse la nettarea veste,
e, Vieni, le dicea, vieni; ti chiama<br />
e, Vieni, le dicea, vieni; ti chiama
Alessandro che già negli odorati<br />
Alessandro che già negli odorati
talami stassi, e su i trapunti letti<br />
talami stassi, e su i trapunti letti{{R|515}}
tutto risplende di beltà divina<br />
tutto risplende di beltà divina
in sì gaio vestir, che lo diresti<br />
in sì gaio vestir, che lo diresti
ritornarsi non già dalla battaglia,<br />
ritornarsi non già dalla battaglia,
ma invïarsi alla danza, o dalla danza<br />
ma invïarsi alla danza, o dalla danza
riposarsi. Sì disse, e il cor nel seno<br />
riposarsi. Sì disse, e il cor nel seno{{R|520}}
le commosse. Ma quando all'incarnato<br />
le commosse. Ma quando all'incarnato
del bellissimo collo, e all'amoroso<br />
del bellissimo collo, e all'amoroso
petto, e degli occhi al tremolo baleno<br />
petto, e degli occhi al tremolo baleno
riconobbe la Dea, coglier sentissi<br />
riconobbe la Dea, coglier sentissi
di sacro orrore, e ritrovate alfine<br />
di sacro orrore, e ritrovate alfine{{R|525}}
le parole, sclamò: Trista! e che sono<br />
le parole, sclamò: Trista! e che sono
queste malizie? Ad alcun'altra forse<br />
queste malizie? Ad alcun'altra forse
di Meonia o di Frigia alta cittade<br />
di Meonia o di Frigia alta cittade
vuoi tu condurmi affascinata in braccio<br />
vuoi tu condurmi affascinata in braccio
d'alcun altro tuo caro? Ed or che vinto<br />
d'alcun altro tuo caro? Ed or che vinto{{R|530}}
il suo rival, me d'odio carca a Sparta<br />
il suo rival, me d'odio carca a Sparta
e perdonata Menelao radduce,<br />
e perdonata Menelao radduce,
sei tu venuta con novelli inganni<br />
sei tu venuta con novelli inganni
ad impedirlo? E ché non vai tu stessa<br />
ad impedirlo? E ché non vai tu stessa
e goderti quel vile? Obblìa per lui<br />
e goderti quel vile? Obblìa per lui{{R|535}}
l'eterea sede, né calcar più mai<br />
l'eterea sede, né calcar più mai
dell'Olimpo le vie: statti al suo fianco,<br />
dell'Olimpo le vie: statti al suo fianco,
soffri fedele ogni martello, e il cova<br />
soffri fedele ogni martello, e il cova
finché t'alzi all'onor di moglie o ancella;<br />
finché t'alzi all'onor di moglie o ancella;
ch'io tornar non vo' certo (e fôra indegno)<br />
ch'io tornar non vo' certo (e fôra indegno){{R|540}}
a sprimacciar di quel codardo il letto,<br />
a sprimacciar di quel codardo il letto,
argomento di scherno alle troiane<br />
argomento di scherno alle troiane
spose, e a me stessa d'infinito affanno.<br />
spose, e a me stessa d'infinito affanno.
E irata a lei la Dea: Non irritarmi,<br />
E irata a lei la Dea: Non irritarmi,
sciagurata! non far ch'io t'abbandoni<br />
sciagurata! non far ch'io t'abbandoni{{R|545}}
nel mio disdegno, e tanto io sia costretta<br />
nel mio disdegno, e tanto io sia costretta
ad abborrirti alfin quanto t'amai;<br />
ad abborrirti alfin quanto t'amai;
e t'amai certo a dismisura. Or io<br />
e t'amai certo a dismisura. Or io
negli argolici petti e ne' troiani<br />
negli argolici petti e ne' troiani
metterò, se mi tenti, odii sì fieri,<br />
metterò, se mi tenti, odii sì fieri,{{R|550}}
che di mal fato perirai tu pure.<br />
che di mal fato perirai tu pure.
L'alma figlia di Leda a questo dire<br />
L'alma figlia di Leda a questo dire
tremò, si chiuse nel suo bianco velo,<br />
tremò, si chiuse nel suo bianco velo,
e cheta cheta in via si pose, a tutte<br />
e cheta cheta in via si pose, a tutte
le Troadi celata, e precorreva<br />
le Troadi celata, e precorreva{{R|555}}
a' suoi passi la Dea. Poiché venute<br />
a' suoi passi la Dea. Poiché venute
fur d'Alessandro alle splendenti soglie,<br />
fur d'Alessandro alle splendenti soglie,
corser di qua di là le scaltre ancelle<br />
corser di qua di là le scaltre ancelle
ai donneschi lavori, ed ella intanto<br />
ai donneschi lavori, ed ella intanto
bellissima saliva e taciturna<br />
bellissima saliva e taciturna{{R|560}}
ai talami sublimi. Ivi l'amica<br />
ai talami sublimi. Ivi l'amica
del riso Citerea le trasse innanzi<br />
del riso Citerea le trasse innanzi
di propria mano un seggio, e di rimpetto<br />
di propria mano un seggio, e di rimpetto
ad Alessandro il collocò. S'assise<br />
ad Alessandro il collocò. S'assise
la bella donna, e con amari accenti,<br />
la bella donna, e con amari accenti,{{R|565}}
garrì, senza mirarlo, il suo marito:<br />
garrì, senza mirarlo, il suo marito:
E così riedi dalla pugna? Oh fossi<br />
E così riedi dalla pugna? Oh fossi
colà rimasto per le mani anciso<br />
colà rimasto per le mani anciso
di quel gagliardo un dì mio sposo! E pure<br />
di quel gagliardo un dì mio sposo! E pure
e di lancia e di spada e di fortezza<br />
e di lancia e di spada e di fortezza{{R|570}}
ti vantasti più volte esser migliore.<br />
ti vantasti più volte esser migliore.
Fa cor dunque, va, sfida il forte Atride<br />
Fa cor dunque, va, sfida il forte Atride
alla seconda singolar tenzone.<br />
alla seconda singolar tenzone.
Ma t'esorto, meschino, a ti star queto,<br />
Ma t'esorto, meschino, a ti star queto,
né nuovo ritentar d'armi periglio<br />
né nuovo ritentar d'armi periglio{{R|575}}
col tuo rivale, se la vita hai cara.<br />
col tuo rivale, se la vita hai cara.
Non mi ferir con aspri detti, o donna,<br />
Non mi ferir con aspri detti, o donna,
le rispose Alessandro. Fu Minerva<br />
le rispose Alessandro. Fu Minerva
che vincitor fe' Menelao, sol essa.<br />
che vincitor fe' Menelao, sol essa.
Ma lui del pari vincerò pur io,<br />
Ma lui del pari vincerò pur io,{{R|580}}
ch'io pure al fianco ho qualche Diva. Or via<br />
ch'io pure al fianco ho qualche Diva. Or via
pace, o cara, e ne sia pegno un amplesso<br />
pace, o cara, e ne sia pegno un amplesso
su queste piume; ché giammai sì forte<br />
su queste piume; ché giammai sì forte
per te le vene non scaldommi Amore,<br />
per te le vene non scaldommi Amore,
quel dì né pur che su veloci antenne<br />
quel dì né pur che su veloci antenne{{R|585}}
io ti rapìa di Sparta, e tuo consorte<br />
io ti rapìa di Sparta, e tuo consorte
nell'isola Crenea ti giacqui in braccio.<br />
nell'isola Crenea ti giacqui in braccio.
No, non t'amai quel dì quant'ora, e quanto<br />
No, non t'amai quel dì quant'ora, e quanto
di te m'invoglia il cor dolce desìo.<br />
di te m'invoglia il cor dolce desìo.
Disse; ed al letto s'avvïaro, ei primo,<br />
Disse; ed al letto s'avvïaro, ei primo,{{R|590}}
ella seconda; e l'un dell'altro in grembo<br />
ella seconda; e l'un dell'altro in grembo
su i mollissimi strati si confuse.<br />
su i mollissimi strati si confuse.
Come irato lïon l'Atride intanto<br />
Come irato lïon l'Atride intanto
di qua di là si ravvolgea cercando<br />
di qua di là si ravvolgea cercando
il leggiadro rival; né lui fra tanta<br />
il leggiadro rival; né lui fra tanta{{R|595}}
turba di Teucri e d'alleati alcuno<br />
turba di Teucri e d'alleati alcuno
significar sapea, né lo sapendo<br />
significar sapea, né lo sapendo
l'avrìa di certo per amor celato;<br />
l'avrìa di certo per amor celato;
ché come il negro ceffo della morte<br />
ché come il negro ceffo della morte
abborrito da tutti era costui.<br />
abborrito da tutti era costui.{{R|600}}
Fattosi innanzi allora Agamennóne,<br />
Fattosi innanzi allora Agamennóne,
Teucri, Dardani, ei disse, e voi di Troia<br />
Teucri, Dardani, ei disse, e voi di Troia
alleati, m'udite. Vincitore<br />
alleati, m'udite. Vincitore
fu, lo vedeste, Menelao. Voi dunque<br />
fu, lo vedeste, Menelao. Voi dunque
Elena ne rendete, e tutta insieme<br />
Elena ne rendete, e tutta insieme{{R|605}}
la sua ricchezza, e d'un'ammenda inoltre<br />
la sua ricchezza, e d'un'ammenda inoltre
ne rintegrate che convegna, e tale<br />
ne rintegrate che convegna, e tale
che memoria ne passi anco ai nepoti.<br />
che memoria ne passi anco ai nepoti.
Disse; e tutto gli plause il campo acheo.
</poem>
{{capitolo
|CapitoloPrecedente=Libro Secondo
|NomePaginaCapitoloPrecedente=Iliade/Libro II
|CapitoloSuccessivo=Libro Quarto
|NomePaginaCapitoloSuccessivo=Iliade/Libro IV
}}