Eneide (Caro)/Libro duodecimo: differenze tra le versioni

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<poem>
Turno, poscia che vede afflitti e domi<br />
Turno, poscia che vede afflitti e domi
già due volte i Latini, e non pur scemi<br />
già due volte i Latini, e non pur scemi
di forze, ma di speme e di baldanza,<br />
di forze, ma di speme e di baldanza,
da lui farsi rubelli, e che a lui solo<br />
da lui farsi rubelli, e che a lui solo
ognun rivolto in tanto affare attende<br />
ognun rivolto in tanto affare attende{{R|5}}
le pruove, le promesse e i vanti suoi,<br />
le pruove, le promesse e i vanti suoi,
furïoso, implacabile, inquïeto<br />
furïoso, implacabile, inquïeto
arde, s'inanimisce, e si rinfranca<br />
arde, s'inanimisce, e si rinfranca
prima in se stesso. Qual massíla fera<br />
prima in se stesso. Qual massíla fera
ch'allor d'insanguinar gli artigli e il ceffo<br />
ch'allor d'insanguinar gli artigli e il ceffo{{R|10}}
disponsi, allor s'adira, allor si scaglia<br />
disponsi, allor s'adira, allor si scaglia
vèr chi la caccia, che da lui si sente<br />
vèr chi la caccia, che da lui si sente
gravemente ferita; e già godendo<br />
gravemente ferita; e già godendo
de la vendetta, sanguinosa e fiera<br />
de la vendetta, sanguinosa e fiera
con le iube s'arruffa, e con le rampe<br />
con le iube s'arruffa, e con le rampe{{R|15}}
frange l'infisso tèlo e graffia e rugge:<br />
frange l'infisso tèlo e graffia e rugge:
cosí la vïolenza era di Turno<br />
cosí la vïolenza era di Turno
accesa, impetüosa e furibonda;<br />
accesa, impetüosa e furibonda;
e cosí conturbato appresentossi<br />
e cosí conturbato appresentossi
al re davanti, e disse: «Indugio, o scusa<br />
al re davanti, e disse: «Indugio, o scusa{{R|20}}
piú non fa Turno: e piú non ponno i Teucri<br />
piú non fa Turno: e piú non ponno i Teucri
da quel ch'è patteggiato, e stabilito,<br />
da quel ch'è patteggiato, e stabilito,
se non se per viltà, ritrarsi omai.<br />
se non se per viltà, ritrarsi omai.
Eccomi in campo: ecco parato e pronto<br />
Eccomi in campo: ecco parato e pronto
sono al duello. Or fa', padre, che 'l patto<br />
sono al duello. Or fa', padre, che 'l patto{{R|25}}
sia fermo e rato e sacro; e i sacrifici<br />
sia fermo e rato e sacro; e i sacrifici
e 'l giuramento appresta. Oggi, signore,<br />
e 'l giuramento appresta. Oggi, signore,
sii certo ch'io con le mie mani a morte<br />
sii certo ch'io con le mie mani a morte
questo de l'Asia fuggitivo adduco,<br />
questo de l'Asia fuggitivo adduco,
e 'l difetto di tutti io solo ammendo<br />
e 'l difetto di tutti io solo ammendo{{R|30}}
(stiansi pure a vedere i tuoi Latini);<br />
(stiansi pure a vedere i tuoi Latini);
o ch'ei vincendo fia padrone a voi,<br />
o ch'ei vincendo fia padrone a voi,
e marito a Lavinia». A cui Latino<br />
e marito a Lavinia». A cui Latino
col cor sedato in tal guisa rispose:<br />
col cor sedato in tal guisa rispose:
<br />
 
«Giovine valoroso, al tuo valore,<br />
«Giovine valoroso, al tuo valore,{{R|35}}
a la ferocia tua che tanto eccede<br />
a la ferocia tua che tanto eccede
ne l'armi, io deferisco. E tu dovrai<br />
ne l'armi, io deferisco. E tu dovrai
appagarti di me, s'io, d'ogni cosa<br />
appagarti di me, s'io, d'ogni cosa
temendo, con ragione e con maturo<br />
temendo, con ragione e con maturo
consiglio in tutti i casi inveglio e curo<br />
consiglio in tutti i casi inveglio e curo{{R|40}}
che 'l mio stato si salvi e la tua vita.<br />
che 'l mio stato si salvi e la tua vita.
A te del vecchio Dauno erede e figlio,<br />
A te del vecchio Dauno erede e figlio,
seggio e regno non manca, oltre a le terre<br />
seggio e regno non manca, oltre a le terre
di cui tu fatto hai da te stesso acquisto<br />
di cui tu fatto hai da te stesso acquisto
per forza d'armi. Oro, favori e gradi<br />
per forza d'armi. Oro, favori e gradi{{R|45}}
da Latino avrai sempre; e maritaggi<br />
da Latino avrai sempre; e maritaggi
e donne d'alto affar son per lo Lazio,<br />
e donne d'alto affar son per lo Lazio,
e per le terre di Laurento assai.<br />
e per le terre di Laurento assai.
Ma soffri ch'io ti parli, e senti, e nota<br />
posciaMa quelsoffri ch'io dirò:ti cheparli, diròe verosenti,<br />e nota
poscia quel ch'io dirò: che dirò vero,{{R|50}}
ben che noia ti sia. Fatal divieto<br />
ben che noia ti sia. Fatal divieto
mi proibiva, e gli uomini e gli dèi<br />
mi proibiva, e gli uomini e gli dèi
m'avean vaticinando in molte guise<br />
m'avean vaticinando in molte guise
denunzïato, che mia figlia a nullo<br />
denunzïato, che mia figlia a nullo
io maritassi di color che chiesta<br />
io maritassi di color che chiesta{{R|55}}
me l'avean prima. E pur dall'amor vinto<br />
me l'avean prima. E pur dall'amor vinto
che ti port'io, dal parentado astretto<br />
che ti port'io, dal parentado astretto
c'ho con la casa tua, mosso dal pianto<br />
c'ho con la casa tua, mosso dal pianto
e da le preci de la donna mia,<br />
e da le preci de la donna mia,
dandola a te mi sono al fato opposto:<br />
dandola a te mi sono al fato opposto:{{R|60}}
ho rotto fede al genero; ho con lui<br />
ho rotto fede al genero; ho con lui
presa non giusta e non sicura guerra.<br />
presa non giusta e non sicura guerra.
<br />
 
Da indi in qua tu stesso, tu che primo<br />
Da indi in qua tu stesso, tu che primo
soffri tante fatiche e tanti affanni,<br />
soffri tante fatiche e tanti affanni,
hai veduto in che rischi, in che travagli<br />
hai veduto in che rischi, in che travagli{{R|65}}
siam noi caduti; ché due volte rotti<br />
siam noi caduti; ché due volte rotti
in due sí gran battaglie, in questo cerchio<br />
in due sí gran battaglie, in questo cerchio
ne siam rinchiusi a sostentare a pena<br />
ne siam rinchiusi a sostentare a pena
la speranza d'Italia. Il Tebro è caldo<br />
la speranza d'Italia. Il Tebro è caldo
del nostro sangue. I campi son già bianchi<br />
del nostro sangue. I campi son già bianchi{{R|70}}
de le nostr'ossa. Ed io, folle, a che torno<br />
de le nostr'ossa. Ed io, folle, a che torno
tante fïate al precipizio mio?<br />
tante fïate al precipizio mio?
Chi cosí da me stesso mi sottragge?<br />
Chi cosí da me stesso mi sottragge?
Se, Turno estinto, io nel mio regno deggio<br />
Se, Turno estinto, io nel mio regno deggio
i Troiani accettar, ché non gli accetto<br />
ori ch'egliTroiani è vivo e salvo? eaccettar, ché non pongo<brgli />accetto{{R|75}}
or ch'egli è vivo e salvo? e ché non pongo
fine a la guerra, a la ruina espressa<br />
fine a la guerra, a la ruina espressa
del mio regno e de' miei? Che ne diranno<br />
del mio regno e de' miei? Che ne diranno
i Rutuli parenti? che diranne<br />
i Rutuli parenti? che diranne
Italia tutta, quando a morte io lasci<br />
Italia tutta, quando a morte io lasci{{R|80}}
(voglia Dio che non sia) gir un che tanto<br />
(voglia Dio che non sia) gir un che tanto
ama la parentela e 'l sangue mio?<br />
ama la parentela e 'l sangue mio?
Rimira de la guerra come vana<br />
Rimira de la guerra come vana
sia la fortuna. Abbi pietà del vecchio<br />
sia la fortuna. Abbi pietà del vecchio
Dauno tuo padre, che da te lontano<br />
Dauno tuo padre, che da te lontano{{R|85}}
in Ardea se ne sta mesto e dolente».<br />
in Ardea se ne sta mesto e dolente».
Turno a questo parlar nulla si mosse<br />
Turno a questo parlar nulla si mosse
de la ferocia sua: crebbe piú tosto<br />
de la ferocia sua: crebbe piú tosto
il suo furore; e lo rimedio stesso<br />
il suo furore; e lo rimedio stesso
gli aggravò 'l male. Ei, come pria poteo<br />
gli aggravò 'l male. Ei, come pria poteo{{R|90}}
formar parola, in tal guisa rispose:<br />
formar parola, in tal guisa rispose:
«Nulla per conto mio di me ti caglia,<br />
«Nulla per conto mio di me ti caglia,
signor benigno: anzi, ti prego, in grado<br />
signor benigno: anzi, ti prego, in grado
prendi ch'io per la lode e per l'onore<br />
prendi ch'io per la lode e per l'onore
patteggi con la morte. Ed anch'io, padre,<br />
patteggi con la morte. Ed anch'io, padre,{{R|95}}
ho le mie mani; ed anco il ferro mio<br />
ho le mie mani; ed anco il ferro mio
ha taglio e punta, e fa ferita e sangue.<br />
ha taglio e punta, e fa ferita e sangue.
Non sempre avrà, cred'io, la madre a canto<br />
Non sempre avrà, cred'io, la madre a canto
che di nube lo cuopra e lo trafugga<br />
che di nube lo cuopra e lo trafugga
come vil femminella, e di vane ombre<br />
come vil femminella, e di vane ombre{{R|100}}
seco s'involva». E, ciò detto, si tacque.<br />
seco s'involva». E, ciò detto, si tacque.
<br />
 
Ma la regina, de l'audace impresa<br />
Ma la regina, de l'audace impresa
del genero dolente e spaventata,<br />
del genero dolente e spaventata,
piangendo, e per angoscia a morte giunta,<br />
piangendo, e per angoscia a morte giunta,
lo tenea, lo pregava, e gli dicea:<br />
lo tenea, lo pregava, e gli dicea:{{R|105}}
«Turno, per queste lagrime, per quanto<br />
«Turno, per queste lagrime, per quanto
t'è, se pur t'è, de l'infelice Amata<br />
t'è, se pur t'è, de l'infelice Amata
l'onor, l'amore e la salute in pregio<br />
l'onor, l'amore e la salute in pregio
(già che tu sola speme, e sol riposo<br />
(già che tu sola speme, e sol riposo
sei de la mia vecchiezza: a te s'appoggia,<br />
sei de la mia vecchiezza: a te s'appoggia,{{R|110}}
in te si fonda di Latino il regno,<br />
in te si fonda di Latino il regno,
e la sua dignitade, e la sua casa<br />
e la sua dignitade, e la sua casa
che ruina minaccia) in don ti chieggio,<br />
che ruina minaccia) in don ti chieggio,
astienti di venir co' Teucri a l'arme;<br />
astienti di venir co' Teucri a l'arme;
ché qualunque ne segua avverso caso<br />
ché qualunque ne segua avverso caso{{R|115}}
sopra me cade; ch'io teco di vita<br />
sopra me cade; ch'io teco di vita
escirò pria che mai suocera o serva<br />
escirò pria che mai suocera o serva
io mi veggia d'Enea». Queste parole<br />
io mi veggia d'Enea». Queste parole
de la madre sentí Lavinia virgo,<br />
de la madre sentí Lavinia virgo,
di rugiadose lagrime e d'un foco<br />
di rugiadose lagrime e d'un foco{{R|120}}
di vergineo rossor le guance aspersa,<br />
di vergineo rossor le guance aspersa,
qual fôra se di purpura macchiato<br />
qual fôra se di purpura macchiato
fosse un candido avorio, o che di rose<br />
fosse un candido avorio, o che di rose
si spargessero i gigli. In lei mirando<br />
si spargessero i gigli. In lei mirando
il giovine, d'amor non men che d'ira<br />
il giovine, d'amor non men che d'ira{{R|125}}
acceso, a la regina brevemente<br />
acceso, a la regina brevemente
cosí rispose: «Ah, madre mia, ti prego,<br />
cosí rispose: «Ah, madre mia, ti prego,
in cosí perigliosa e dura impresa<br />
in cosí perigliosa e dura impresa
non mi far col tuo pianto e col tuo duolo<br />
non mi far col tuo pianto e col tuo duolo
sinistro annunzio. Ché s'a Turno è dato<br />
sinistro annunzio. Ché s'a Turno è dato{{R|130}}
che muoia, in suo poter piú non è posto<br />
che muoia, in suo poter piú non è posto
che di morire indugi». Indi a l'araldo<br />
che di morire indugi». Indi a l'araldo
rivolto: «Va, - gli disse, - e da mia parte<br />
rivolto: «Va, - gli disse, - e da mia parte
quest'ingrata e spiacevole ambasciata<br />
quest'ingrata e spiacevole ambasciata
porta al frigio tiranno, che dimane<br />
porta al frigio tiranno, che dimane{{R|135}}
tosto che fia la rubiconda Aurora<br />
tosto che fia la rubiconda Aurora
a l'orïente apparsa, i Teucri suoi<br />
a l'orïente apparsa, i Teucri suoi
contr'a Rutuli addur piú non s'affanni.<br />
Stiensi l'armi decontr'a Rutuli eaddur de'piú Teucri<brnon />s'affanni.
Stiensi l'armi de' Rutuli e de' Teucri
per mio conto in riposo. Ché tra noi<br />
per mio conto in riposo. Ché tra noi{{R|140}}
col nostro sangue a diffinir la guerra,<br />
col nostro sangue a diffinir la guerra,
e di Lavinia le bramate nozze<br />
e di Lavinia le bramate nozze
in su quel campo a procurar ci avemo».<br />
in su quel campo a procurar ci avemo».
<br />
 
Detto cosí, vèr la magion s'invia<br />
Detto cosí, vèr la magion s'invia
rapidamente; addur si fece avanti<br />
rapidamente; addur si fece avanti{{R|145}}
i suoi cavalli, e le fattezze e 'l fremito<br />
i suoi cavalli, e le fattezze e 'l fremito
notando, se ne gode, e ne concepe<br />
notando, se ne gode, e ne concepe
speme e vittoria: ché di razza usciti<br />
speme e vittoria: ché di razza usciti
eran già d'Orizía, da cui Pilunno<br />
eran già d'Orizía, da cui Pilunno
ebbe giumente e corridori in dono,<br />
ebbe giumente e corridori in dono,{{R|150}}
che di candor la neve, e di prestezza<br />
che di candor la neve, e di prestezza
superavano il vento. Avean d'intorno<br />
superavano il vento. Avean d'intorno
i valletti e gli aurighi che palpando,<br />
i valletti e gli aurighi che palpando,
forbendo e vezzeggiando, in varie guise<br />
forbendo e vezzeggiando, in varie guise
gli facean lieti, baldanzosi e fieri.<br />
gli facean lieti, baldanzosi e fieri.{{R|155}}
Fatte poscia venir l'armi, si veste<br />
Fatte poscia venir l'armi, si veste
la sua corazza d'oricalco e d'oro<br />
la sua corazza d'oricalco e d'oro
e dentro vi s'adatta e vi si vibra<br />
e dentro vi s'adatta e vi si vibra
con la persona. Imbracciasi lo scudo,<br />
con la persona. Imbracciasi lo scudo,
pruovasi l'elmo; e la vermiglia cresta<br />
pruovasi l'elmo; e la vermiglia cresta{{R|160}}
squassando, il brando impugna, il fido brando<br />
squassando, il brando impugna, il fido brando
da lo stesso Vulcano al padre Dauno<br />
da lo stesso Vulcano al padre Dauno
temprato in Mongibello a tutte pruove.<br />
temprato in Mongibello a tutte pruove.
Alfine un'asta poderosa e grave,<br />
Alfine un'asta poderosa e grave,
ch'appo un'alta colonna era appoggiata<br />
ch'appo un'alta colonna era appoggiata{{R|165}}
in mezzo de la casa, in man si pianta,<br />
in mezzo de la casa, in man si pianta,
spoglio d'Àttore aurunco. E poiché l'ebbe<br />
spoglio d'Àttore aurunco. E poiché l'ebbe
brandita e scossa: «Asta, - gridando disse, -<br />
brandita e scossa: «Asta, - gridando disse, -
ch'a le mie fazïoni unqua non fosti<br />
ch'a le mie fazïoni unqua non fosti
chiamata indarno, ora al maggior bisogno<br />
chiamata indarno, ora al maggior bisogno{{R|170}}
da te soccorso imploro. Il grande Attòre<br />
da te soccorso imploro. Il grande Attòre
armasti in prima, or sei di Turno in mano.<br />
armasti in prima, or sei di Turno in mano.
Dammi che 'l corpo atterri, e la corazza<br />
Dammi che 'l corpo atterri, e la corazza
dischiodi, e 'l petto laceri e trapassi<br />
dischiodi, e 'l petto laceri e trapassi
di questo frigio effeminato eunuco;<br />
di questo frigio effeminato eunuco;{{R|175}}
dammi che 'l profumato, inanellato,<br />
dammi che 'l profumato, inanellato,
col ferro attorcigliato zazzerino<br />
col ferro attorcigliato zazzerino
gli scompigli una volta, e ne la polve<br />
gli scompigli una volta, e ne la polve
lo travolga e nel sangue». In cotal guisa<br />
lo travolga e nel sangue». In cotal guisa
dicendo, infurïava, ardea nel volto,<br />
dicendo, infurïava, ardea nel volto,{{R|180}}
scintillava negli occhi, orribilmente<br />
scintillava negli occhi, orribilmente
fremea, qual mugghia il toro allor che irato<br />
fremea, qual mugghia il toro allor che irato
si prepara a battaglia, e l'ira in cima<br />
si recaprepara dea le cornabattaglia, indie l'arruota<brira in />cima
si reca de le corna, indi l'arruota
a qualche tronco, e 'l tronco e l'aura in prima<br />
a qualche tronco, e 'l tronco e l'aura in prima{{R|185}}
ferendo, alto co' piè sparge l'arena<br />
ferendo, alto co' piè sparge l'arena
e del futuro assalto i colpi impara.<br />
e del futuro assalto i colpi impara.
<br />
 
Da l'altro canto Enea, non men feroce<br />
Da l'altro canto Enea, non men feroce
ne l'armi di sua madre, al fiero Marte<br />
ne l'armi di sua madre, al fiero Marte
s'inanima e s'accinge, e del partito<br />
s'inanima e s'accinge, e del partito{{R|190}}
che gli era per compor la guerra offerto,<br />
che gli era per compor la guerra offerto,
si rallegra, l'accetta; e i suoi compagni<br />
si rallegra, l'accetta; e i suoi compagni
e 'l suo figlio assicura, or di se stesso<br />
e 'l suo figlio assicura, or di se stesso
la franchezza mostrando, or le venture<br />
la franchezza mostrando, or le venture
de' fati rammentando e le promesse.<br />
de' fati rammentando e le promesse.{{R|195}}
<br />
 
Indi con la risposta al re Latino<br />
Indi con la risposta al re Latino
manda chi la disfida e 'l patto accetti,<br />
manda chi la disfida e 'l patto accetti,
e del patto i capitoli e le leggi<br />
e del patto i capitoli e le leggi
stabilisca e confermi. Era de' monti<br />
stabilisca e confermi. Era de' monti
in su la cima a pena il sole apparso<br />
in su la cima a pena il sole apparso{{R|200}}
de l'altro giorno, allor ch'i suoi destrieri<br />
de l'altro giorno, allor ch'i suoi destrieri
sorgon da l'onde, e con le nari in alto<br />
sorgon da l'onde, e con le nari in alto
fiamme anelando, il mondo empion di luce:<br />
fiamme anelando, il mondo empion di luce:
quando nel campo i Rutuli discesi<br />
quando nel campo i Rutuli discesi
e i Teucri insieme, sotto l'alte mura,<br />
e i Teucri insieme, sotto l'alte mura,{{R|205}}
fabbricâr lo steccato, a cui nel mezzo<br />
fabbricâr lo steccato, a cui nel mezzo
i fochi e l'are di gramigna asperse<br />
i fochi e l'are di gramigna asperse
furo agli dèi d'ambe le parti eretti<br />
furo agli dèi d'ambe le parti eretti
comunemente; e d'ambi i sacerdoti<br />
comunemente; e d'ambi i sacerdoti
di bianco lino involti, e di verbena<br />
di bianco lino involti, e di verbena{{R|210}}
cinti le tempie, andaro altri con l'acqua,<br />
cinti le tempie, andaro altri con l'acqua,
altri con le facelle intorno accese.<br />
altri con le facelle intorno accese.
Poscia ecco degli Ausoni da l'un canto<br />
Poscia ecco degli Ausoni da l'un canto
a piene porte l'ordinate schiere<br />
a piene porte l'ordinate schiere
uscir da la città di picche armate;<br />
uscir da la città di picche armate;{{R|215}}
da l'altro de' Troiani e de' Tirreni<br />
da l'altro de' Troiani e de' Tirreni
gir l'esercito tutto in varie guise<br />
gir l'esercito tutto in varie guise
d'abiti e d'armi; e questi incontro a quelli<br />
d'abiti e d'armi; e questi incontro a quelli
non altramente ch'a battaglia instrutti.<br />
non altramente ch'a battaglia instrutti.
Fra mezzo a tante mila i condottieri<br />
Fra mezzo a tante mila i condottieri{{R|220}}
ciascun da la sua parte si vedea<br />
ciascun da la sua parte si vedea
gir d'oro e d'ostro alteramente adorni.<br />
gir d'oro e d'ostro alteramente adorni.
E 'l gran Memmo con questi e 'l forte Asila,<br />
E 'l gran Memmo con questi e 'l forte Asila,
e Messapo con quelli, de' cavalli<br />
e Messapo con quelli, de' cavalli
il domatore e di Nettuno il figlio.<br />
il domatore e di Nettuno il figlio.{{R|225}}
Poscia che, dato il segno, ebbe ciascuno<br />
Poscia che, dato il segno, ebbe ciascuno
chi di qua chi di là preso il suo loco,<br />
chi di qua chi di là preso il suo loco,
piantâr le lance, dechinâr gli scudi.<br />
piantâr le lance, dechinâr gli scudi.
Le donne, i vecchi, i putti e 'l volgo inerme,<br />
Le donne, i vecchi, i putti e 'l volgo inerme,
di veder desïosi, altri in su' tetti,<br />
di veder desïosi, altri in su' rivellini e 'n su le torri<br />tetti,{{R|230}}
altri in su' rivellini e 'n su le torri
stavan mirando. E non dal campo lunge<br />
stavan mirando. E non dal campo lunge
sedea Giuno in un colle, Albano or detto,<br />
sedea Giuno in un colle, Albano or detto,
ch'allor né d'Alba il nome avea, né 'l pregio<br />
ch'allor né d'Alba il nome avea, né 'l pregio
né i sacrifici. In questo monte assisa<br />
né i sacrifici. In questo monte assisa{{R|235}}
vedea de' Laürenti e de' Troiani<br />
vedea de' Laürenti e de' Troiani
l'accolte genti, e di Latino il seggio.<br />
l'accolte genti, e di Latino il seggio.
Ivi la dea di Turno a la sirocchia,<br />
Ivi la dea di Turno a la sirocchia,
che dea de' laghi era e de' fiumi anch'ella,<br />
disseche cosí:dea «Ninfa,de' laghi era e de' fiumi onoreanch'ella,<br />
disse cosí: «Ninfa, de' fiumi onore,{{R|240}}
sovr'ogni ninfa a me gioconda e cara,<br />
sovr'ogni ninfa a me gioconda e cara,
tu sai come te sola ho preferita,<br />
tu sai come te sola ho preferita,
e come volontier del cielo a parte<br />
e come volontier del cielo a parte
meco t'ho posta. Ascolta i tuoi dolori,<br />
meco t'ho posta. Ascolta i tuoi dolori,
perché di me dolerti unqua non possa.<br />
perché di me dolerti unqua non possa.{{R|245}}
Finché di Lazio la fortuna e 'l fato<br />
Finché di Lazio la fortuna e 'l fato
me l'han concesso, io prontamente e Turno<br />
me l'han concesso, io prontamente e Turno
e la tua terra e i tuoi sempre ho difeso.<br />
e la tua terra e i tuoi sempre ho difeso.
Or veggio questo giovine a duello<br />
Or veggio questo giovine a duello
con disegual destino esser chiamato:<br />
con disegual destino esser chiamato:{{R|250}}
veggio il dí della Parca e la nemica<br />
veggio il dí della Parca e la nemica
forza che gli è vicina. Io questo accordo,<br />
forza che gli è vicina. Io questo accordo,
questa pugna veder con gli occhi miei<br />
questa pugna veder con gli occhi miei
per me non posso. Tu, se cosa ardisci<br />
per me non posso. Tu, se cosa ardisci
in pro del tuo germano, ora è mestiero<br />
in pro del tuo germano, ora è mestiero{{R|255}}
che tu l'adopri; e puoi farlo, e convienti.<br />
che tu l'adopri; e puoi farlo, e convienti.
Fallo: e chi sa che 'l misero non cangi<br />
Fallo: e chi sa che 'l misero non cangi
ancor fortuna?» A pena avea ciò detto<br />
ancor fortuna?» A pena avea ciò detto
che Iuturna gemendo e lagrimando<br />
che Iuturna gemendo e lagrimando
tre volte e quattro il petto si percosse.<br />
tre volte e quattro il petto si percosse.{{R|260}}
A cui Giuno soggiunse: «E' non è tempo<br />
A cui Giuno soggiunse: «E' non è tempo
da stare in pianti. Affretta; e da la morte<br />
da stare in pianti. Affretta; e da la morte
scampa, se scampar puossi, il tuo fratello,<br />
scampa, se scampar puossi, il tuo fratello,
o turbando l'accordo, o suscitando<br />
o turbando l'accordo, o suscitando
nuova cagion di mischia e di tumulto.<br />
nuova cagion di mischia e di tumulto.{{R|265}}
Io son che l'impongo, e te n'affido».<br />
Io son che l'impongo, e te n'affido».
Con questo la lasciò sospesa e mesta,<br />
Con questo la lasciò sospesa e mesta,
e d'amara puntura il cor trafitta.<br />
e d'amara puntura il cor trafitta.
<br />
 
Ecco vengono al campo i regi intanto;<br />
Ecco vengono al campo i regi intanto;
Latino il primo, alto in un carro assiso,<br />
Latino il primo, alto in un carro assiso,{{R|270}}
che da quattro suoi nitidi corsieri,<br />
che da quattro suoi nitidi corsieri,
di gran macchina in guisa, era tirato,<br />
di gran macchina in guisa, era tirato,
e, di dodici raggi il fronte adorno,<br />
e, di dodici raggi il fronte adorno,
del Sole, avo di lui, sembianza avea.<br />
del Sole, avo di lui, sembianza avea.
Turno traean due candidi destrieri,<br />
Turno traean due candidi destrieri,{{R|275}}
con due suoi dardi in mano agili e forti.<br />
con due suoi dardi in mano agili e forti.
Enea, de la romana stirpe autore,<br />
Enea, de la romana stirpe autore,
con l'armi sue celesti e con lo scudo<br />
con l'armi sue celesti e con lo scudo
che dianzi da le stelle era venuto,<br />
che dianzi da le stelle era venuto,
uscio da l'altro canto, e seco a pari<br />
uscio da l'altro canto, e seco a pari{{R|280}}
Ascanio il figlio suo, de la gran Roma<br />
Ascanio il figlio suo, de la gran Roma
la seconda speranza. A mano a mano<br />
la seconda speranza. A mano a mano
il sacerdote in pura veste involto<br />
il sacerdote in pura veste involto
anzi agli accesi altari il nuovo parto<br />
anzi agli accesi altari il nuovo parto
d'una setosa porca, ed una agnella<br />
d'una setosa porca, ed una agnella{{R|285}}
ancor non tosa al sacrificio addusse;<br />
ancor non tosa al sacrificio addusse;
e vòlti a l'orïente, in atto umíle<br />
e vòlti a l'orïente, in atto umíle
s'inchinâr tutti; e vino e farro e sale<br />
s'inchinâr tutti; e vino e farro e sale
sparser d'ambe le parti; ambe col ferro,<br />
sparser d'ambe le parti; ambe col ferro,
sí com'era uso, a le devote belve<br />
sí com'era uso, a le devote belve{{R|290}}
segnâr le tempie. Allor il padre Enea<br />
segnâr le tempie. Allor il padre Enea
strinse la spada, e, gli occhi al ciel rivolti,<br />
strinse la spada, e, gli occhi al ciel rivolti,
cosí disse pregando: «Io questo sole<br />
cosí disse pregando: «Io questo sole
per testimone invoco e questa terra,<br />
per testimone invoco e questa terra,
per cui tanti ho fin qui sofferti affanni;<br />
per cui tanti ho fin qui sofferti affanni;{{R|295}}
invoco te, celeste, onnipotente,<br />
invoco te, celeste, onnipotente,
eterno padre, e te, saturnia Giuno,<br />
eterno padre, e te, saturnia Giuno,
già vèr me piú benigna, e ben ti prego<br />
già vèr me piú benigna, e ben ti prego
che mi sii tale, e te gran Marte invoco,<br />
che mi sii tale, e te gran Marte invoco,
ch'a l'armi imperi; e voi fonti e voi fiumi,<br />
ch'a l'armi imperi; e voi fonti e voi fiumi,{{R|300}}
e voi tutti del mar, tutti del cielo<br />
e voi tutti del mar, tutti del cielo
numi possenti; e vi prometto e giuro<br />
numi possenti; e vi prometto e giuro
che se Turno per sorte è vincitore<br />
che se Turno per sorte è vincitore
di questa pugna, il successor del vinto<br />
di questa pugna, il successor del vinto
gli cederà: ch'a la città d'Evandro<br />
gli cederà: ch'a la città d'Evandro{{R|305}}
si ritrarrà; che mai poscia ribelle<br />
si ritrarrà; che mai poscia ribelle
non gli sarà: che guerra o lite o sturbo<br />
non gli sarà: che guerra o lite o sturbo
alcun altro piú mai non gli farà.<br />
alcun altro piú mai non gli farà.
Ma se piú tosto, come io prego, e come<br />
Ma se piú tosto, come io prego, e come
spero che mi succeda, al nostro Marte<br />
spero che mi succeda, al nostro Marte{{R|310}}
la dovuta vittoria non si froda;<br />
la dovuta vittoria non si froda;
io non vo' già che gl'Itali soggetti<br />
io non vo' già che gl'Itali soggetti
siano a' miei Teucri, né d'Italia io solo<br />
siano a' miei Teucri, né d'Italia io solo
tener l'impero; io vo' ch'ambi del pari<br />
tener l'impero; io vo' ch'ambi del pari
questi popoli invitti aggian tra loro<br />
questi popoli invitti aggian tra loro{{R|315}}
governo e leggi eguali, e pace eterna.<br />
governo e leggi eguali, e pace eterna.
A me basta ch'io dia ricetto e culto<br />
A me basta ch'io dia ricetto e culto
a' miei numi, a' miei Teucri, e sia Latino<br />
a' miei numi, a' miei Teucri, e sia Latino
suocero mio, del suo regno e de l'armi<br />
suocero mio, del suo regno e de l'armi
signor, rettore e donno. Io poscia altrove<br />
signor, rettore e donno. Io poscia altrove{{R|320}}
altre mura ergerommi, e de' miei stessi<br />
altre mura ergerommi, e de' miei stessi
fien le fatiche, e di Lavinia il nome».<br />
fien le fatiche, e di Lavinia il nome».
<br />
 
Cosí pria disse Enea; cosí Latino<br />
Cosí pria disse Enea; cosí Latino
seguitò poi con gli occhi e con la destra<br />
seguitò poi con gli occhi e con la destra
al ciel rivolto: «Ed io giuro, - dicendo, -<br />
al ciel rivolto: «Ed io giuro, - dicendo, -{{R|325}}
le stesse deità, la terra, il mare,<br />
le stesse deità, la terra, il mare,
le stelle, di Latona ambo i gemelli,<br />
le stelle, di Latona ambo i gemelli,
di Giano ambe le fronti, il chiuso centro,<br />
di Giano ambe le fronti, il chiuso centro,
e la gran possa degl'inferni dii.<br />
e la gran possa degl'inferni dii.
Odami di là su l'eterno padre,<br />
Odami di là su l'eterno padre,{{R|330}}
che fulminando stabilisce e ferma<br />
che fulminando stabilisce e ferma
le promesse e gli accordi. I numi tutti<br />
le promesse e gli accordi. I numi tutti
chiamo per testimoni: e tocco l'ara,<br />
chiamo per testimoni: e tocco l'ara,
e tocco il foco, e questa pace approvo<br />
e tocco il foco, e questa pace approvo
dal canto mio. Né mai, che che si sia<br />
dal canto mio. Né mai, che che si sia{{R|335}}
di questa pugna, né per forza alcuna,<br />
di questa pugna, né per forza alcuna,
né per tempo sarà ch'ella si rompa<br />
né per tempo sarà ch'ella si rompa
di voler mio; non se la terra in acqua<br />
sidi dileguasse,voler mio; non se 'lla cielterra cadesse<brin />acqua
si dileguasse, non se 'l ciel cadesse
ne l'imo abisso: cosí come ancora<br />
ne l'imo abisso: cosí come ancora{{R|340}}
questo mio scettro (ché lo scettro in mano<br />
questo mio scettro (ché lo scettro in mano
avea per sorte) piú né fronda mai<br />
avea per sorte) piú né fronda mai
né virgulto farà poiché reciso<br />
né virgulto farà poiché reciso
dal vivo tronco, o da radice svèlto<br />
dal vivo tronco, o da radice svèlto
mancò di madre, e già d'arbore ch'era,<br />
mancò di madre, e già d'arbore ch'era,{{R|345}}
sfrondato, diramato e secco legno<br />
sfrondato, diramato e secco legno
di già venuto, e d'oricalco adorno<br />
di già venuto, e d'oricalco adorno
e per man de l'artefice ridotto<br />
e per man de l'artefice ridotto
in questa forma, e per quest'uso in mano<br />
in questa forma, e per quest'uso in mano
dei re latini è posto». In cotal guisa<br />
dei re latini è posto». In cotal guisa{{R|350}}
fermati i patti e l'ostie in mezzo addotte,<br />
fermati i patti e l'ostie in mezzo addotte,
tra i piú famosi, anzi a l'accese fiamme<br />
tra i piú famosi, anzi a l'accese fiamme
le svenâr, le smembrâr, le svisceraro.<br />
le svenâr, le smembrâr, le svisceraro.
E sí com'eran palpitanti e vive,<br />
E sí com'eran palpitanti e vive,
le fibre ne spiâr, le diêro al foco,<br />
le fibre ne spiâr, le diêro al foco,{{R|355}}
n'empiêr le squadre e ne colmâr gli altari.<br />
n'empiêr le squadre e ne colmâr gli altari.
<br />
 
Di già disvantaggioso e diseguale<br />
Di già disvantaggioso e diseguale
questo duello a' Rutuli sembrava;<br />
questo duello a' Rutuli sembrava;
e già vari bisbigli, e vari moti<br />
e già vari bisbigli, e vari moti
n'eran tra loro; e com' piú sanamente<br />
n'eran tra loro; e com' piú sanamente{{R|360}}
si rimirava, piú di forze impàri<br />
si rimirava, piú di forze impàri
si vedea Turno; ed egli stesso indizio<br />
si vedea Turno; ed egli stesso indizio
ne diè, che lento e tacito e sospeso<br />
ne diè, che lento e tacito e sospeso
entrò nel campo. E come ancor di pelo<br />
entrò nel campo. E come ancor di pelo
avea le guance lievemente asperse,<br />
avea le guance lievemente asperse,{{R|365}}
orando anzi a l'altar pallido il volto<br />
orando anzi a l'altar pallido il volto
mostrossi, e chino il fronte, e grave il ciglio.<br />
mostrossi, e chino il fronte, e grave il ciglio.
<br />
 
Tale una languidezza rimirando,<br />
Tale una languidezza rimirando,
e tal del volgo un sussurrare udendo<br />
e tal del volgo un sussurrare udendo
Iuturna, sua sorella, infra le schiere<br />
Iuturna, sua sorella, infra le schiere{{R|370}}
gittossi, e di Camerte il volto prese.<br />
gittossi, e di Camerte il volto prese.
D'alto legnaggio, di valor paterno,<br />
D'alto legnaggio, di valor paterno,
e di propria virtute era Camerte<br />
e di propria virtute era Camerte
famoso in fra la gente. E tal sembrando,<br />
famoso in fra la gente. E tal sembrando,
già degli animi accorta, iva Iuturna<br />
già degli animi accorta, iva Iuturna{{R|375}}
rumor diversi e tai voci spargendo:<br />
rumor diversi e tai voci spargendo:
«Ahi! che vergogna, che follia, che fallo,<br />
«Ahi! che vergogna, che follia, che fallo,
Rutuli, è 'l nostro, che per tanti e tali<br />
Rutuli, è 'l nostro, che per tanti e tali
sola un'alma s'arrischi? Or siam noi forse<br />
sola un'alma s'arrischi? Or siam noi forse
di numero a' nemici inferïori,<br />
di numero a' nemici inferïori,{{R|380}}
o d'ardire, o di forze? Ecco qui tutti<br />
o d'ardire, o di forze? Ecco qui tutti
accolti i Teucri e gli Arcadi e gli Etruschi<br />
accolti i Teucri e gli Arcadi e gli Etruschi
che sono anco per fato a Turno infensi.<br />
che sono anco per fato a Turno infensi.
A due di noi contra un di loro a mischia<br />
A due di noi contra un di loro a mischia
che si venisse, di soverchio ancora<br />
che si venisse, di soverchio ancora{{R|385}}
fôrano i nostri. Ei che per noi combatte,<br />
fôrano i nostri. Ei che per noi combatte,
ne sarà fra gli dèi, cui s'è devoto,<br />
ne sarà fra gli dèi, cui s'è devoto,
in ciel riposto, e qui tra noi famoso<br />
in ciel riposto, e qui tra noi famoso
viverà sempre. Ma di noi che fia,<br />
viverà sempre. Ma di noi che fia,
ch'or ce ne stiam sí neghittosi a bada?<br />
ch'or ce ne stiam sí neghittosi a bada?{{R|390}}
La patria perderemo? e da stranieri,<br />
La patria perderemo? e da stranieri,
e da superbi in servitude addotti,<br />
e da superbi in servitude addotti,
preda e scherno d'altrui sempre saremo?<br />
preda e scherno d'altrui sempre saremo?
<br />
 
Da questo dir la gioventú commossa<br />
Da questo dir la gioventú commossa
via piú s'accende, e 'l mormorio serpendo<br />
via piú s'accende, e 'l mormorio serpendo{{R|395}}
piú cresce per le squadre. Onde i Latini<br />
piú cresce per le squadre. Onde i Latini
e gli stessi Laurenti, che pur dianzi<br />
e gli stessi Laurenti, che pur dianzi
di pace eran sí vaghi e di quïete,<br />
di pace eran sí vaghi e di quïete,
pensier cangiando e voglie, or l'arme tutti<br />
pensier cangiando e voglie, or l'arme tutti
gridano, tutti pregan che l'accordo<br />
gridano, tutti pregan che l'accordo{{R|400}}
sia per non fatto; e tutti han de l'iniqua<br />
sia per non fatto; e tutti han de l'iniqua
sorte di Turno ira, pietate e sdegno.<br />
sorte di Turno ira, pietate e sdegno.
<br />
 
In questa, ecco apparir ne l'aria un mostro<br />
In questa, ecco apparir ne l'aria un mostro
per opra di Iuturna, onde turbati<br />
per opra di Iuturna, onde turbati
e dal primo proposito distolti<br />
e dal primo proposito distolti{{R|405}}
fûr da vantaggio de' Latini i cuori.<br />
fûr da vantaggio de' Latini i cuori.
Videsi per lo lito e per lo cielo<br />
Videsi per lo lito e per lo cielo
di roggio asperso un di palustri augelli<br />
di roggio asperso un di palustri augelli
impaürito e strepitoso stuolo.<br />
impaürito e strepitoso stuolo.
Dietro un'aquila avea, ch'a mano a mano<br />
Dietro un'aquila avea, ch'a mano a mano{{R|410}}
giuntolo de lo stagno in su la riva,<br />
giuntolo de lo stagno in su la riva,
un cigno ne ghermí ch'era di tutti<br />
un cigno ne ghermí ch'era di tutti
il maggiore e 'l piú bello. A cotal vista<br />
il maggiore e 'l piú bello. A cotal vista
gli occhi e gli animi alzâr l'itale squadre;<br />
gli occhi e gli animi alzâr l'itale squadre;
e gli augei, che pur dianzi erano in fuga<br />
e gli augei, che pur dianzi erano in fuga{{R|415}}
(mirabile a vedere!), in un momento<br />
(mirabile a vedere!), in un momento
stridendo si rivolsero, e ristretti<br />
stridendo si rivolsero, e ristretti
in densa nube, ond'era il ciel velato,<br />
in densa nube, ond'era il ciel velato,
la nimica assaliro. E sí d'intorno<br />
la nimica assaliro. E sí d'intorno
la cinser, l'aggirâr, l'attraversaro,<br />
la cinser, l'aggirâr, l'attraversaro,{{R|420}}
ch'a cielo aperto, u' dianzi erano in fuga,<br />
ch'a cielo aperto, u' dianzi erano in fuga,
le fêr gabbia, ritegno e forza, al fine<br />
le fêr gabbia, ritegno e forza, al fine
che, gravata dal peso e stretta e vinta,<br />
che, gravata dal peso e stretta e vinta,
de la lena mancasse e de la preda.<br />
de la lena mancasse e de la preda.
Il cigno dibattendosi, da l'ugne<br />
Il cigno dibattendosi, da l'ugne{{R|425}}
sovra l'onde gli cadde; ed ella scarca,<br />
sovra l'onde gli cadde; ed ella scarca,
da la turba fuggendo, al cielo alzossi.<br />
da la turba fuggendo, al cielo alzossi.
<br />
 
I Rutuli a tal vista con le grida<br />
I Rutuli a tal vista con le grida
salutâr pria l'augurio: indi a la pugna<br />
salutâr pria l'augurio: indi a la pugna
si prepararo. E fu Tolunnio il primo,<br />
si prepararo. E fu Tolunnio il primo,{{R|430}}
ch'augure, incontro al patto, anzi le schiere<br />
ch'augure, incontro al patto, anzi le schiere
si spinse armato, e disse: «Or questo è, questo<br />
ch'iosi desïava;spinse armato, e disse: «Or questo è, quel ch'io cerco<br />questo
ch'io desïava; e questo è quel ch'io cerco
ho ne' miei vóti. Accetto e riconosco<br />
ho ne' miei vóti. Accetto e riconosco
il favor degli dèi. Me, me seguite,<br />
il favor degli dèi. Me, me seguite,{{R|435}}
Rutuli miei. Con me l'armi prendete<br />
Rutuli miei. Con me l'armi prendete
contro al malvagio, che di strana parte<br />
contro al malvagio, che di strana parte
venuto con la guerra a spaventarci,<br />
venuto con la guerra a spaventarci,
ha voi per vili augelli, e i vostri lidi<br />
ha voi per vili augelli, e i vostri lidi
cosí scorre e depreda. Ma ritolto<br />
cosí scorre e depreda. Ma ritolto{{R|440}}
questo cigno gli fia; di nuovo al mare<br />
questo cigno gli fia; di nuovo al mare
in fuga se n'andrà. Voi combattendo<br />
in fuga se n'andrà. Voi combattendo
in guisa de la pria fugace torma,<br />
in guisa de la pria fugace torma,
ristringetevi insieme, e riponete<br />
ristringetevi insieme, e riponete
il vostro re, che v'è rapito, in salvo».<br />
il vostro re, che v'è rapito, in salvo».{{R|445}}
<br />
 
Detto cosí, spinse il destriero, e trasse<br />
Detto cosí, spinse il destriero, e trasse
contr'a' nimici. Andò stridendo e dritto<br />
contr'a' nimici. Andò stridendo e dritto
l'aura secando il fulminato dardo:<br />
l'aura secando il fulminato dardo:
e 'nsieme udissi col suo rombo un grido<br />
e 'nsieme udissi col suo rombo un grido
che insino al ciel, de' Rutuli, sentissi.<br />
che insino al ciel, de' Rutuli, sentissi.{{R|450}}
Insieme scompigliossi il campo tutto,<br />
Insieme scompigliossi il campo tutto,
turbârsi i petti, ed infiammârsi i cuori.<br />
turbârsi i petti, ed infiammârsi i cuori.
L'asta volando giunse ove a rincontro<br />
L'asta volando giunse ove a rincontro
nove fratelli eran per sorte accolti,<br />
nove fratelli eran per sorte accolti,
che tutti d'una sola etrusca moglie<br />
che tutti d'una sola etrusca moglie{{R|455}}
da l'arcadio Gilippo eran creati.<br />
da l'arcadio Gilippo eran creati.
Un di lor ne colpí là 've nel mezzo<br />
Un di lor ne colpí là 've nel mezzo
il cinto s'attraversa, e con la fibbia<br />
il cinto s'attraversa, e con la fibbia
s'afferra al fianco. Ivi tra costa e costa,<br />
s'afferra al fianco. Ivi tra costa e costa,
penetrando altamente, lo trafisse,<br />
penetrando altamente, lo trafisse,{{R|460}}
e morto in su l'arena lo distese.<br />
e morto in su l'arena lo distese.
Questi, il piú riguardevole ne l'armi<br />
Questi, il piú riguardevole ne l'armi
era degli altri, e 'l piú bello e 'l piú forte,<br />
era degli altri, e 'l piú bello e 'l piú forte,
e gli altri come tutti eran feroci,<br />
e gli altri come tutti eran feroci,
dal dolore infiammati incontinente<br />
dal dolore infiammati incontinente{{R|465}}
chi la spada impugnò, chi prese il dardo;<br />
chi la spada impugnò, chi prese il dardo;
e contra il feritor tutti in un tempo<br />
e contra il feritor tutti in un tempo
come ciechi, avventârsi. Incontro a loro<br />
come ciechi, avventârsi. Incontro a loro
si mosser de' Laurenti e de' Latini<br />
si mosser de' Laurenti e de' Latini
le genti a schiere, e d'altro lato a schiere<br />
le genti a schiere, e d'altro lato a schiere{{R|470}}
spinsero i Teucri e gli Arcadi e gli Etruschi.<br />
spinsero i Teucri e gli Arcadi e gli Etruschi.
Cosí d'arme e di sangue uguale ardore<br />
Cosí d'arme e di sangue uguale ardore
surse d'ambe le parti; e l'are e 'l foco<br />
chsurse d'eranambe dile mezzo,parti; e l'ostieare e le patene<br'l />foco
ch'eran di mezzo, e l'ostie e le patene
n'andâr sossopra; e tal di ferri e d'aste<br />
n'andâr sossopra; e tal di ferri e d'aste{{R|475}}
denso levossi e procelloso un nembo,<br />
denso levossi e procelloso un nembo,
che 'l sol se n'oscurò, sangue ne piovve.<br />
che 'l sol se n'oscurò, sangue ne piovve.
Grida e fugge Latino, e i numi offesi<br />
Grida e fugge Latino, e i numi offesi
se ne riporta, e detestando abborre<br />
se ne riporta, e detestando abborre
il vïolato accordo. Armasi intanto<br />
il vïolato accordo. Armasi intanto{{R|480}}
il campo tutto; e chi frena i destrieri,<br />
il campo tutto; e chi frena i destrieri,
chi 'l carro appresta; e già con l'aste basse,<br />
chi 'l carro appresta; e già con l'aste basse,
e con le spade ad investir si vanno.<br />
e con le spade ad investir si vanno.
<br />
 
Messapo desïoso che l'accordo<br />
Messapo desïoso che l'accordo
si disturbasse, incontro al tosco Auleste<br />
si disturbasse, incontro al tosco Auleste{{R|485}}
che, come re, di regal fregi adorno<br />
che, come re, di regal fregi adorno
e d'ostro, al sacrificio era assistente,<br />
e d'ostro, al sacrificio era assistente,
spinse il cavallo e spaventollo in guisa,<br />
spinse il cavallo e spaventollo in guisa,
che mentre si ritragge infra gli altari<br />
che mentre si ritragge infra gli altari
ch'avea da tergo, urtando, si travolse.<br />
ch'avea da tergo, urtando, si travolse.{{R|490}}
Messapo con la lancia incontinente<br />
Messapo con la lancia incontinente
gli si fe' sopra, e sí com'era in atto<br />
gli si fe' sopra, e sí com'era in atto
di supplicarlo, il petto gli trafisse,<br />
di supplicarlo, il petto gli trafisse,
«Cosí ben va, - dicendo, - or a' gran numi<br />
«Cosí ben va, - dicendo, - or a' gran numi
porco piú grato e miglior ostia cadi».<br />
porco piú grato e miglior ostia cadi».{{R|495}}
Cadde il meschino, e fu, spirante e caldo,<br />
Cadde il meschino, e fu, spirante e caldo,
sovraggiunto dagl'Itali e spogliato.<br />
sovraggiunto dagl'Itali e spogliato.
<br />
 
Diè Corinèo per un gran tizzo a l'ara<br />
Diè Corinèo per un gran tizzo a l'ara
di piglio; e sí com'era ardente e grave,<br />
di piglio; e sí com'era ardente e grave,
ad Ebuso ch'incontro gli venia,<br />
ad Ebuso ch'incontro gli venia,{{R|500}}
nel volto il fulminò. Schizzonne insieme<br />
nel volto il fulminò. Schizzonne insieme
il foco e 'l sangue; e di baleno in guisa<br />
il foco e 'l sangue; e di baleno in guisa
un lampo ne la barba gli rifulse<br />
un lampo ne la barba gli rifulse
che diè d'arsiccio odore, indi gli corse<br />
che diè d'arsiccio odore, indi gli corse
sopra senza ritegno; e qual trovollo<br />
sopra senza ritegno; e qual trovollo{{R|505}}
da la percossa abbarbagliato e fermo,<br />
da la percossa abbarbagliato e fermo,
l'afferrò per la chioma, a terra il trasse,<br />
l'afferrò per la chioma, a terra il trasse,
col ginocchio lo strinse, e col trafiere<br />
col ginocchio lo strinse, e col trafiere
gli passò 'l fianco. Podalirio ad Also<br />
gli passò 'l fianco. Podalirio ad Also
pastor, che fra le schiere infurïava,<br />
pastor, che fra le schiere infurïava,{{R|510}}
s'affilò dietro; e già col brando ignudo<br />
s'affilò dietro; e già col brando ignudo
gli soprastava, allor ch'Also rivolto<br />
gli soprastava, allor ch'Also rivolto
la gravosa bipenne ond'era armato<br />
la gravosa bipenne ond'era armato
gli piantò nella fronte e 'nsino al mento<br />
gli piantò nella fronte e 'nsino al mento
il teschio gli spartí, l'armi gli sparse<br />
il teschio gli spartí, l'armi gli sparse{{R|515}}
tutte di sangue: ond'ei cadde, e le luci<br />
tutte di sangue: ond'ei cadde, e le luci
chiuse al gran buio ed al perpetuo sonno.<br />
chiuse al gran buio ed al perpetuo sonno.
<br />
 
Enea senz'elmo in testa, infra le genti<br />
Enea senz'elmo in testa, infra le genti
la disarmata destra alto levando,<br />
la disarmata destra alto levando,
e discorrendo, e richiamando i suoi:<br />
e discorrendo, e richiamando i suoi:{{R|520}}
«Dove, dove ne gite? Che tumulto, -<br />
«Dove, dove ne gite? Che tumulto, -
dicea, - che furia, che discordia è questa<br />
dicea, - che furia, che discordia è questa
cosí repente? Oh trattenete l'ire;<br />
cosí repente? Oh trattenete l'ire;
oh non rompete. Il patto è stabilito;<br />
oh non rompete. Il patto è stabilito;
l'accordo è fatto. Solo a me concesso<br />
l'accordo è fatto. Solo a me concesso{{R|525}}
è ch'io combatta. A me sol ne lasciate<br />
è ch'io combatta. A me sol ne lasciate
la cura e 'l carco. Io, non temete, io solo<br />
la cura e 'l carco. Io, non temete, io solo
il patto vi ratifico e vi fermo<br />
il patto vi ratifico e vi fermo
con questa sola destra; e Turno a morte<br />
con questa sola destra; e Turno a morte
di già mi si promette, e mi si deve<br />
di già mi si promette, e mi si deve{{R|530}}
da questi sacrifici». In questa guisa<br />
da questi sacrifici». In questa guisa
gridava il teucro duce; ed ecco intanto<br />
gridava il teucro duce; ed ecco intanto
venir d'alto stridendo una saetta;<br />
venir d'alto stridendo una saetta;
non si sa da qual mano, o da qual arco<br />
non si sa da qual mano, o da qual arco
si dipartisse. O caso, o dio che fosse<br />
si dipartisse. O caso, o dio che fosse{{R|535}}
che tanta lode a' Rutuli prestasse,<br />
che tanta lode a' Rutuli prestasse,
l'onor se ne celò, né mai s'intese<br />
l'onor se ne celò, né mai s'intese
chi del ferito Enea vanto si desse.<br />
chi del ferito Enea vanto si desse.
<br />
 
Turno, poiché dal campo Enea fu tratto,<br />
Turno, poiché dal campo Enea fu tratto,
e turbar vide i suoi, di nuova speme<br />
e turbar vide i suoi, di nuova speme{{R|540}}
s'accese, e gridò l'armi, e sopra al carro<br />
s'accese, e gridò l'armi, e sopra al carro
d'un salto si slanciò, spinse i cavalli<br />
d'un salto si slanciò, spinse i cavalli
infra' nemici, e molti a morte dienne.<br />
infra' nemici, e molti a morte dienne.
Molti ne sgominò, molti n'infranse,<br />
Molti ne sgominò, molti n'infranse,
e con l'aste, fuggendo, ne percosse.<br />
e con l'aste, fuggendo, ne percosse.{{R|545}}
Qual è de l'Ebro in su la fredda riva<br />
Qual è de l'Ebro in su la fredda riva
il sanguinoso Marte, allor ch'entrando<br />
il sanguinoso Marte, allor ch'entrando
ne la battaglia, o con lo scudo intuona,<br />
ne la battaglia, o con lo scudo intuona,
o fulmina con l'asta, e i suoi cavalli<br />
o fulmina con l'asta, e i suoi cavalli
da la furia e da lui cacciati e spinti<br />
da la furia e da lui cacciati e spinti{{R|550}}
ne van co' venti a gara, urtando i vivi,<br />
ne van co' venti a gara, urtando i vivi,
e calpestando i morti; e fan col suono<br />
e calpestando i morti; e fan col suono
de' piè fino agli estremi suoi confini<br />
de' piè fino agli estremi suoi confini
tremar la Tracia tutta, e van con essi<br />
tremar la Tracia tutta, e van con essi
lo spavento, il timor, l'insidie e l'ire,<br />
lo spavento, il timor, l'insidie e l'ire,{{R|555}}
del bellicoso iddio seguaci eterni;<br />
del bellicoso iddio seguaci eterni;
in cosí fiera e spaventosa vista<br />
in cosí fiera e spaventosa vista
se ne gia Turno, la campagna aprendo,<br />
se ne gia Turno, la campagna aprendo,
uccidendo, insultando e di nemici<br />
uccidendo, insultando e di nemici
miserabil ruina e strage e strazio<br />
miserabil ruina e strage e strazio{{R|560}}
or con l'armi facendo, or co' destrieri<br />
or con l'armi facendo, or co' destrieri
che sudanti, fumanti e polverosi,<br />
che sudanti, fumanti e polverosi,
spargean di sangue e di sanguigna arena<br />
spargean di sangue e di sanguigna arena
con le zampe e con l'ugne un nembo intorno.<br />
con le zampe e con l'ugne un nembo intorno.
Stènelo, ne l'entrar, Tàmiro e Polo<br />
Stènelo, ne l'entrar, Tàmiro e Polo{{R|565}}
condusse a morte; i due primi da presso,<br />
condusse a morte; i due primi da presso,
l'ultimo da lontano. E da lunge anco<br />
l'ultimo da lontano. E da lunge anco
Glauco percosse e Lado; i due famosi<br />
Glauco percosse e Lado; i due famosi
figli d'Imbraso, ne la Licia nati,<br />
figli d'Imbraso, ne la Licia nati,
da lui stesso nutriti, e parimente<br />
da lui stesso nutriti, e parimente{{R|570}}
a cavalcare e guerreggiare instrutti.<br />
a cavalcare e guerreggiare instrutti.
<br />
 
Da l'altra parte Eumède il chiaro germe<br />
Da l'altra parte Eumède il chiaro germe
de l'antico Dolone. Il nome avea<br />
de l'antico Dolone. Il nome avea
costui de l'avo, e l'ardimento e i fatti<br />
costui de l'avo, e l'ardimento e i fatti
seguia del padre, che de' Greci il campo<br />
seguia del padre, che de' Greci il campo{{R|575}}
spïare osando, osò d'Achille ancora<br />
spïare osando, osò d'Achille ancora
in premio de l'ardir chiedere il carro.<br />
in premio de l'ardir chiedere il carro.
Ma d'altro che di carro premïollo<br />
Ma d'altro che di carro premïollo
il figlio di Tidèo; né però degno<br />
il figlio di Tidèo; né però degno
d'un tanto guiderdone unqua si tenne.<br />
d'un tanto guiderdone unqua si tenne.{{R|580}}
Turno, poscia che 'l vide (che da lunge<br />
Turno, poscia che 'l vide (che da lunge
lo scòrse) con un dardo il giunse in prima:<br />
lo scòrse) con un dardo il giunse in prima:
indi a terra gittossi: e qual trovollo<br />
indi a terra gittossi: e qual trovollo
di già caduto e moribondo, il piede<br />
di già caduto e moribondo, il piede
sopr'al collo gl'impresse, e ne la strozza<br />
sopr'al collo gl'impresse, e ne la strozza{{R|585}}
lo suo stesso pugnal cacciogli, e disse:<br />
lo suo stesso pugnal cacciogli, e disse:
«Troiano, ecco l'Italia, ecco i suoi campi,<br />
«Troiano, ecco l'Italia, ecco i suoi campi,
che tanto desïasti: or gli misura<br />
che tanto desïasti: or gli misura
costí giacendo. E questo si guadagna<br />
costí giacendo. E questo si guadagna
chi contra a Turno ardisce; e 'n questa guisa<br />
chi contra a Turno ardisce; e 'n questa guisa{{R|590}}
si fondan le città». Dietro a costui<br />
si fondan le città». Dietro a costui
Bute, e di mano in man Darete, Cloro<br />
Bute, e di mano in man Darete, Cloro
e Síbari e Tersíloco e Timete<br />
e Síbari e Tersíloco e Timete
lanciando, uccise. Ma Timete in terra<br />
lanciando, uccise. Ma Timete in terra
ferí, che per sinistro o per difetto<br />
ferí, che per sinistro o per difetto{{R|595}}
d'un suo restio cavallo era caduto.<br />
d'un suo restio cavallo era caduto.
<br />
 
Qual sopra al grande Egeo sonando scorre<br />
Qual sopra al grande Egeo sonando scorre
il tracio Bora, che le nubi e i flutti<br />
il tracio Bora, che le nubi e i flutti
si sgombra avanti; e questi ai lidi, e quelle<br />
si sgombra avanti; e questi ai lidi, e quelle
a l'orizzonte in fuga se ne vanno:<br />
a l'orizzonte in fuga se ne vanno:{{R|600}}
tal per lo campo, ovunque si rivolge,<br />
tal per lo campo, ovunque si rivolge,
fa Turno sgominar l'armi e le schiere;<br />
fa Turno sgominar l'armi e le schiere;
e tal seco ne va furia e spavento,<br />
e tal seco ne va furia e spavento,
che financo al cimier morte minaccia.<br />
che financo al cimier morte minaccia.
<br />
 
Fegèo, tanta fierezza e tanto orgoglio<br />
Fegèo, tanta fierezza e tanto orgoglio{{R|605}}
non sofferendo, al concitato carro<br />
non sofferendo, al concitato carro
parossi avanti, e lievemente un salto<br />
parossi avanti, e lievemente un salto
spiccando, con la destra al fren s'appese<br />
spiccando, con la destra al fren s'appese
del sinistro corsiero. E sí com'era<br />
del sinistro corsiero. E sí com'era
da la fuga rapito e da la forza<br />
da la fuga rapito e da la forza{{R|610}}
di tutti insieme, insiememente a tutti<br />
di tutti insieme, insiememente a tutti
(dal sentier divertendoli e dal corso)<br />
(dal sentier divertendoli e dal corso)
facea storpio e disturbo. Ed ecco al fianco<br />
facea storpio e disturbo. Ed ecco al fianco
che da la destra parte era scoperto,<br />
che da la destra parte era scoperto,
cotal sentissi de la lancia un colpo<br />
cotal sentissi de la lancia un colpo{{R|615}}
che la corazza ancor che doppia e forte,<br />
che la corazza ancor che doppia e forte,
stracciogli, e 'n fino al vivo lo trafisse<br />
stracciogli, e 'n fino al vivo lo trafisse
ma di lieve puntura. Ond'ei rivolto,<br />
ma di lieve puntura. Ond'ei rivolto,
e 'mbracciato lo scudo e stretto il brando,<br />
e 'mbracciato lo scudo e stretto il brando,
contra gli s'affilava, e per soccorso<br />
contra gli s'affilava, e per soccorso{{R|620}}
gridava intanto. Ma la ruota e l'asse<br />
gridava intanto. Ma la ruota e l'asse
ch'erano in moto, urtandolo, a rovescio<br />
ch'erano in moto, urtandolo, a rovescio
gittârlo, e Turno immantinente addosso<br />
gittârlo, e Turno immantinente addosso
sagliendogli, infra l'elmo e la gorgiera<br />
sagliendogli, infra l'elmo e la gorgiera
il collo gli recise, e dal suo busto<br />
il collo gli recise, e dal suo busto{{R|625}}
tronco il capo lasciogli in su l'arena.<br />
tronco il capo lasciogli in su l'arena.
<br />
 
Mentre cosí vincendo e d'ogni parte<br />
Mentre cosí vincendo e d'ogni parte
con tanta strage il campo trascorrendo<br />
con tanta strage il campo trascorrendo
se ne va Turno; Enea dal fido Acate,<br />
se ne va Turno; Enea dal fido Acate,
da Memmo e dal suo figlio accompagnato<br />
da Memmo e dal suo figlio accompagnato{{R|630}}
(come da la saetta era ferito),<br />
(come da la saetta era ferito),
sovr'un'asta appoggiato, a lento passo<br />
sovr'un'asta appoggiato, a lento passo
verso gli alloggiamenti si ritragge.<br />
verso gli alloggiamenti si ritragge.
Ivi contro a lo stral, contro a se stesso<br />
Ivi contro a lo stral, contro a se stesso
s'inaspra e frange il tèlo, di sua mano<br />
s'inaspra e frange il tèlo, di sua mano{{R|635}}
ripesca il ferro. e poi che indarno il tenta,<br />
ripesca il ferro. e poi che indarno il tenta,
comanda che la piaga gli s'allarghi<br />
comanda che la piaga gli s'allarghi
con altro ferro, e d'ogn'intorno s'apra,<br />
con altro ferro, e d'ogn'intorno s'apra,
sí che tosto dal corpo gli si svelga,<br />
sí che tosto dal corpo gli si svelga,
e tosto alla battaglia se ne torni.<br />
e tosto alla battaglia se ne torni.{{R|640}}
Comparso intanto era a la cura Iapi<br />
Comparso intanto era a la cura Iapi
d'Iäso il figlio, sovr'ogn'altro amato<br />
d'Iäso il figlio, sovr'ogn'altro amato
da Febo. E Febo stesso, allor ch'acceso<br />
da Febo. E Febo stesso, allor ch'acceso
era da l'amor suo, la cetra e l'arco<br />
era da l'amor suo, la cetra e l'arco
e 'l vaticinio, e qual de l'arti sue<br />
e 'l vaticinio, e qual de l'arti sue{{R|645}}
piú l'aggradasse, a sua scelta gli offerse.<br />
piú l'aggradasse, a sua scelta gli offerse.
Ei che del vecchio infermo e già caduco<br />
Ei che del vecchio infermo e già caduco
suo padre la salute e gli anni amava,<br />
suo padre la salute e gli anni amava,
saper de l'erbe la possanza, e l'uso<br />
saper de l'erbe la possanza, e l'uso
di medicare elesse, e senza lingua<br />
di medicare elesse, e senza lingua{{R|650}}
e senza lode e del futuro ignaro<br />
e senza lode e del futuro ignaro
mostrarsi in pria, che non ritorre a morte<br />
mostrarsi in pria, che non ritorre a morte
chi li diè vita. A la sua lancia Enea<br />
chi li diè vita. A la sua lancia Enea
stava appoggiato, e fieramente acceso<br />
stava appoggiato, e fieramente acceso
fremendo, avea di giovani un gran cerchio<br />
fremendo, avea di giovani un gran cerchio{{R|655}}
col figlio intorno, al cui tenero pianto<br />
col figlio intorno, al cui tenero pianto
punto non si movea. Sbracciato intanto<br />
punto non si movea. Sbracciato intanto
e con la veste e la cintura avvolta,<br />
e con la veste e la cintura avvolta,
qual de' medici è l'uso, il vecchio Iapi<br />
qual de' medici è l'uso, il vecchio Iapi
gli era d'intorno; e con diverse pruove<br />
gli era d'intorno; e con diverse pruove{{R|660}}
di man, di ferri, di liquori e d'erbe<br />
di man, di ferri, di liquori e d'erbe
invan s'affaticava, invano ogn'opra,<br />
invan s'affaticava, invano ogn'opra,
ogn'arte, ogni rimedio, e i preghi e i vóti<br />
ogn'arte, ogni rimedio, e i preghi e i vóti
al suo maestro Apollo eran tentati.<br />
al suo maestro Apollo eran tentati.
<br />
 
De la battaglia rinforzava intanto<br />
De la battaglia rinforzava intanto{{R|665}}
lo scompiglio e l'orrore; e già 'l periglio<br />
lo scompiglio e l'orrore; e già 'l periglio
s'avvicinava; già di polve il cielo,<br />
s'avvicinava; già di polve il cielo,
di cavalieri il campo era coverto;<br />
di cavalieri il campo era coverto;
che fin dentro a' ripari e fra le tende<br />
che fin dentro a' ripari e fra le tende
ne cadevano i dardi; e già da presso<br />
ne cadevano i dardi; e già da presso{{R|670}}
s'udian de' combattenti e de' caduti<br />
s'udian de' combattenti e de' caduti
i lamenti e le grida. Il caso indegno<br />
i lamenti e le grida. Il caso indegno
d'Enea suo figlio, e 'l suo stesso dolore<br />
ind'Enea suo Ciprignafiglio, e nel'l suo cor sentendo,<brstesso />dolore
in sé Ciprigna e nel suo cor sentendo,
ratto v'accorse, e fin di Creta addusse<br />
ratto v'accorse, e fin di Creta addusse{{R|675}}
di dittamo un cespuglio, che recente<br />
di dittamo un cespuglio, che recente
di sua man còlto, era di verde il gambo,<br />
di sua man còlto, era di verde il gambo,
di tenero le foglie, e d'ostro i fiori<br />
di tenero le foglie, e d'ostro i fiori
tutto consperso e rugiadoso ancora.<br />
tutto consperso e rugiadoso ancora.
Quest'erba per natura ai capri è nota,<br />
Quest'erba per natura ai capri è nota,{{R|680}}
e da lor cerca allor che 'l tergo o 'l fianco<br />
e da lor cerca allor che 'l tergo o 'l fianco
ne van di dardo o di saetta infissi.<br />
ne van di dardo o di saetta infissi.
Con questa Citerèa per entro un nembo<br />
Con questa Citerèa per entro un nembo
ne venne ascosa, e col salubre sugo<br />
ne venne ascosa, e col salubre sugo
d'ambrosia e d'odorata panacea<br />
d'ambrosia e d'odorata panacea{{R|685}}
mischiolla, e poscia i tiepidi liquori<br />
mischiolla, e poscia i tiepidi liquori
ch'eran già presti in tal guisa ne sparse,<br />
ch'eran già presti in tal guisa ne sparse,
che nïun se n'avvide. E n'ebbe a pena<br />
che nïun se n'avvide. E n'ebbe a pena
la piaga infusa, che l'angoscia e 'l duolo<br />
la piaga infusa, che l'angoscia e 'l duolo
cessò repente, il sangue d'ogni parte<br />
cessò repente, il sangue d'ogni parte{{R|690}}
de la ferita in fondo si raccolse,<br />
de la ferita in fondo si raccolse,
e seguendo la mano, il ferro stesso<br />
e seguendo la mano, il ferro stesso
come da sé n'uscio. Spedito e forte,<br />
come da sé n'uscio. Spedito e forte,
e nel pristino suo vigor ridotto,<br />
e nel pristino suo vigor ridotto,
Enea dritto levossi. Iäpi il primo:<br />
Enea dritto levossi. Iäpi il primo:{{R|695}}
«A che, - disse, - badate? e perché l'arme<br />
«A che, - disse, - badate? e perché l'arme
tosto non gli adducete?» Indi a lui vòlto,<br />
tosto non gli adducete?» Indi a lui vòlto,
contro a' nemici in tal guisa infiammollo:<br />
contro a' nemici in tal guisa infiammollo:
«Enea, non è, non è per possa umana<br />
o«Enea, pernon umanoè, avvisonon oè per mia cura<brpossa />umana
o per umano avviso o per mia cura{{R|700}}
questo avvenuto. Un dio, certo un gran dio<br />
questo avvenuto. Un dio, certo un gran dio
a gran cose ti serba». In questo mezzo<br />
a gran cose ti serba». In questo mezzo
ei, già di pugna desïoso, entrambi<br />
ei, già di pugna desïoso, entrambi
s'avea gli stinchi di dorata piastra,<br />
s'avea gli stinchi di dorata piastra,
il dorso di lorica, e la sinistra<br />
il dorso di lorica, e la sinistra{{R|705}}
di scudo armata. E già l'asta squassando,<br />
di scudo armata. E già l'asta squassando,
d'indugio impazïente, in su la soglia<br />
d'indugio impazïente, in su la soglia
tanto sol de la tenda si ritenne,<br />
tanto sol de la tenda si ritenne,
che, sí com'era di tutt'armi involto,<br />
che, sí com'era di tutt'armi involto,
il caro Iulo caramente accolse,<br />
il caro Iulo caramente accolse,{{R|710}}
e con le labbia a pena entro l'elmetto<br />
e con le labbia a pena entro l'elmetto
baciollo, e disse: «Figlio mio, da me<br />
baciollo, e disse: «Figlio mio, da me
la sofferenza e la virtute impara;<br />
la sofferenza e la virtute impara;
la fortuna dagli altri. Io, quel che posso<br />
la fortuna dagli altri. Io, quel che posso
or con questa mia destra ti difendo:<br />
or con questa mia destra ti difendo:{{R|715}}
onor, grandezza e signoria t'acquisto<br />
onor, grandezza e signoria t'acquisto
col sangue mio. Tu poi, quando maturi<br />
col sangue mio. Tu poi, quando maturi
fian gli anni tuoi, fa che d'Enea tuo padre<br />
fian gli anni tuoi, fa che d'Enea tuo padre
e d'Ettore tuo zio sí ti rammenti,<br />
e d'Ettore tuo zio sí ti rammenti,
che ti sian le fatiche e i gesti loro<br />
che ti sian le fatiche e i gesti loro{{R|720}}
a gloria ed a vertute esempi e sproni».<br />
a gloria ed a vertute esempi e sproni».
<br />
 
Detto cosí, fuor de le porte uscendo,<br />
Detto cosí, fuor de le porte uscendo,
brandí la lancia, e tutti in un drappello<br />
brandí la lancia, e tutti in un drappello
ristrinse i suoi. Memmo ed Antèo con esso,<br />
ristrinse i suoi. Memmo ed Antèo con esso,
e quanti altri del vallo erano in prima<br />
e quanti altri del vallo erano in prima{{R|725}}
lasciati a guardia, il vallo abbandonando,<br />
lasciati a guardia, il vallo abbandonando,
dietro gli s'inviaro. Allor di polve<br />
dietro gli s'inviaro. Allor di polve
levossi un nembo, e d'ogn'intorno scossa<br />
levossi un nembo, e d'ogn'intorno scossa
al calpitar de' piè tremò la terra.<br />
al calpitar de' piè tremò la terra.
<br />
 
Turno di sopra un argine mirando,<br />
Turno di sopra un argine mirando,{{R|730}}
questa gente venir si vide incontro.<br />
questa gente venir si vide incontro.
Viderla, e ne temero e ne tremaro<br />
Viderla, e ne temero e ne tremaro
gli Ausoni tutti. Udinne il suon da lunge<br />
gli Ausoni tutti. Udinne il suon da lunge
Iuturna in prima, e per timore indietro<br />
Iuturna in prima, e per timore indietro
se ne ritrasse. Enea volando, al campo<br />
se ne ritrasse. Enea volando, al campo{{R|735}}
spinse lo stuol, che polveroso e scuro<br />
spinse lo stuol, che polveroso e scuro
tal se n'andò qual d'alto mare a terra<br />
tal se n'andò qual d'alto mare a terra
squarciato nembo, quando, ohimè! che segno<br />
squarciato nembo, quando, ohimè! che segno
e che spavento, e che ruina apporta<br />
e che spavento, e che ruina apporta
ai miseri coloni! e quanta strage<br />
ai miseri coloni! e quanta strage{{R|740}}
agli alberi, a le biade, a la vendemmia<br />
agli alberi, a le biade, a la vendemmia
se ne prepara! e qual se n'ode intanto<br />
se ne prepara! e qual se n'ode intanto
sonar procella, e venir vento a riva!<br />
sonar procella, e venir vento a riva!
Cotal contro a' nemici il teucro duce<br />
Cotal contro a' nemici il teucro duce
co' suoi, come in un gruppo insieme uniti,<br />
co' suoi, come in un gruppo insieme uniti,{{R|745}}
entrò ne la battaglia. Al primo incontro<br />
entrò ne la battaglia. Al primo incontro
Osiri, Archezio, Ufente ed Epulone<br />
Osiri, Archezio, Ufente ed Epulone
ne gir per terra. Acate e Memmo e Gia<br />
ne gir per terra. Acate e Memmo e Gia
e Timbrèo gli affrontaro, e ciascun d'essi<br />
e Timbrèo gli affrontaro, e ciascun d'essi
atterrò 'l suo. Cadde Tolunnio appresso,<br />
atterrò 'l suo. Cadde Tolunnio appresso,{{R|750}}
l'augure che primiero il dardo trasse<br />
l'augure che primiero il dardo trasse
nel turbar de l'accordo. Al suo cadere<br />
nel turbar de l'accordo. Al suo cadere
tutto in un tempo empiessi il ciel di grida,<br />
tutto in un tempo empiessi il ciel di grida,
la campagna di polve; e vòlti in fuga<br />
la campagna di polve; e vòlti in fuga
se ne giro i Latini. Enea sdegnando<br />
se ne giro i Latini. Enea sdegnando{{R|755}}
e di seguire e d'incontrar qual fosse<br />
e di seguire e d'incontrar qual fosse
pedone o cavalier, che o lunge o presso<br />
pedone o cavalier, che o lunge o presso
di provocarlo e di ferirlo osasse,<br />
di provocarlo e di ferirlo osasse,
sol di Turno cercando iva per entro<br />
sol di Turno cercando iva per entro
quella densa caligine, e 'l suo nome<br />
quella densa caligine, e 'l suo nome{{R|760}}
solamente gridando, a la battaglia<br />
solamente gridando, a la battaglia
lo disfidava. Impaürita e mesta<br />
lo disfidava. Impaürita e mesta
di ciò Iuturna, la virago ardita,<br />
di ciò Iuturna, la virago ardita,
tosto di Turno al carro appropinquossi,<br />
tosto di Turno al carro appropinquossi,
e giú Metisco, il suo fedele auriga,<br />
e giú Metisco, il suo fedele auriga,{{R|765}}
subito trabocconne. Ed ella in vece<br />
subito trabocconne. Ed ella in vece
e 'n sembianza di lui, lui stesso al corpo,<br />
e 'n sembianza di lui, lui stesso al corpo,
a l'armi, a la favella, ad ogni moto<br />
a l'armi, a la favella, ad ogni moto
rassomigliando, in seggio vi si pose,<br />
rassomigliando, in seggio vi si pose,
e ne prese le redini, e lo resse.<br />
e ne prese le redini, e lo resse.{{R|770}}
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Qual ne va negra rondine alïando<br />
Qual ne va negra rondine alïando
per le case de' ricchi, allor che piume<br />
per le case de' ricchi, allor che piume
e fuscelletti al cominciato nido<br />
e fuscelletti al cominciato nido
quinci e quindi rauna, o picciol'esca<br />
quinci e quindi rauna, o picciol'esca
a' suoi loquaci pargoletti adduce;<br />
a' suoi loquaci pargoletti adduce;{{R|775}}
che sotto a' porticali e sopra l'acque,<br />
che sotto a' porticali e sopra l'acque,
e per gli atri volando e per le sale<br />
e per gli atri volando e per le sale
or alto or basso si travolve e gira;<br />
or alto or basso si travolve e gira;
cotal Iuturna il campo attraversando<br />
cotal Iuturna il campo attraversando
per ogni parte si spingea col carro<br />
per ogni parte si spingea col carro{{R|780}}
e co' destrieri infra i nemici a volo,<br />
e co' destrieri infra i nemici a volo,
sovente a loco a loco il suo fratello<br />
sovente a loco a loco il suo fratello
vincitor dimostrando, e non soffrendo<br />
vincitor dimostrando, e non soffrendo
che punto dimorasse, o ch'a rincontro,<br />
che punto dimorasse, o ch'a rincontro,
o pur vicino al gran Teucro ne gisse.<br />
o pur vicino al gran Teucro ne gisse.{{R|785}}
Enea da l'altro canto incontro a lui<br />
Enea da l'altro canto incontro a lui
volgendo, e rivolgendo, e fra le schiere<br />
volgendo, e rivolgendo, e fra le schiere
cosí com'eran dissipate e sparse<br />
cosí com'eran dissipate e sparse
indarno ricercandolo, il chiamava<br />
indarno ricercandolo, il chiamava
ad alta voce. E mai gli occhi non torse<br />
ad alta voce. E mai gli occhi non torse{{R|790}}
ov'ei si fusse, e dietro non gli mosse,<br />
ov'ei si fusse, e dietro non gli mosse,
ch'ella co' suoi corsieri in piú diversa<br />
ch'ella co' suoi corsieri in piú diversa
e piú lontana parte non fuggisse.<br />
e piú lontana parte non fuggisse.
Or che farà, ch'ogni pensiero, ogni opra,<br />
Or che farà, ch'ogni pensiero, ogni opra,
ogni disegno gli rïesce invano?<br />
ogni disegno gli rïesce invano?{{R|795}}
e i pensier son diversi? Ecco Messapo,<br />
e i pensier son diversi? Ecco Messapo,
che per lo campo discorrendo intanto<br />
che per lo campo discorrendo intanto
d'improvviso l'incontra. E sí com'era<br />
d'improvviso l'incontra. E sí com'era
d'una coppia di dardi a la leggiera<br />
d'una coppia di dardi a la leggiera
ne la sinistra armato, un ne gli trasse<br />
ne la sinistra armato, un ne gli trasse{{R|800}}
dritto sí che feria; se non ch'Enea<br />
dritto sí che feria; se non ch'Enea
gli fece schermo, e rannicchiato e stretto<br />
gli fece schermo, e rannicchiato e stretto
chinossi alquanto. E pur ne l'elmo il colse<br />
chinossi alquanto. E pur ne l'elmo il colse
e 'l cimier ne divelse. Irato surse;<br />
e 'l cimier ne divelse. Irato surse;
e poiché da' nemici attorneggiato<br />
e poiché da' nemici attorneggiato{{R|805}}
si vide, e che i cavalli eran di Turno<br />
si vide, e che i cavalli eran di Turno
di già spariti, a Giove, ai sacri altari<br />
di già spariti, a Giove, ai sacri altari
del vïolato accordo e de l'insidie<br />
del vïolato accordo e de l'insidie
molto si protestò: poscia tra loro<br />
molto si protestò: poscia tra loro
gittossi impetuoso, e strazio e strage<br />
gittossi impetuoso, e strazio e strage{{R|810}}
prosperamente, ovunque si rivolse,<br />
prosperamente, ovunque si rivolse,
ne fece a tutto corso; e senza freno<br />
ne fece a tutto corso; e senza freno
si diede a l'ira ed a la furia in preda.<br />
si diede a l'ira ed a la furia in preda.
<br />
 
Or qual nume sarà ch'a dir m'aíti<br />
Or qual nume sarà ch'a dir m'aíti
le tante occisïoni e sí diverse<br />
le tante occisïoni e sí diverse{{R|815}}
che di duci e di schiere e di falangi<br />
che di duci e di schiere e di falangi
fecer quel giorno, Enea da l'una parte,<br />
fecer quel giorno, Enea da l'una parte,
Turno da l'altra? Ah, Giove, sí crudele,<br />
Turno da l'altra? Ah, Giove, sí crudele,
sí sanguinosa guerra infra due genti<br />
sí sanguinosa guerra infra due genti
che saran poscia eternamente in pace?<br />
che saran poscia eternamente in pace?{{R|820}}
<br />
 
Enea Sucrone, un de' piú forti Ausoni<br />
Enea Sucrone, un de' piú forti Ausoni
occise in prima, e primamente i Teucri<br />
occise in prima, e primamente i Teucri
fermò, ch'eran da lui rivolti in fuga.<br />
fermò, ch'eran da lui rivolti in fuga.
L'incontrò, lo ferí, senza dimora<br />
L'incontrò, lo ferí, senza dimora
morto a terra il gittò; ch'in un de' fianchi<br />
morto a terra il gittò; ch'in un de' fianchi{{R|825}}
con la spada lo colse, e ne le coste<br />
e necon la vitaspada stessalo colse, e ne gl'immerse.<brle />coste
e ne la vita stessa ne gl'immerse.
<br />
 
Turno a piè dismontato, Àmico in terra,<br />
Turno a piè dismontato, Àmico in terra,
che da cavallo era caduto, infisse:<br />
che da cavallo era caduto, infisse:
e seco il frate suo Dïoro estinse.<br />
e seco il frate suo Dïoro estinse.{{R|830}}
L'un di lancia ferí, l'altro di brando;<br />
L'un di lancia ferí, l'altro di brando;
e d'ambi i capi dai lor tronchi avulsi,<br />
e d'ambi i capi dai lor tronchi avulsi,
sí com'eran di polvere e di sangue<br />
sí com'eran di polvere e di sangue
stillanti e lordi, per le chiome appesi<br />
stillanti e lordi, per le chiome appesi
anzi al carro si pose. E via seguendo<br />
anzi al carro si pose. E via seguendo{{R|835}}
quegli Talone e Tànai e Cetègo<br />
quegli Talone e Tànai e Cetègo
tre feroci Latini ad un assalto<br />
tre feroci Latini ad un assalto
si stese avanti, e 'l mesto Onite appresso<br />
si stese avanti, e 'l mesto Onite appresso
figlio di Peridía, gloria di Tebe.<br />
figlio di Peridía, gloria di Tebe.
E tre dal canto suo questi n'ancise<br />
E tre dal canto suo questi n'ancise{{R|840}}
ch'eran fratelli de la Licia usciti<br />
ch'eran fratelli de la Licia usciti
e de' campi d'Apollo; a cui per quarto<br />
e de' campi d'Apollo; a cui per quarto
Menete aggiunse. Ah, come il fato indarno<br />
Menete aggiunse. Ah, come il fato indarno
si fugge! Infin d'Arcadia fu costui<br />
si fugge! Infin d'Arcadia fu costui
qui condotto a morire. E 'n su la riva<br />
qui condotto a morire. E 'n su la riva{{R|845}}
era nato di Lerna, ove pescando,<br />
era nato di Lerna, ove pescando,
da l'armi, da le corti e da' palagi<br />
da l'armi, da le corti e da' palagi
si tenea lunge; e solo il suo tugurio<br />
si tenea lunge; e solo il suo tugurio
avea per reggia, e per signore il padre,<br />
avea per reggia, e per signore il padre,
povero agricoltor de' campi altrui.<br />
povero agricoltor de' campi altrui.{{R|850}}
<br />
 
Come due fochi in due diverse parti<br />
Come due fochi in due diverse parti
d'un secco bosco accesi, ardon sonando<br />
d'un secco bosco accesi, ardon sonando
le querce e i lauri; o due rapidi e gonfi<br />
le querce e i lauri; o due rapidi e gonfi
torrenti che nel mar dagli alti monti<br />
torrenti che nel mar dagli alti monti
precipitando, se ne va ciascuno<br />
precipitando, se ne va ciascuno{{R|855}}
il suo cammino aprendo, e ciò che truova<br />
il suo cammino aprendo, e ciò che truova
si caccia avanti e rumoreggia e spuma;<br />
si caccia avanti e rumoreggia e spuma;
cosí per la campagna, ambi fremendo,<br />
cosí per la campagna, ambi fremendo,
le schiere sgominando, e questi e quelli<br />
le schiere sgominando, e questi e quelli
atterrando ne gian, da l'una parte<br />
atterrando ne gian, da l'una parte{{R|860}}
Enea, Turno da l'altra. Or sí che d'ira,<br />
Enea, Turno da l'altra. Or sí che d'ira,
or sí che di furor si bolle e scoppia,<br />
or sí che di furor si bolle e scoppia,
e con tutte le forze a ferir vassi;<br />
e con tutte le forze a ferir vassi;
ché l'esser vinto, e non la morte è morte.<br />
ché l'esser vinto, e non la morte è morte.
E qui Murrano (un che superbo e gonfio,<br />
E qui Murrano (un che superbo e gonfio,{{R|865}}
del nome e de l'origine vantando<br />
del nome e de l'origine vantando
se ne gia degli antichi avi e bisavi<br />
se ne gia degli antichi avi e bisavi
latini regi) fu d'un balzo a terra<br />
latini regi) fu d'un balzo a terra
da la furia d'Enea spinto e travolto;<br />
da la furia d'Enea spinto e travolto;
sí che di lui, del carro e de le ruote<br />
sí che di lui, del carro e de le ruote{{R|870}}
fatto un viluppo, i suoi stessi cavalli,<br />
fatto un viluppo, i suoi stessi cavalli,
il signore oblïando, incrudelîrsi,<br />
il signore oblïando, incrudelîrsi,
e sotto al giogo e sotto ai calci accolto<br />
e sotto al giogo e sotto ai calci accolto
l'infranser, lo pigiâr, lo strascinaro<br />
l'infranser, lo pigiâr, lo strascinaro
e l'ancisero alfine. Ilo, che fiero<br />
e l'ancisero alfine. Ilo, che fiero{{R|875}}
e minaccioso avanti gli si fece,<br />
e minaccioso avanti gli si fece,
seguí Turno a ferir di dardo, in guisa<br />
seguí Turno a ferir di dardo, in guisa
che de l'elmetto la dorata piastra<br />
che de l'elmetto la dorata piastra
e le tempie e 'l cerèbro gli trafisse.<br />
e le tempie e 'l cerèbro gli trafisse.
Né tu, Crèteo, di man di Turno uscisti,<br />
Né tu, Crèteo, di man di Turno uscisti,{{R|880}}
perché de' piú robusti e de' piú forti<br />
perché de' piú robusti e de' piú forti
fosti de' Greci. Né di man d'Enea<br />
fosti de' Greci. Né di man d'Enea
scampâr Cupento i suoi numi invocati:<br />
scampâr Cupento i suoi numi invocati:
ché nel petto ferillo, e non gli valse<br />
ché nel petto ferillo, e non gli valse
lo scudo che di bronzo era coverto.<br />
lo scudo che di bronzo era coverto.{{R|885}}
E tu che contra a tante argive schiere<br />
E tu che contra a tante argive schiere
e contra al domator di Troia Achille,<br />
e contra al domator di Troia Achille,
Eölo, non cadesti, in questi campi<br />
Eölo, non cadesti, in questi campi
fosti, qual gran colosso, a terra steso.<br />
fosti, qual gran colosso, a terra steso.
Ma che? Quest'era il fin de' giorni tuoi:<br />
Ma che? Quest'era il fin de' giorni tuoi:{{R|890}}
qui cader t'era dato. Appo Lirnesso<br />
qui cader t'era dato. Appo Lirnesso
altamente nascesti: appo Laurento<br />
altamente nascesti: appo Laurento
umil sepolcro avesti. Eran già tutti<br />
umil sepolcro avesti. Eran già tutti
quinci i Latini e quindi i Teucri a fronte,<br />
quinci i Latini e quindi i Teucri a fronte,
e tra lor mescolati Asila e Memmo,<br />
e tra lor mescolati Asila e Memmo,{{R|895}}
e Seresto e Messapo, e le falangi<br />
e Seresto e Messapo, e le falangi
degli Arcadi e de' Toschi, ognun per sé,<br />
degli Arcadi e de' Toschi, ognun per sé,
e tutti insieme con estrema possa,<br />
e tutti insieme con estrema possa,
con estremo valor senza riposo<br />
con estremo valor senza riposo
facean mortale e sanguinosa mischia.<br />
facean mortale e sanguinosa mischia.{{R|900}}
<br />
 
Qui nel pensiero al travagliato figlio<br />
Qui nel pensiero al travagliato figlio
pose Ciprigna di voltar le schiere<br />
pose Ciprigna di voltar le schiere
subitamente a le nimiche mura,<br />
subitamente a le nimiche mura,
e con quel nuovo, inopinato avviso<br />
e con quel nuovo, inopinato avviso
assalir, disturbare, e l'oste insieme<br />
assalir, disturbare, e l'oste insieme{{R|905}}
e la città por de' Latini in forse.<br />
e la città por de' Latini in forse.
E sí come, di Turno investigando,<br />
E sí come, di Turno investigando,
volgea le luci in questa parte e 'n quella,<br />
volgea le luci in questa parte e 'n quella,
vide Laurento che non tocco ancora<br />
vide Laurento che non tocco ancora
stava da tanta guerra immune e scevro.<br />
stava da tanta guerra immune e scevro.{{R|910}}
E da l'occasïon subitamente<br />
E da l'occasïon subitamente
preso consiglio, a sé Memmo, Seresto<br />
preso consiglio, a sé Memmo, Seresto
e Sergesto chiamando, indi vicino<br />
e Sergesto chiamando, indi vicino
sovr'un colle si trasse, ove de' Teucri<br />
sovr'un colle si trasse, ove de' Teucri
a mano a man si raunâr le schiere.<br />
a mano a man si raunâr le schiere.{{R|915}}
E sí come raccolti, armati e stretti<br />
E sí come raccolti, armati e stretti
s'eran già fermi, in mezzo alto levossi<br />
s'eran già fermi, in mezzo alto levossi
e cosí disse: «Udite, e senza indugio<br />
e cosí disse: «Udite, e senza indugio
fate quel ch'io dirò. Giove è con noi.<br />
fate quel ch'io dirò. Giove è con noi.
E perché sí repente io mi risolva<br />
E perché sí repente io mi risolva{{R|920}}
a questa impresa, non però di voi<br />
a questa impresa, non però di voi
alcun sia che men pronto vi si mostri.<br />
Oggialcun osia che remen Latinopronto alvi nostrosi impero<br />mostri.
Oggi o che re Latino al nostro impero
converra ch'obbedisca e freno accetti;<br />
converra ch'obbedisca e freno accetti;
o che questa città, seme e cagione<br />
dio che questa guerracittà, seme e questo regno tutto<br />cagione{{R|925}}
di questa guerra, e questo regno tutto
a foco, a ferro ed a ruina andranne.<br />
a foco, a ferro ed a ruina andranne.
E che deggio aspettar? Che non piú Turno<br />
E che deggio aspettar? Che non piú Turno
fugga, si come fa, la pugna mia?<br />
fugga, si come fa, la pugna mia?
E che vinto una volta, si contenti<br />
E che vinto una volta, si contenti{{R|930}}
di combattere un'altra? Il capo e 'l fine,<br />
di combattere un'altra? Il capo e 'l fine,
cittadin miei, di questa guerra è questo.<br />
cittadin miei, di questa guerra è questo.
Via, col foco a le mura, e con le fiamme<br />
Via, col foco a le mura, e con le fiamme
ne vendichiam del vïolato accordo».<br />
ne vendichiam del vïolato accordo».
<br />
 
Avea ciò detto, quando ognuno a gara<br />
Avea ciò detto, quando ognuno a gara{{R|935}}
e tutti insieme inanimati e stretti<br />
e tutti insieme inanimati e stretti
di conio in guisa, qual intera massa,<br />
di conio in guisa, qual intera massa,
appressâr la città. Vi furon preste<br />
appressâr la città. Vi furon preste
le scale e 'l foco. Altri assalîr le porte,<br />
le scale e 'l foco. Altri assalîr le porte,
e questi e quelli occisero e cacciaro,<br />
e questi e quelli occisero e cacciaro,{{R|940}}
come pria s'abbattero. Altri lanciando<br />
come pria s'abbattero. Altri lanciando
oppugnâr la muraglia; onde levossi<br />
oppugnâr la muraglia; onde levossi
di terra un nembo che fece ombra al sole.<br />
di terra un nembo che fece ombra al sole.
<br />
 
Enea sotto le mura attorneggiato<br />
Enea sotto le mura attorneggiato
da' primi suoi, la destra alto e la voce<br />
da' primi suoi, la destra alto e la voce{{R|945}}
levando, or con Latino or con gli dèi<br />
levando, or con Latino or con gli dèi
si protestava, che due volte a l'armi<br />
erasi forzato eprotestava, che due volte il patto<bra />l'armi
era forzato e che due volte il patto
gli si turbava. I cittadini intanto<br />
gli si turbava. I cittadini intanto
facean tumulto. E chi volea che dentro<br />
facean tumulto. E chi volea che dentro{{R|950}}
si chiamassero i Teucri e che le porte<br />
si chiamassero i Teucri e che le porte
fossero aperte, il re fin su le mura<br />
fossero aperte, il re fin su le mura
a ciò traendo;, e chi l'armi gridando<br />
a ciò traendo;, e chi l'armi gridando
s'apprestava a difesa. Era a vederli<br />
s'apprestava a difesa. Era a vederli
qual è di pecchie entro una cava rupe<br />
qual è di pecchie entro una cava rupe{{R|955}}
accolto sciame allor che dal pastore<br />
accolto sciame allor che dal pastore
d'amaro fumo è la caverna offesa;<br />
d'amaro fumo è la caverna offesa;
che trepide, confuse e d'ira accese,<br />
che trepide, confuse e d'ira accese,
per l'incerate fabbriche travolte,<br />
per l'incerate fabbriche travolte,
discorrendo e ronzando se ne vanno:<br />
discorrendo e ronzando se ne vanno:{{R|960}}
al cui stridor l'affumigata grotta<br />
al cui stridor l'affumigata grotta
mormora, e tetro odore a l'aura esala.<br />
mormora, e tetro odore a l'aura esala.
<br />
 
In questo tempo un infortunio orrendo,<br />
In questo tempo un infortunio orrendo,
timor, confusïone e duolo accrebbe<br />
timor, confusïone e duolo accrebbe
agli afflitti Latini, e pose in pianto<br />
agli afflitti Latini, e pose in pianto{{R|965}}
il popol tutto: e fu che la reina,<br />
il popol tutto: e fu che la reina,
visto da lunge incontro a la cittade<br />
visto da lunge incontro a la cittade
venire i Teucri, e già le faci e l'armi<br />
venire i Teucri, e già le faci e l'armi
volar per entro, e piú nulla sentendo<br />
volar per entro, e piú nulla sentendo
o vedendo de' Rutuli o di Turno,<br />
o vedendo de' Rutuli o di Turno,{{R|970}}
onde aíta o speranza le venisse,<br />
onde aíta o speranza le venisse,
si credé la meschina che già l'oste<br />
si credé la meschina che già l'oste
fosse sconfitto, e, 'l genero caduto,<br />
fosse sconfitto, e, 'l genero caduto,
ogni cosa in ruina. E presa e vinta<br />
ogni cosa in ruina. E presa e vinta
da súbito dolore, alto gridando:<br />
da súbito dolore, alto gridando:{{R|975}}
«Ah! ch'io la colpa, - disse - io la cagione,<br />
«Ah! ch'io la colpa, - disse - io la cagione,
io l'origine son di tanto male».<br />
io l'origine son di tanto male».
E dopo molto affliggersi e dolersi,<br />
E dopo molto affliggersi e dolersi,
già furïosa e di morir disposta,<br />
già furïosa e di morir disposta,
il petto aprissi, e la purpurea veste<br />
il petto aprissi, e la purpurea veste{{R|980}}
si squarciò, si percosse, e dell'infame<br />
si squarciò, si percosse, e dell'infame
nodo il collo s'avvinse, e strangolossi.<br />
nodo il collo s'avvinse, e strangolossi.
<br />
 
Udito il caso, la diletta figlia<br />
Udito il caso, la diletta figlia
i biondi crini e le rosate guance<br />
i biondi crini e le rosate guance
prima si lacerò, poscia la turba<br />
prima si lacerò, poscia la turba{{R|985}}
v'accorse de le donne, e di tumulto,<br />
v'accorse de le donne, e di tumulto,
di pianti, di stridori e d'ululati<br />
di pianti, di stridori e d'ululati
la reggia tutta e la cittade empiessi.<br />
la reggia tutta e la cittade empiessi.
Ognun si sgomentò. Latino, afflitto<br />
Ognun si sgomentò. Latino, afflitto
de la morte d'Amata e del periglio<br />
de la morte d'Amata e del periglio{{R|990}}
del regno tutto, lanïossi il manto,<br />
del regno tutto, lanïossi il manto,
bruttossi il bianco e venerabil crine<br />
bruttossi il bianco e venerabil crine
d'immonda polve; amaramente pianse<br />
d'immonda polve; amaramente pianse
che per suocero dianzi e per amico<br />
che per suocero dianzi e per amico
non si confederò col frigio duce.<br />
non si confederò col frigio duce.{{R|995}}
<br />
 
Turno, che in questo mezzo combattendo<br />
Turno, che in questo mezzo combattendo
rimaso era del campo in su l'estremo<br />
rimaso era del campo in su l'estremo
incontro a pochi, e quelli anco dispersi,<br />
incontro a pochi, e quelli anco dispersi,
già scemo di vigore, e trasportato<br />
già scemo di vigore, e trasportato
da' suoi cavalli, che ritrosi e stanchi<br />
da' suoi cavalli, che ritrosi e stanchi{{R|1000}}
ognor piú se n'andavano lontani,<br />
ognor piú se n'andavano lontani,
in sé confuso e dubbio se ne stava.<br />
in sé confuso e dubbio se ne stava.
Quando ecco di Laurento ode le grida<br />
Quando ecco di Laurento ode le grida
con un terror che, non compreso ancora,<br />
con un terror che, non compreso ancora,
gli avea da quella parte il vento addotto.<br />
gli avea da quella parte il vento addotto.{{R|1005}}
Porse l'orecchie, e 'l mormorio sentendo<br />
Porse l'orecchie, e 'l mormorio sentendo
de la città, che tuttavia piú chiaro<br />
de la città, che tuttavia piú chiaro
di tumulto sembrava e di travaglio:<br />
di tumulto sembrava e di travaglio:
«Oh, - disse, - che sent'io? che novitate<br />
«Oh, - disse, - che sent'io? che novitate
e che rumore e che trambusto è questo<br />
e che rumore e che trambusto è questo{{R|1010}}
che di dentro mi fère?». E, quasi uscito<br />
che di dentro mi fère?». E, quasi uscito
di sé, mirando ed ascoltando stette.<br />
di sé, mirando ed ascoltando stette.
Cui la sorella (come già conversa<br />
Cui la sorella (come già conversa
era in Metisco, e come i suoi cavalli<br />
era in Metisco, e come i suoi cavalli
stava reggendo) si rivolse, e disse:<br />
stava reggendo) si rivolse, e disse:{{R|1015}}
«Di qua, Turno, di qua. Quinci la strada<br />
«Di qua, Turno, di qua. Quinci la strada
ne s'apre a la vittoria. Altri a difesa<br />
ne s'apre a la vittoria. Altri a difesa
saran de la città. Se d'altra parte<br />
saran de la città. Se d'altra parte
Enea de' tuoi fa strage, e tu da questa<br />
Enea de' tuoi fa strage, e tu da questa
distruggi i suoi, che mon men gloria aremo,<br />
distruggi i suoi, che mon men gloria aremo,{{R|1020}}
e piú sangue faremo». E Turno a lei:<br />
e piú sangue faremo». E Turno a lei:
«O mia sorella! (che mia suora certo<br />
«O mia sorella! (che mia suora certo
sei tu) ben ti conobbi infin da l'ora<br />
sei tu) ben ti conobbi infin da l'ora
che turbasti l'accordo, e che poi meco<br />
che turbasti l'accordo, e che poi meco
ne la battaglia entrasti. Or, benché dea,<br />
ne la battaglia entrasti. Or, benché dea,{{R|1025}}
indarno mi t'ascondi. E chi dal cielo<br />
indarno mi t'ascondi. E chi dal cielo
cosí qua giú ti manda a soffrir meco<br />
cosí qua giú ti manda a soffrir meco
tante fatiche? A veder forse a morte<br />
tante fatiche? A veder forse a morte
gir tuo fratello? E che, misero! deggio<br />
gir tuo fratello? E che, misero! deggio
far altro mai? qual mi si mostra altronde<br />
far altro mai? qual mi si mostra altronde{{R|1030}}
o salute o speranza? Io stesso ho visto<br />
o salute o speranza? Io stesso ho visto
con gli occhi miei, lo mio nome chiamando,<br />
con gli occhi miei, lo mio nome chiamando,
cadere il gran Murrano. E chi mi resta<br />
cadere il gran Murrano. E chi mi resta
di lui piú fido e piú caro compagno?<br />
di lui piú fido e piú caro compagno?
E 'l magnanimo Ufente anco è perito,<br />
E 'l magnanimo Ufente anco è perito,{{R|1035}}
credo, per non veder le mie vergogne:<br />
credo, per non veder le mie vergogne:
e 'l corpo e le armi sue, lasso! in potere<br />
e 'l corpo e le armi sue, lasso! in potere
son de' nemici. E soffrirò (ché questo<br />
son de' nemici. E soffrirò (ché questo
sol ci mancava) di vedermi avanti<br />
sol ci mancava) di vedermi avanti
aprir le mura, e ruinare i tetti<br />
aprir le mura, e ruinare i tetti{{R|1040}}
de la nostra città? Né fia che Drance<br />
menta de la mianostra fugacittà? E fia che Turno<br />Drance
menta de la mia fuga? E fia che Turno
volga le spalle, e quella terra il vegga?<br />
volga le spalle, e quella terra il vegga?
Sí gran male è morire? inferni dii,<br />
Sí gran male è morire? inferni dii,
accoglietemi voi, poiché i superni<br />
accoglietemi voi, poiché i superni{{R|1045}}
mi sono infesti. A voi di questa colpa<br />
mi sono infesti. A voi di questa colpa
scenderò spirto intemerato e santo,<br />
scenderò spirto intemerato e santo,
e non sarò de' miei grand'avi indegno».<br />
e non sarò de' miei grand'avi indegno».
<br />
 
Ciò disse a pena; ed ecco a tutta briglia<br />
Ciò disse a pena; ed ecco a tutta briglia
venir per mezzo a le nemiche schiere<br />
venir per mezzo a le nemiche schiere{{R|1050}}
un cavalier che Sage era nomato.<br />
un cavalier che Sage era nomato.
Di spuma e di sudore il suo cavallo,<br />
Di spuma e di sudore il suo cavallo,
e di sangue era sparso. In volto infissa<br />
e di sangue era sparso. In volto infissa
portava una saetta, e con gran furia<br />
portava una saetta, e con gran furia
Turno chiamando e ricercando andava.<br />
Turno chiamando e ricercando andava.{{R|1055}}
<br />
 
Poscia che 'l vide: «In te, - disse, - è riposta<br />
Poscia che 'l vide: «In te, - disse, - è riposta
ogni speranza: abbi pietà de' tuoi.<br />
ogni speranza: abbi pietà de' tuoi.
Enea va come un folgore atterrando<br />
Enea va come un folgore atterrando
tutto ciò che davanti gli si para;<br />
tutto ciò che davanti gli si para;
e le mura e le torri e 'l regno tutto<br />
e le mura e le torri e 'l regno tutto{{R|1060}}
di ruinar minaccia; e già le faci<br />
di ruinar minaccia; e già le faci
volano ai tetti. A te gli occhi rivolti<br />
volano ai tetti. A te gli occhi rivolti
son de' Latini. E già Latino stesso<br />
son de' Latini. E già Latino stesso
vacilla, e fra due stassi a qual di voi<br />
vacilla, e fra due stassi a qual di voi
s'attenga, e di cui suocero s'appelli.<br />
s'attenga, e di cui suocero s'appelli.{{R|1065}}
La regina che solo era sostegno<br />
La regina che solo era sostegno
de la tua parte, di sua propria mano,<br />
de la tua parte, di sua propria mano,
per timore e per odio de la vita,<br />
per timore e per odio de la vita,
s'è strangolata. Solamente Atina<br />
s'è strangolata. Solamente Atina
e Messapo a difesa de le porte<br />
e Messapo a difesa de le porte{{R|1070}}
fan testa; ma gli vanno i Teucri a schiere<br />
fan testa; ma gli vanno i Teucri a schiere
con tant'aste a rincontro e tante spade<br />
con tant'aste a rincontro e tante spade
serrati insieme, quante a pena in campo<br />
serrati insieme, quante a pena in campo
non son le biade. E tu per questa vòta<br />
non son le biade. E tu per questa vòta
e deserta campagna il carro indarno<br />
e deserta campagna il carro indarno{{R|1075}}
spingendo e volteggiando te ne stai?»<br />
spingendo e volteggiando te ne stai?»
<br />
 
Turno da tante orribili novelle<br />
Turno da tante orribili novelle
sopraggiunto in un tempo e spaventato,<br />
sopraggiunto in un tempo e spaventato,
si smagò, s'ammutí, col viso a terra<br />
si smagò, s'ammutí, col viso a terra
chinossi. Amor, vergogna, insania e lutto<br />
chinossi. Amor, vergogna, insania e lutto{{R|1080}}
e dolore e furore e coscïenza<br />
e dolore e furore e coscïenza
del suo stesso valore accolti in uno,<br />
del suo stesso valore accolti in uno,
gli arsero il core e gli avvamparo il volto.<br />
gli arsero il core e gli avvamparo il volto.
<br />
 
Ma poscia che gli fu la nebbia e l'ombra<br />
Ma poscia che gli fu la nebbia e l'ombra
de la mente sparita, e che la luce<br />
de la mente sparita, e che la luce{{R|1085}}
gli si scoprí de la ragione in parte:<br />
gli si scoprí de la ragione in parte:
cosí com'era ancor turbato e fero,<br />
cosí com'era ancor turbato e fero,
di sopra al carro a la città rivolse<br />
di sopra al carro a la città rivolse
l'ardente vista. Ed ecco in su le mura<br />
l'ardente vista. Ed ecco in su le mura
vede che una gran fiamma al cielo ondeggia,<br />
vede che una gran fiamma al cielo ondeggia,{{R|1090}}
gli assiti, i ponti e le bertesche ardendo<br />
gli assiti, i ponti e le bertesche ardendo
d'una torre ch'a guardia era da lui<br />
d'una torre ch'a guardia era da lui
de la muraglia in su le ruote eretta.<br />
de la muraglia in su le ruote eretta.
E disse: «Già, sorella, già son vinto<br />
E disse: «Già, sorella, già son vinto
dal mio destino. A che piú m'attraversi?<br />
dal mio destino. A che piú m'attraversi?{{R|1095}}
Via, dove la fortuna e dio ne chiama!<br />
Via, dove la fortuna e dio ne chiama!
Fermo son di venir col Teucro a l'armi,<br />
Fermo son di venir col Teucro a l'armi,
e soffrir de la pugna e de la morte<br />
e soffrir de la pugna e de la morte
ogni acerbezza, anzi che tu mi vegga<br />
ogni acerbezza, anzi che tu mi vegga
de la gloria de' miei, sorella, indegno.<br />
de la gloria de' miei, sorella, indegno.{{R|1100}}
Or al fato mi lascia e sostien ch'io<br />
Or al fato mi lascia e sostien ch'io
disfoghi infurïando il mio furore».<br />
disfoghi infurïando il mio furore».
<br />
 
Cosí dicendo, fuor del carro a terra<br />
Cosí dicendo, fuor del carro a terra
gittossi incontinente, e la sirocchia<br />
gittossi incontinente, e la sirocchia
lasciando afflitta, via per mezzo a l'armi<br />
lasciando afflitta, via per mezzo a l'armi{{R|1105}}
e per mezzo a' nemici a correr diessi.<br />
e per mezzo a' nemici a correr diessi.
<br />
 
Qual di cima d'un monte in precipizio<br />
Qual di cima d'un monte in precipizio
rotolando si volge un sasso alpestro,<br />
rotolando si volge un sasso alpestro,
che dal vento o dagli anni o da la pioggia<br />
che dal vento o dagli anni o da la pioggia
divelto, per le piagge a scosse, a balzi<br />
divelto, per le piagge a scosse, a balzi{{R|1110}}
vada senza ritegno, e de le selve<br />
vada senza ritegno, e de le selve
e degli armenti e de' pastori insieme<br />
e degli armenti e de' pastori insieme
meni guasto, ruina e strage avanti;<br />
meni guasto, ruina e strage avanti;
tal per l'opposte e sbaragliate schiere<br />
tal per l'opposte e sbaragliate schiere
se ne gia Turno. E giunto ove in cospetto<br />
se ne gia Turno. E giunto ove in cospetto{{R|1115}}
de la città di molto sangue il campo<br />
de la città di molto sangue il campo
era già sparso, e pien di dardi il cielo,<br />
era già sparso, e pien di dardi il cielo,
alzò la mano, e con gran voce disse:<br />
alzò la mano, e con gran voce disse:
<br />
 
«State, Rutuli, a dietro; e voi, Latini,<br />
«State, Rutuli, a dietro; e voi, Latini,
toglietevi da l'armi. Ogni fortuna,<br />
toglietevi da l'armi. Ogni fortuna,{{R|1120}}
qual ch'ella sia di questa pugna, è mia.<br />
qual ch'ella sia di questa pugna, è mia.
A me la colpa, a me si dee la pena<br />
delA vïolatome accordo:la colpa, a me persi dee tutti<brla />pena
del vïolato accordo: a me per tutti
pugnar debitamente si conviene».<br />
pugnar debitamente si conviene».
<br />
 
A questo dir di mezzo ognun si tolse,<br />
A questo dir di mezzo ognun si tolse,{{R|1125}}
ognun si ritirò. Di Turno il nome<br />
ognun si ritirò. Di Turno il nome
Enea sentendo, il cominciato assalto<br />
Enea sentendo, il cominciato assalto
dismise e da le mura e da le torri<br />
dismise e da le mura e da le torri
e da tutte l'imprese si ritrasse.<br />
e da tutte l'imprese si ritrasse.
Per letizia esultò, terribilmente<br />
Per letizia esultò, terribilmente{{R|1130}}
fremé, si rassettò, si vibrò tutto<br />
fremé, si rassettò, si vibrò tutto
nell'armi, e 'n sé medesmo si raccolse;<br />
nell'armi, e 'n sé medesmo si raccolse;
quanto il grand'Ato, o 'l grand'Erice a l'aura<br />
quanto il grand'Ato, o 'l grand'Erice a l'aura
non sorge a pena, o 'l gran padre Appennino,<br />
non sorge a pena, o 'l gran padre Appennino,
allor che d'elci la fronzuta chioma<br />
allor che d'elci la fronzuta chioma{{R|1135}}
per vento gli si crolla, e che di neve<br />
per vento gli si crolla, e che di neve
gioioso alteramente s'incappella.<br />
gioioso alteramente s'incappella.
I Rutuli, i Latini, i Teucri, e tutti<br />
I Rutuli, i Latini, i Teucri, e tutti
o ch'a la guardia o ch'a l'offesa in prima<br />
o ch'a la guardia o ch'a l'offesa in prima
fosser de la muraglia, ognuno a gara<br />
fosser de la muraglia, ognuno a gara{{R|1140}}
l'armi deposte, a rimirar si diêro.<br />
l'armi deposte, a rimirar si diêro.
Latino esso re stesso spettatore<br />
Latino esso re stesso spettatore
ne fu con meraviglia, ch'anzi a lui<br />
ne fu con meraviglia, ch'anzi a lui
altri due re sí grandi, e di due parti<br />
delaltri mondodue rediversegrandi, e di remote,<brdue />parti
del mondo sí diverse e sí remote,{{R|1145}}
fosser de l'armi al paragon venuti.<br />
fosser de l'armi al paragon venuti.
<br />
 
Eglino, poiché largo e sgombro il campo<br />
Eglino, poiché largo e sgombro il campo
ebber davanti, non si fur da lunge<br />
ebber davanti, non si fur da lunge
veduti a pena, che correndo entrambi<br />
veduti a pena, che correndo entrambi
mosser l'un contra l'altro. I dardi in prima<br />
mosser l'un contra l'altro. I dardi in prima{{R|1150}}
s'avventâr di lontano, indi s'urtaro;<br />
s'avventâr di lontano, indi s'urtaro;
e 'l tonar degli scudi e 'l suon degli elmi<br />
fee 'l latonar terradegli tremare,scudi e l'aural aisuon colpi<brdegli />elmi
fe' la terra tremare, e l'aura ai colpi
fischiò de' brandi. La fortuna insieme<br />
fischiò de' brandi. La fortuna insieme
si mischiò col valore. In cotal guisa<br />
si mischiò col valore. In cotal guisa{{R|1155}}
sopra al gran Sila o del Taburno in cima,<br />
sopra al gran Sila o del Taburno in cima,
d'amore accesi, con le fronti avverse<br />
d'amore accesi, con le fronti avverse
van due tori animosi a riscontrarsi;<br />
van due tori animosi a riscontrarsi;
che pavidi in disparte se ne stanno<br />
che pavidi in disparte se ne stanno
i lor maestri, s'ammutisce e guarda<br />
i lor maestri, s'ammutisce e guarda{{R|1160}}
la torma tutta, e le giovenche intanto<br />
la torma tutta, e le giovenche intanto
stan dubbie a cui di lor marito e donno<br />
stan dubbie a cui di lor marito e donno
sia de l'armento a divenir concesso:<br />
sia de l'armento a divenir concesso:
ed essi urtando, con le corna intanto<br />
ed essi urtando, con le corna intanto
si dan ferite, che le spalle e i fianchi<br />
si dan ferite, che le spalle e i fianchi{{R|1165}}
ne grondan sangue, e ne rimugghia il bosco;<br />
ne grondan sangue, e ne rimugghia il bosco;
tal del troiano e dell'ausonio duce<br />
tal del troiano e dell'ausonio duce
era la pugna e tal de le percosse<br />
era la pugna e tal de le percosse
e degli scudi il suono. A questo assalto<br />
e degli scudi il suono. A questo assalto
il gran Giove nel ciel librate e pari<br />
il gran Giove nel ciel librate e pari{{R|1170}}
tenne le sue bilance, e d'ambi il fato,<br />
tenne le sue bilance, e d'ambi il fato,
contrapesando, attese a qual di loro<br />
contrapesando, attese a qual di loro
desse la sua fatica e 'l suo valore<br />
desse la sua fatica e 'l suo valore
de la vittoria o de la morte il crollo.<br />
de la vittoria o de la morte il crollo.
<br />
 
Qui Turno a tempo, che sicuro e destro<br />
Qui Turno a tempo, che sicuro e destro{{R|1175}}
gli parve, alto levossi, e con la spada<br />
gli parve, alto levossi, e con la spada
di tutta forza a l'avversario trasse,<br />
di tutta forza a l'avversario trasse,
e ne l'elmo il ferí. Gridaro i Teucri,<br />
e ne l'elmo il ferí. Gridaro i Teucri,
trepidaro i Latini, e sgomentârsi<br />
trepidaro i Latini, e sgomentârsi
tutte d'ambi gli eserciti le schiere.<br />
tutte d'ambi gli eserciti le schiere.{{R|1180}}
Ma la perfida spada in mezzo al colpo<br />
Ma la perfida spada in mezzo al colpo
si ruppe, e 'n sul fervore abbandonollo,<br />
si ruppe, e 'n sul fervore abbandonollo,
sí che la fuga in sua vece gli valse:<br />
sí che la fuga in sua vece gli valse:
ch'a fuggir diessi, tosto che la destra<br />
ch'a fuggir diessi, tosto che la destra
disarmata si vide, e che da l'else<br />
disarmata si vide, e che da l'else{{R|1185}}
l'arme conobbe che la sua non era.<br />
l'arme conobbe che la sua non era.
<br />
 
È fama che da l'impeto accecato,<br />
È fama che da l'impeto accecato,
allor che prima a la battaglia uscendo<br />
allor che prima a la battaglia uscendo
giunse Turno i cavalli e 'l carro ascese,<br />
giunse Turno i cavalli e 'l carro ascese,
per la confusïone e per la fretta<br />
per la confusïone e per la fretta{{R|1190}}
lasciato il patrio brando, a quel di piglio<br />
lasciato il patrio brando, a quel di piglio
diè per disavventura, che davanti<br />
diè per disavventura, che davanti
gli s'abbatté del suo Metisco in prima.<br />
gli s'abbatté del suo Metisco in prima.
E questo, fin che dissipati e rotti<br />
E questo, fin che dissipati e rotti
n'andaro i Teucri, assai fedele e saldo<br />
n'andaro i Teucri, assai fedele e saldo{{R|1195}}
lungamente gli resse. Ma venuto<br />
lungamente gli resse. Ma venuto
con l'armi di Vulcano a paragone<br />
con l'armi di Vulcano a paragone
(come quel che di mano era costrutto<br />
(come quel che di mano era costrutto
di mortal fabbro) mal temprato e frale,<br />
di mortal fabbro) mal temprato e frale,
qual di ghiaccio, si franse e ne la sabbia<br />
qual di ghiaccio, si franse e ne la sabbia{{R|1200}}
ne rifulsero i pezzi. E cosí Turno<br />
ne rifulsero i pezzi. E cosí Turno
fuggendo, or quinci or quindi per lo campo,<br />
fuggendo, or quinci or quindi per lo campo,
qual forsennato, indarno s'aggirava,<br />
qual forsennato, indarno s'aggirava,
d'ogni parte rinchiuso; che da l'una<br />
d'ogni parte rinchiuso; che da l'una
lo serravano i Frigi e la palude,<br />
lo serravano i Frigi e la palude,{{R|1205}}
e 'l fosso e la muraglia era da l'altra,<br />
e 'l fosso e la muraglia era da l'altra,
e non men ch'ei fuggisse, il teucro duce<br />
e non men ch'ei fuggisse, il teucro duce
(come che da la piaga ancor tardato<br />
(come che da la piaga ancor tardato
fosse de la saetta, e le ginocchia<br />
fosse de la saetta, e le ginocchia
si sentisse ancor fiacche) il seguitava.<br />
si sentisse ancor fiacche) il seguitava.{{R|1210}}
L'ardente voglia, e la speranza eguale<br />
L'ardente voglia, e la speranza eguale
a la téma di lui, sí lo spingea,<br />
a la téma di lui, sí lo spingea,
che già già gli era sopra, e già 'l feria.<br />
che già già gli era sopra, e già 'l feria.
Cosí cervo fugace o da le ripe<br />
Cosí cervo fugace o da le ripe
chiuso d'un alto fiume, o circondato<br />
chiuso d'un alto fiume, o circondato{{R|1215}}
da le vermiglie abbominate penne,<br />
da le vermiglie abbominate penne,
se da veltro è cacciato o da molosso<br />
se da veltro è cacciato o da molosso
che correndo e latrando lo persegua,<br />
che correndo e latrando lo persegua,
di qua di lui, di là del precipizio<br />
di qua di lui, di là del precipizio
temendo e degli strali e degli agguati,<br />
temendo e degli strali e degli agguati,{{R|1220}}
fugge, rifugge, si travolge e torna<br />
fugge, rifugge, si travolge e torna
per mille vie; né dal feroce alano<br />
per mille vie; né dal feroce alano
è però meno atteso e men seguíto,<br />
è però meno atteso e men seguíto,
che mai non l'abbandona; e già gli è presso<br />
che mai non l'abbandona; e già gli è presso
a bocca aperta, e già par che l'aggiunga,<br />
a bocca aperta, e già par che l'aggiunga,{{R|1225}}
e 'l prenda e 'l tenga, e come se 'l tenesse,<br />
e 'l prenda e 'l tenga, e come se 'l tenesse,
schiattisce, e 'l vento morde, e i denti inciocca.<br />
schiattisce, e 'l vento morde, e i denti inciocca.
<br />
 
Allor le grida alzârsi, a cui le rupi<br />
Allor le grida alzârsi, a cui le rupi
de' monti e i laghi intorno rispondendo,<br />
de' monti e i laghi intorno rispondendo,
l'aria e 'l ciel tutto di tumulto empiero.<br />
l'aria e 'l ciel tutto di tumulto empiero.{{R|1230}}
Mentre cosí fuggia Turno, gridando<br />
Mentre cosí fuggia Turno, gridando
e rampognando i suoi, del proprio nome<br />
e rampognando i suoi, del proprio nome
ciascun chiamava, e 'l suo brando chiedea.<br />
ciascun chiamava, e 'l suo brando chiedea.
<br />
 
Enea da l'altra parte, minacciando<br />
Enea da l'altra parte, minacciando
a tutti unitamente ed a qualunque<br />
a tutti unitamente ed a qualunque{{R|1235}}
di sovvenirlo e d'appressarlo osasse,<br />
di sovvenirlo e d'appressarlo osasse,
che faria delle genti occisïone<br />
che faria delle genti occisïone
senza pietà, ch'a sacco, a ferro, a foco<br />
senza pietà, ch'a sacco, a ferro, a foco
metteria la cittade e 'l regno tutto,<br />
metteria la cittade e 'l regno tutto,
sí com'era ferito, il seguitava.<br />
sí com'era ferito, il seguitava.{{R|1240}}
<br />
 
Cinque volte girando il campo tutto,<br />
Cinque volte girando il campo tutto,
e cinque rigirando, e molte e molte<br />
e cinque rigirando, e molte e molte
di qua di là correndo, imperversaro;<br />
di qua di là correndo, imperversaro;
ché non per gioco, non per lieve acquisto<br />
d'onor,ché manon per l'imperiogioco, non per lo sangue,<brlieve />acquisto
d'onor, ma per l'imperio, per lo sangue,{{R|1245}}
per la vita di Turno era il contrasto.<br />
per la vita di Turno era il contrasto.
Per sorte in questo loco anticamente<br />
Per sorte in questo loco anticamente
era a Fauno sacrato un oleastro<br />
era a Fauno sacrato un oleastro
d'amare foglie, venerabil legno<br />
d'amare foglie, venerabil legno
a' naviganti che dal mare usciti<br />
a' naviganti che dal mare usciti{{R|1250}}
a salvamento, al tronco, ai rami suoi<br />
a salvamento, al tronco, ai rami suoi
lasciavano i lor vóti e le lor vesti<br />
lasciavano i lor vóti e le lor vesti
a questo dio de' Laürenti appese.<br />
a questo dio de' Laürenti appese.
Non ebbero i Troiani a questo sacro<br />
Non ebbero i Troiani a questo sacro
piú ch'agli altri profani arbori o sterpi<br />
piú ch'agli altri profani arbori o sterpi{{R|1255}}
alcun riguardo; onde con gli altri tutti<br />
alcun riguardo; onde con gli altri tutti
lo distirpâr, perché netto e spedito<br />
lo distirpâr, perché netto e spedito
restasse il campo al marzïale incontro.<br />
restasse il campo al marzïale incontro.
<br />
 
De l'oleastro in loco era caduta<br />
De l'oleastro in loco era caduta
l'asta d'Enea: qui l'impeto la trasse;<br />
l'asta d'Enea: qui l'impeto la trasse;{{R|1260}}
qui si tenea tra le sue barbe infissa.<br />
qui si tenea tra le sue barbe infissa.
E qui per ricovrarla il teucro duce<br />
E qui per ricovrarla il teucro duce
chinossi, e per far pruova se con essa<br />
chinossi, e per far pruova se con essa
lanciando lo fermasse almen da lunge,<br />
lanciando lo fermasse almen da lunge,
poi ch'appressar correndo nol potea.<br />
poi ch'appressar correndo nol potea.{{R|1265}}
<br />
 
Allor per téma in sé Turno confuso:<br />
Allor per téma in sé Turno confuso:
«Abbi, Fauno, di me cura e pietate, -<br />
«Abbi, Fauno, di me cura e pietate, -
disse, pregando, - e tu, benigna terra,<br />
disse, pregando, - e tu, benigna terra,
sii del suo ferro a mio scampo tenace,<br />
sii del suo ferro a mio scampo tenace,
se i vostri sacrifici e i vostri onori<br />
se i vostri sacrifici e i vostri onori{{R|1270}}
io mai sempre curai, che pur da' Frigi<br />
io mai sempre curai, che pur da' Frigi
son cosí vilipesi e profanati».<br />
son cosí vilipesi e profanati».
<br />
 
Ciò disse, e non fu 'l detto e 'l vóto in vano:<br />
Ciò disse, e non fu 'l detto e 'l vóto in vano:
ch'Enea molta fatica e molto indugio<br />
ch'Enea molta fatica e molto indugio
mise intorno al suo tèlo, né con forza,<br />
mise intorno al suo tèlo, né con forza,{{R|1275}}
né con industria alcuna ebbe possanza<br />
né con industria alcuna ebbe possanza
mai di sferrarlo. Or mentre vi s'affanna<br />
mai di sferrarlo. Or mentre vi s'affanna
e vi studia e vi suda, ecco Iuturna<br />
e vi studia e vi suda, ecco Iuturna
un'altra volta ne lo stesso auriga<br />
un'altra volta ne lo stesso auriga
mutata gli si mostra, e la sua spada<br />
mutata gli si mostra, e la sua spada{{R|1280}}
al fratello appresenta. E d'altra parte<br />
al fratello appresenta. E d'altra parte
Venere, disdegnando che la ninfa<br />
Venere, disdegnando che la ninfa
cotanto osasse, incontinente anch'ella<br />
cotanto osasse, incontinente anch'ella
accorse al figlio, e l'asta gli divelse.<br />
accorse al figlio, e l'asta gli divelse.
Cosí d'arme, di speme e d'ardimento<br />
Cosí d'arme, di speme e d'ardimento{{R|1285}}
ambidue rinforzati, e l'un del brando,<br />
ambidue rinforzati, e l'un del brando,
l'altro de l'asta altero, un'altra volta<br />
l'altro de l'asta altero, un'altra volta
a vittoria anelando s'azzuffaro.<br />
a vittoria anelando s'azzuffaro.
Stava Giuno a mirar questa battaglia<br />
Stava Giuno a mirar questa battaglia
sovr'un nembo dorato, allor che Giove<br />
sovr'un nembo dorato, allor che Giove{{R|1290}}
cosí le disse: «E che faremo alfine,<br />
cosí le disse: «E che faremo alfine,
donna? E che far ci resta? Io so che sai,<br />
donna? E che far ci resta? Io so che sai,
e tu l'affermi, che da' fati Enea<br />
e tu l'affermi, che da' fati Enea
si deve al cielo, e che tra noi s'aspetta.<br />
si deve al cielo, e che tra noi s'aspetta.
Ch'agogni piú? Che macchini, e che speri?<br />
Ch'agogni piú? Che macchini, e che speri?{{R|1295}}
A che tra queste nubi or ti ravvolgi?<br />
A che tra queste nubi or ti ravvolgi?
Convenevol ti sembra e degna cosa<br />
Convenevol ti sembra e degna cosa
che mortal ferro a vïolar presuma<br />
che mortal ferro a vïolar presuma
un che fia Divo? E ti par degno e giusto<br />
un che fia Divo? E ti par degno e giusto
ch'a Turno in man la spada si riponga<br />
ch'a Turno in man la spada si riponga{{R|1300}}
quando egli stesso la si tolse e ruppe?<br />
quando egli stesso la si tolse e ruppe?
E l'avria senza te Iuturna osato,<br />
E l'avria senza te Iuturna osato,
non che potuto, a crescer forza ai vinti?<br />
non che potuto, a crescer forza ai vinti?
Togliti giú da questa impresa omai,<br />
Togliti giú da questa impresa omai,
togliti; e me, che te ne prego, ascolta:<br />
togliti; e me, che te ne prego, ascolta:{{R|1305}}
né soffrir che 'l dolor, ch'entro ti rode,<br />
né soffrir che 'l dolor, ch'entro ti rode,
cangiando il dolce tuo sereno aspetto,<br />
cangiando il dolce tuo sereno aspetto,
sí ti conturbi, e sí spesso cagione<br />
sí ti conturbi, e sí spesso cagione
mi sia d'amaritudine e di noia.<br />
mi sia d'amaritudine e di noia.
Quest'è l'ultima fine. Assai per mare,<br />
Quest'è l'ultima fine. Assai per mare,{{R|1310}}
assai per terra hai tu fin qui potuto<br />
assai per terra hai tu fin qui potuto
a vessare i Troiani, a muover guerra<br />
a vessare i Troiani, a muover guerra
cosí nefanda, a scompigliar la casa<br />
cosí nefanda, a scompigliar la casa
del re Latino, e 'ntorbidar le nozze,<br />
del re Latino, e 'ntorbidar le nozze,
sí come hai fatto. Or piú tentar non lece;<br />
sí come hai fatto. Or piú tentar non lece;{{R|1315}}
ed io tel vieto». E qui Giove si tacque.<br />
ed io tel vieto». E qui Giove si tacque.
<br />
 
Abbassò 'l volto, ed umilmente a lui<br />
Abbassò 'l volto, ed umilmente a lui
cosí Giuno rispose: «Io, perché noto<br />
cosí Giuno rispose: «Io, perché noto
m'è, signor mio, questo tuo gran volere,<br />
m'è, signor mio, questo tuo gran volere,
ancor contra mia voglia abbandonata<br />
ancor contra mia voglia abbandonata{{R|1320}}
ho l'aíta di Turno, e qui da terra<br />
ho l'aíta di Turno, e qui da terra
mi son levata. Che se ciò non fosse,<br />
mi son levata. Che se ciò non fosse,
me cosí solitaria non vedresti,<br />
me cosí solitaria non vedresti,
com'or mi vedi, in queste nubi ascosa,<br />
com'or mi vedi, in queste nubi ascosa,
e disposta a soffrir tutto ch'io soffro<br />
e disposta a soffrir tutto ch'io soffro{{R|1325}}
degno e non degno; ma di fiamme cinta<br />
degno e non degno; ma di fiamme cinta
mi rimescolerei per la battaglia<br />
mi rimescolerei per la battaglia
a danno de' Troiani. Io, solo in questo,<br />
a danno de' Troiani. Io, solo in questo,
tel confesso, a Iuturna ho persüaso<br />
tel confesso, a Iuturna ho persüaso
ch'al suo misero frate in sí grand'uopo<br />
ch'al suo misero frate in sí grand'uopo{{R|1330}}
non manchi di soccorso, e ch'ogni cosa<br />
non manchi di soccorso, e ch'ogni cosa
tenti per la salute e per lo scampo<br />
tenti per la salute e per lo scampo
de la sua vita. E non però le dissi<br />
de la sua vita. E non però le dissi
giammai che l'arco e le saette oprasse<br />
giammai che l'arco e le saette oprasse
incontr'Enea. Tel giuro per la fonte<br />
incontr'Enea. Tel giuro per la fonte{{R|1335}}
di Stige, quel ch'a noi celesti numi<br />
di Stige, quel ch'a noi celesti numi
solo è nume implacabile e tremendo.<br />
solo è nume implacabile e tremendo.
Ora per obbedirti e perché stanca<br />
Ora per obbedirti e perché stanca
di questa guerra e fastidita io sono,<br />
di questa guerra e fastidita io sono,
cedo e piú non contendo. E sol di questo<br />
cedo e piú non contendo. E sol di questo{{R|1340}}
desio che mi compiaccia (e questo al fato<br />
desio che mi compiaccia (e questo al fato
non è soggetto), che per mio contento,<br />
non è soggetto), che per mio contento,
per onor de' Latini, per grandezza<br />
per onor de' Latini, per grandezza
e maestà de' tuoi, quando la pace,<br />
e maestà de' tuoi, quando la pace,
l'accordo e 'l maritaggio fia conchiuso<br />
l'accordo e 'l maritaggio fia conchiuso{{R|1345}}
(che sia felicemente), il nome antico<br />
(che sia felicemente), il nome antico
di Lazio e de le sue native genti,<br />
di Lazio e de le sue native genti,
l'abito e la favella non si mute:<br />
l'abito e la favella non si mute:
né mai Teucri si chiamino e Troiani.<br />
né mai Teucri si chiamino e Troiani.
Sempre Lazio sia Lazio, e sempre Albani<br />
Sempre Lazio sia Lazio, e sempre Albani{{R|1350}}
sian d'Alba i regi, e la romana stirpe<br />
sian d'Alba i regi, e la romana stirpe
d'italica virtú possente e chiara.<br />
d'italica virtú possente e chiara.
Poiché Troia perí, lascia che pèra<br />
Poiché Troia perí, lascia che pèra
anco il suo nome». A ciò Giove sorrise,<br />
anco il suo nome». A ciò Giove sorrise,
e cosí le rispose: «Ah! sei pur nata<br />
e cosí le rispose: «Ah! sei pur nata{{R|1355}}
ancor tu di Saturno, e mia sorella,<br />
ancor tu di Saturno, e mia sorella,
e consenti che l'ira e l'acerbezza<br />
e consenti che l'ira e l'acerbezza
cosí ti vinca? Or, come follemente<br />
cosí ti vinca? Or, come follemente
la concepisti, il cor te ne disgombra<br />
la concepisti, il cor te ne disgombra
omai del tutto. E tutto io ti concedo<br />
omai del tutto. E tutto io ti concedo{{R|1360}}
che tu domandi, e vinto mi ti rendo.<br />
che tu domandi, e vinto mi ti rendo.
La favella, il costume e 'l nome loro<br />
La favella, il costume e 'l nome loro
ritengansi gli Ausoni, e solo i corpi<br />
ritengansi gli Ausoni, e solo i corpi
abbian con essi i Teucri uniti e misti.<br />
abbian con essi i Teucri uniti e misti.
D'ambedue questi popoli i costumi,<br />
D'ambedue questi popoli i costumi,{{R|1365}}
i riti, i sacrifici in uno accolti,<br />
i riti, i sacrifici in uno accolti,
una gente farò ch'ad una voce<br />
una gente farò ch'ad una voce
Latini si diranno. E quei che d'ambi<br />
Latini si diranno. E quei che d'ambi
nasceran poi, sovr'a l'umana gente,<br />
nasceran poi, sovr'a l'umana gente,
si vedran di possanza e di pietade<br />
si vedran di possanza e di pietade{{R|1370}}
girne a' celesti eguali; e non mai tanto<br />
girne a' celesti eguali; e non mai tanto
sarai tu cólta e riverita altrove».<br />
sarai tu cólta e riverita altrove».
<br />
 
Di ciò Giuno appagossi, e lieta e mite<br />
Di ciò Giuno appagossi, e lieta e mite
già verso i Teucri, al ciel fece ritorno.<br />
già verso i Teucri, al ciel fece ritorno.
Giove poscia Iuturna da l'aíta<br />
Giove poscia Iuturna da l'aíta{{R|1375}}
distor pensò di suo fratello, e 'l fece<br />
distor pensò di suo fratello, e 'l fece
in questa guisa. Due le pèsti sono,<br />
in questa guisa. Due le pèsti sono,
che son Dire chiamate, al mondo uscite<br />
che son Dire chiamate, al mondo uscite
con Megera ad un parto, a lei sorelle,<br />
con Megera ad un parto, a lei sorelle,
figlie a la Notte, e di Cocito alunne,<br />
figlie a la Notte, e di Cocito alunne,{{R|1380}}
che d'aspi han parimente irte le chiome,<br />
che d'aspi han parimente irte le chiome,
e di ventose bucce i dorsi alati.<br />
e di ventose bucce i dorsi alati.
Queste di Giove al tribunale intorno,<br />
Queste di Giove al tribunale intorno,
e de la sua gran reggia anzi la soglia<br />
e de la sua gran reggia anzi la soglia
si presentano allor che pena e pèsti<br />
si presentano allor che pena e pèsti{{R|1385}}
e morti a noi mortali, e guerre a' luoghi<br />
e morti a noi mortali, e guerre a' luoghi
che ne son meritevoli apparecchia.<br />
che ne son meritevoli apparecchia.
Una di loro a terra immantinente<br />
Una di loro a terra immantinente
spinse il padre celeste, onde Iuturna<br />
spinse il padre celeste, onde Iuturna
de la fraterna morte augurio avesse.<br />
de la fraterna morte augurio avesse.{{R|1390}}
<br />
 
Mosse la Dira, e di tempesta in guisa<br />
Mosse la Dira, e di tempesta in guisa
ch'impetüosamente trascorresse,<br />
ch'impetüosamente trascorresse,
volò come saetta che da Parto,<br />
volò come saetta che da Parto,
e da Cidone avvelenata uscisse,<br />
e da Cidone avvelenata uscisse,
e, non vista, ronzando e l'ombre aprendo,<br />
e, non vista, ronzando e l'ombre aprendo,{{R|1395}}
ferita immedicabile portasse.<br />
ferita immedicabile portasse.
Giunta là 've di Turno e de' Troiani<br />
Giunta là 've di Turno e de' Troiani
vide le schiere, in forma si ristrinse<br />
vide le schiere, in forma si ristrinse
subitamente di minore augello,<br />
subitamente di minore augello,
ed in quel si cangiò che da' sepolcri<br />
ed in quel si cangiò che da' sepolcri{{R|1400}}
e dagli antichi e solitari alberghi<br />
e dagli antichi e solitari alberghi
funesto canta, e sol di notte vola.<br />
funesto canta, e sol di notte vola.
<br />
 
Tal divenuta, a Turno s'appresenta,<br />
Tal divenuta, a Turno s'appresenta,
gli ulula, gli svolazza, gli s'aggira<br />
gli ulula, gli svolazza, gli s'aggira
molte volte d'intorno; e fin con l'ali<br />
molte volte d'intorno; e fin con l'ali{{R|1405}}
lo scudo gli percuote, e gli fa vento.<br />
lo scudo gli percuote, e gli fa vento.
<br />
 
Stupí, si raggricciò, muto divenne<br />
Stupí, si raggricciò, muto divenne
Turno per la paura. E la sorella,<br />
Turno per la paura. E la sorella,
tosto che lo stridor sentinne e l'ali,<br />
tosto che lo stridor sentinne e l'ali,
le chiome si stracciò, graffiossi il volto,<br />
le chiome si stracciò, graffiossi il volto,{{R|1410}}
e con le pugna il petto si percosse:<br />
e con le pugna il petto si percosse:
«Or che - dicendo - omai, Turno, piú puote<br />
per«Or teche la- tuadicendo germana?- Eomai, cheTurno, piú resta<br />puote
per te la tua germana? E che piú resta
a far per lo tuo scampo, o per l'indugio<br />
a far per lo tuo scampo, o per l'indugio
de la tua morte? E come a cotal mostro<br />
de la tua morte? E come a cotal mostro{{R|1415}}
oppor mi posso io piú? Già già mi tolgo<br />
oppor mi posso io piú? Già già mi tolgo
di qui lontano. A che piú spaventarmi?<br />
di qui lontano. A che piú spaventarmi?
Assai di téma, sventurato augello,<br />
Assai di téma, sventurato augello,
nel tuo venir mi désti. E ben conosco<br />
nel tuo venir mi désti. E ben conosco
a i segni del tuo canto e del tuo volo<br />
a i segni del tuo canto e del tuo volo{{R|1420}}
quel che m'apporti. E non punto m'inganna<br />
quel che m'apporti. E non punto m'inganna
il severo precetto del Tonante.<br />
il severo precetto del Tonante.
E perché vita mi concesse eterna?<br />
E perché vita mi concesse eterna?
Perché 'l morir mi tolse? Acciò morendo<br />
nonPerché finisse'l ilmorir miomi duolotolse? Acciò compagna<br />morendo
non finisse il mio duolo? Acciò compagna{{R|1425}}
gir non potessi al misero fratello?<br />
gir non potessi al misero fratello?
Immortal io? Che valmi? E che mi puote<br />
Immortal io? Che valmi? E che mi puote
ne l'immortalità parer soave<br />
ne l'immortalità parer soave
senza il mio Turno? Or qual mi s'apre terra<br />
senza il mio Turno? Or qual mi s'apre terra
che seco mi riceva e mi rinchiugga<br />
che seco mi riceva e mi rinchiugga{{R|1430}}
tra l'ombre inferne; e non piú ninfa e dea<br />
tra l'ombre inferne; e non piú ninfa e dea
ma sia mortale e morta?» E cosí detto,<br />
ma sia mortale e morta?» E cosí detto,
grama e dolente, di ceruleo ammanto<br />
grama e dolente, di ceruleo ammanto
il capo si coverse. Indi correndo<br />
il capo si coverse. Indi correndo
nel suo fiume gittossi, ove s'immerse<br />
nel suo fiume gittossi, ove s'immerse{{R|1435}}
infino al fondo, e ne mandò gemendo<br />
infino al fondo, e ne mandò gemendo
in vece di sospir gorgogli a l'aura.<br />
in vece di sospir gorgogli a l'aura.
<br />
 
Intanto il suo gran tèlo Enea vibrando<br />
Intanto il suo gran tèlo Enea vibrando
col nimico s'azzuffa, e fieramente<br />
col nimico s'azzuffa, e fieramente
lo rampogna, e gli dice: «Or qual piú, Turno,<br />
lo rampogna, e gli dice: «Or qual piú, Turno,{{R|1440}}
farai tu mora, o sotterfugio, o schermo?<br />
farai tu mora, o sotterfugio, o schermo?
Con l'armi, con le man, Turno, e da presso,<br />
Con l'armi, con le man, Turno, e da presso,
non co' piè si combatte e di lontano.<br />
non co' piè si combatte e di lontano.
Ma fuggi pur, dileguati, trasmutati,<br />
Ma fuggi pur, dileguati, trasmutati,
unisci le tue forze e 'l tuo valore,<br />
unisci le tue forze e 'l tuo valore,{{R|1445}}
vola per l'aria, appiattati sotterra,<br />
vola per l'aria, appiattati sotterra,
quanto puoi t'argomenta e quanto sai,<br />
quanto puoi t'argomenta e quanto sai,
che pur giunto vi sei». Turno, squassando<br />
che pur giunto vi sei». Turno, squassando
il capo: «Ah! - gli rispose - che per fiero<br />
il capo: «Ah! - gli rispose - che per fiero
che mi ti mostri, io de la tua fierezza,<br />
che mi ti mostri, io de la tua fierezza,{{R|1450}}
orgoglioso campion, punto non temo,<br />
orgoglioso campion, punto non temo,
né di te: degli dèi temo, e di Giove,<br />
né di te: degli dèi temo, e di Giove,
che nimici mi sono e meco irati».<br />
che nimici mi sono e meco irati».
<br />
 
Nulla piú disse; ma rivolto, appresso<br />
Nulla piú disse; ma rivolto, appresso
si vide un sasso, un sasso antico e grande<br />
si vide un sasso, un sasso antico e grande{{R|1455}}
ch'ivi a sorte per limite era posto<br />
ch'ivi a sorte per limite era posto
a spartir campi e tôr lite a' vicini.<br />
a spartir campi e tôr lite a' vicini.
Era sí smisurato e di tal peso,<br />
Era sí smisurato e di tal peso,
che dodici di quei ch'oggi produce<br />
che dodici di quei ch'oggi produce
il secol nostro, e de' piú forti ancora,<br />
il secol nostro, e de' piú forti ancora,{{R|1460}}
non l'avrebbon di terra alzato a pena.<br />
non l'avrebbon di terra alzato a pena.
Turno diegli di piglio, e con esso alto<br />
Turno diegli di piglio, e con esso alto
correndo se ne gia verso il nimico,<br />
correndo se ne gia verso il nimico,
senza veder né come indi il togliesse,<br />
senza veder né come loindi levasse,il né se gissetogliesse,<br />
né come lo levasse, né se gisse,{{R|1465}}
né se corresse. Disnervate e fiacche<br />
né se corresse. Disnervate e fiacche
gli vacillâr le gambe, e freddo e stretto<br />
gli vacillâr le gambe, e freddo e stretto
gli si fe' 'l sangue. Il sasso andò per l'aura<br />
gli si fe' 'l sangue. Il sasso andò per l'aura
sí che 'l colpo non giunse, e non percosse.<br />
sí che 'l colpo non giunse, e non percosse.
<br />
 
Come di notte, allor che 'l sonno chiude<br />
Come di notte, allor che 'l sonno chiude{{R|1470}}
i languid'occhi a l'affannata gente,<br />
i languid'occhi a l'affannata gente,
ne sembra alcuna volta essere al corso<br />
ne sembra alcuna volta essere al corso
ardenti in prima, e poi freddi in su 'l mezzo,<br />
ardenti in prima, e poi freddi in su 'l mezzo,
manchiam di lena sí ch'i piè, la lingua,<br />
manchiam di lena sí ch'i piè, la lingua,
la voce, ogni potenza ne si toglie<br />
la voce, ogni potenza ne si toglie{{R|1475}}
quasi in un tempo: cosí Turno invano<br />
quasi in un tempo: cosí Turno invano
tutte del suo valor le forze oprava<br />
tutte del suo valor le forze oprava
da la Dira impedito. Allora in dubbio<br />
da la Dira impedito. Allora in dubbio
fu di se stesso, e molti per la mente<br />
fu di se stesso, e molti per la mente
gli andaro e vari e torbidi pensieri.<br />
gli andaro e vari e torbidi pensieri.{{R|1480}}
Torse gli occhi a' suoi Rutuli, e le mura<br />
Torse gli occhi a' suoi Rutuli, e le mura
mirò de la città: poscia sospeso<br />
mirò de la città: poscia sospeso
fermossi, e pauroso; sopra il tèlo<br />
fermossi, e pauroso; sopra il tèlo
vistosi del gran Teucro, orror ne prese,<br />
vistosi del gran Teucro, orror ne prese,
non piú sapendo o dove per suo scampo<br />
sinon ricovrasse,piú sapendo o quel chedove per suo schermo,<br />scampo{{R|1485}}
si ricovrasse, o quel che per suo schermo,
o per l'offesa del nimico oprasse.<br />
o per l'offesa del nimico oprasse.
<br />
 
Mentre cosí confuso e forsennato<br />
Mentre cosí confuso e forsennato
si sta, la fatal asta Enea vibrando,<br />
si sta, la fatal asta Enea vibrando,
apposta ove colpisca, e con la forza<br />
apposta ove colpisca, e con la forza{{R|1490}}
del corpo tutto gli l'avventa e fère.<br />
del corpo tutto gli l'avventa e fère.
Macchina con tant'impeto non pinse<br />
Macchina con tant'impeto non pinse
mai sasso, e mai non fu squarciata nube<br />
mai sasso, e mai non fu squarciata nube
che sí tonasse. Andò di turbo in guisa<br />
che sí tonasse. Andò di turbo in guisa
stridendo, e con la morte in su la punta<br />
stridendo, e con la morte in su la punta{{R|1495}}
furïosa passò di sette doppi<br />
furïosa passò di sette doppi
lo rinforzato scudo; e la corazza<br />
lo rinforzato scudo; e la corazza
aprendo, ne la coscia gli s'infisse.<br />
aprendo, ne la coscia gli s'infisse.
Diè del ginocchio a questo colpo in terra<br />
Diè del ginocchio a questo colpo in terra
Turno ferito. I Rutuli gridaro:<br />
Turno ferito. I Rutuli gridaro:{{R|1500}}
e tal surse fra lor tumulto e pianto,<br />
e tal surse fra lor tumulto e pianto,
che 'l monte tutto e le foreste intorno<br />
che 'l monte tutto e le foreste intorno
ne rintonaro. Allor gli occhi e la destra<br />
ne rintonaro. Allor gli occhi e la destra
alzando in atto umilmente rimesso,<br />
alzando in atto umilmente rimesso,
e supplicante: «Io - disse - ho meritato<br />
e supplicante: «Io - disse - ho meritato{{R|1505}}
questa fortuna; e tu segui la tua;<br />
questa fortuna; e tu segui la tua;
ché né vita, né vènia ti dimando.<br />
ché né vita, né vènia ti dimando.
Ma se pietà de' padri il cor ti tange<br />
Ma se pietà de' padri il cor ti tange
(ché ancor tu padre avesti, e padre sei),<br />
(ché ancor tu padre avesti, e padre sei),
del mio vecchio parente or ti sovvenga.<br />
del mio vecchio parente or ti sovvenga.{{R|1510}}
E se morto mi vuoi, morto ch'io sia,<br />
E se morto mi vuoi, morto ch'io sia,
rendi il mio corpo a' miei. Tu vincitore,<br />
rendi il mio corpo a' miei. Tu vincitore,
ed io son vinto. E già gli Ausoni tutti<br />
ed io son vinto. E già gli Ausoni tutti
mi ti veggiono a' piè, che supplicando<br />
mi ti veggiono a' piè, che supplicando
mercé ti chieggio. E già Lavinia è tua;<br />
mercé ti chieggio. E già Lavinia è tua;{{R|1515}}
a che piú contra un morto odio e tenzone?»<br />
a che piú contra un morto odio e tenzone?»
<br />
 
Enea ferocemente altero e torvo<br />
Enea ferocemente altero e torvo
stette ne l'arme, e vòlti gli occhi a torno,<br />
stette ne l'arme, e vòlti gli occhi a torno,
frenò la destra; e con l'indugio ognora<br />
frenò la destra; e con l'indugio ognora
piú mite, al suo pregar si raddolciva;<br />
piú mite, al suo pregar si raddolciva;{{R|1520}}
quando di cima all'omero il fermaglio<br />
quando di cima all'omero il fermaglio
del cinto infortunato di Pallante<br />
del cinto infortunato di Pallante
negli occhi gli rifulse. E ben conobbe<br />
negli occhi gli rifulse. E ben conobbe
a le note sue bolle esser quel desso,<br />
a le note sue bolle esser quel desso,
di che Turno quel dí l'avea spogliato,<br />
di che Turno quel dí l'avea spogliato,{{R|1525}}
che gli diè morte; e che per vanto poscia<br />
che gli diè morte; e che per vanto poscia
come nimica e glorïosa spoglia<br />
come nimica e glorïosa spoglia
lo portò sempre al petto attraversato.<br />
lo portò sempre al petto attraversato.
Tosto che 'l vide, amara rimembranza<br />
Tosto che 'l vide, amara rimembranza
gli fu di quel ch'ei n'ebbe affanno e doglia;<br />
gli fu di quel ch'ei n'ebbe affanno e doglia;{{R|1530}}
e d'ira e di furore il petto acceso,<br />
e d'ira e di furore il petto acceso,
e terribile il volto: «Ah! - disse - adunque<br />
e terribile il volto: «Ah! - disse - adunque
tu de le spoglie d'un mio tanto amico<br />
tu de le spoglie d'un mio tanto amico
adorno, oggi di man presumi uscirmi,<br />
adorno, oggi di man presumi uscirmi,
sí che non muoia? Muori; e questo colpo<br />
sí che non muoia? Muori; e questo colpo{{R|1535}}
ti dà Pallante, e da Pallante il prendi.<br />
ti dà Pallante, e da Pallante il prendi.
A lui, per mia vendetta e per sua vittima,<br />
A lui, per mia vendetta e per sua vittima,
te, la tua pena, e 'l tuo sangue consacro».<br />
te, la tua pena, e 'l tuo sangue consacro».
E, ciò dicendo, il petto gli trafisse.<br />
E, ciò dicendo, il petto gli trafisse.
Allor da mortal gelo il corpo appreso<br />
Allor da mortal gelo il corpo appreso{{R|1540}}
abbandonossi; e l'anima di vita<br />
abbandonossi; e l'anima di vita
sdegnosamente sospirando uscio.
</poem>
{{capitolo
|CapitoloPrecedente=Libro decimoprimo