Fu il fuoco o l'acqua che sotterrò Pompei ed Ercolano?/Lettera seconda: differenze tra le versioni

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{{Indent|0|di cui abbiamo memoria, accaduto l'anno 79 dell'Era Cristiana sotto l'impero di Tito [...] Dopo Ercolano veniva Pompei, città situata poco distante dalla presente Torre dell'Annunziata, seppellita anch'essa nell'istesso incendio, come Ercolano».}}
[[:w:Giacomo Martorelli|Martorelli]] parlando del gabinetto d'antichità di Portici, ripieno di tanti oggetti ricavati da Ercolano, Pompei, e Stabia parla nella maniera seguente<ref>''Praefat. in Thec. Calam. Unum seligam...</ref>: «Farò menzione d'una cosa sola, cioè, della Regia munificenza, colla quale facesti acquisto d'un tesoro di antichi mobili, specialmente di pitture, e di molti [[:w:Codice (filologia)|codici]] [[:w:lingua latina|latini]] e [[:w:Greco antico|greci]], ricavati dalle tre tue città, seppellite dalle ceneri del Vesuvio, in modo che da paesi i più lontani gli uomini più sagaci vengono in folla per osservarlo». E nella pagina 381 il nostro erudito autore si esprime così<ref>''Mart. pag. 381...''</ref>: «Non deve mettersi in oblio
 
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{{Indent|0|pesante, a cagione della loro spessezza, scorrendo precipitosamente in giù per lo declivio del monte, giunse sino al mare, dove formò immediatamente un guado, da non rendere più le navi accessibili al lido, a cagione della ruina del monte.»}}
 
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