Fu il fuoco o l'acqua che sotterrò Pompei ed Ercolano?/Lettera seconda: differenze tra le versioni

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{{Indent|0|guisa di brecce lega la pomice. Intanto formazione di brecce ed alluvioni, ''sono sinonimi in geologia''. Difatti i componenti della nostra breccia (che sono eziandio d'una doppia origine, giacché il cemento argilloso-calcare non è sicuramente uscito dal Vesuvio, ma bensì la pomice), e l'incastonamento delle due materie, che concilia l'aspetto di breccia al sasso, fan vedere esservi stato il concorso dell'acqua nella sua formazione. Questo fluido, cioè, provegnente da un'alluvione, dopo aver lavato e spazzato un tratto di terreno, sul quale si ritrovavano i materiali suddetti, li strascinò sopra Ercolano, che giacea nella parte più bassa, al lido del mare, ed asciugandosi a poco a poco, diede origine allo strato in quistione. Questo strato, poi, si ritrova al disotto dell'orizzonte del cornicione del teatro, e scende giù. Esso, perciò, giace al disotto dello strato precedente, cioè, sotto al tufo argilloso volcanico non effervescente. Atteso l'irregolarità degli scavamenti, è difficile il fissare i limiti del tufo e della [[:w:Rocce sedimentarie clastiche#Brecce|breccia]]. Sembra anzi che quello si converta in questa, in modo che può esservi tra loro una ''roccia di transizione'', cioè di natura media tra il tufo e la breccia volcanica. Questa breccia, intanto, ha tanto al disopra, quanto al disotto diversi altri strati, cioè di tufo, di limo, di marna calcare, di aggregato argilloso-calcare, e di limo siliceo-argilloso, come appresso; in guisa che si ha da ciò un argomento delle varie alluvioni, che han sotterrato Ercolano, e le quali han formato, per soprapponimento di parti, il masso eterogeneo, che ora lo cuopre. Similmente questa breccia ha sopra di sé le parti}}
scende giù. Esso, perciò, giace al disotto dello strato precedente, cioè, sotto al tufo argilloso volcanico non effervescente. Atteso l'irregolarità degli scavamenti, è difficile il fissare i limiti del tufo e della [[:w:Rocce sedimentarie clastiche#Brecce|breccia]]. Sembra anzi che quello si converta in questa, in modo che può esservi tra loro una ''roccia di transizione'', cioè di natura media tra il tufo e la breccia volcanica. Questa breccia, intanto, ha tanto al disopra, quanto al disotto diversi altri strati, cioè di tufo, di limo, di marna calcare, di aggregato argilloso-calcare, e di limo siliceo-argilloso, come appresso; in guisa che si ha da ciò un argomento delle varie alluvioni, che han sotterrato Ercolano, e le quali han formato, per soprapponimento di parti, il masso eterogeneo, che ora io Cnoprc. Similmente questa breccia ha sopra di sé le parti}}
 
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{{Indent|0|[[:w:Pompei|Pompei]] e d'[[:w:Ercolano|Ercolano]]; passiamo altrove, per conoscere gli effetti delle [[:w:alluvione|alluvioni]]; e cerchiamo di rilevare il sotterramento di tanti altri monumenti antichi per opera delle acque, onde accostumarci a riguardare quello delle due antiche città, come un prodotto dell'istessa cagione.}}
 
Sarebbe non finirla mai, se volessi riferire tanti esempi di sotterramenti, fatti dalle alluvioni in tanti luoghi di [[:w:Europa|Europa]]. [[:w:Roma|Roma]], principalmente, ch'è il paese classico de' monumenti antichi, offre da per tutto questi esempj, ed ognuno sà<!--accentato nel testo--> quanti stupendi pezzi di architettura sono stati in varj tempi disotterrati dai terreni di alluvione in quella famosa città, i quali han mirabilmente occupato gli antiquarj, e gli altri scrittori. Mi restringo, quindi, ad accennare qualche cosa più rimarchevole del nostro paese, osservando potersi stabilire per principio, ''che il fato di quasi tutt'i monumenti antichi è quello, di dover restare, finalmente, seppelliti dalle acque''. E di fatti non si parla d'altro giornalmente, che di scavamenti di edificj antichi, e di rimasugli rovinati disotterrati in tutt'i paesi del mondo. Ho fatto rilevare in altri miei scritti, che il famoso [[:w:Anfiteatro campano|anfiteatro ''Campano'']] si ritrova in parte sotterrato dalle terre e pietre, strascinate nella [[:w:Pianura Campana|pianura]] di [[:w:Santa Maria Capua Vetere|S. Maria di Capua]] dalle acque, e staccate dagli [[:w:Appennino Campano|Appennini vicini]]. Di fatti la [[:w:Pianura Campana|campagna di S. Maria]] si eleva giornalmente e si è elevata, per lo passato, insensibilmente in modo, ch'è arrivata vicino all'[[:w:architrave|architrave]] delle porte del teatro, le quali sono già più della metà sotterrate. Si veggon ancora oggi gli [[:w:Scavo (archeologia)|scavamenti]], fatti fare anni in dietro dal governo alla
 
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{{Indent|porta orientale, che scendono in giù, e scuopreno le colonne sotterrate, o per meglio dire semisotterrate, poiché il resto di esse è al di fuora, come se fossero ficcate nel terreno. Questo suolo si eleva, mercé delle acque, da giorno in giorno, colla depressione degli [[:w:Appennino campano|Appennini]]. Verrà un tempo che l'[[:w:anfiteatro campano|anfiteatro Campano]] si ritroverà interamente seppellito, come oggi vediamo Ercolano. Ecco quindi un sotterramento, che si fa dalle acque sotto ai nostri occhi, e del quale Dio sà<!--accentato nell'originale--> cosa predicheranno gli scrittori alla posterità, conforme da [[:w:Cassio Dione Cocceiano|Dione Cassio]] in poi per tanti secoli han fatto, riguardo a [[:w:Pompei|Pompei]] e ad [[:w:Ercolano|Ercolano]], gl'istorici.
 
Similmente il celebre [[:w:Serapeo#Altri Serapei minori|tempio di Serapide]] in [[:w:Pozzuoli|Pozzuoli]], è stato lungamente seppellito sotto strati di terre e pietre, che vi furono depositati sopra dalle acque. Queste, anzi, han soggiornato lungamente sul [[:w:terreni alluvionali|terreno d'alluvione]], che cuopriva il tempio suddetto. In fatti le tre maestose e gigantesche colonne di marmo, che sono ancora all'impiedi nell'istesso luogo, dove furono messe la prima volta, come altresì molte altre colonne dell'istesso tempio cadute e rotte, si ritrovano nella parte superiore mirabilmente bucate dai mitili, che vivono nelle pietre dure al di sotto dell'acqua, come se fossero state succhiellate con un trapano. Non è guari che questo tempio, che vien visitato da tutt'i viaggiatori, è stato disotterrato.
 
Allorché furono scavate in Napoli le fondamenta della [[:w:Obelisco di San Domenico|guglia di S. Domenico]], fu scoperta la ''Porta puteolana'', sotterrata dalle alluvioni, in modo che dalla strada attuale, che passa molto al disopra della
 
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{{Indent|00|porta orientale
 
 
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{{Sezione note}}