Pagina:Opere matematiche (Cremona) I.djvu/467: differenze tra le versioni

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{{Indent|0}} e le radici di questa equazione saranno <math>rs_1, rs_2, rs_3</math>.
{{Indent|0}} e le radici di questa equazione saranno <math>rs_1, rs_2, rs_3</math>.


Fatto adunque <math>h^3 = \overline{rn}^3</math>, <math>B'=0</math> ed inoltre <math>A'=B</math>, ovvero <math>A'= - 2B</math>, l'equazione [[#eq2|2]]) diviene nel primo caso:
Fatto adunque <math>h^3 = \overline{rn}^3</math>, <math>B'=0</math> ed inoltre <math>A'=B</math>, ovvero <math>A'= - 2B</math>, l’equazione [[#eq2|2]]) diviene nel primo caso:
{{eq|
{{eq|
<math>(rm - rn)(rm + 2 rn)^2=0</math>,|7}} {{Indent|0}} e nel secondo:
<math>(rm - rn)(rm + 2 rn)^2=0</math>,|7}} {{Indent|0}} e nel secondo:
{{Centrato|<math>(rm - rn)^2 (2rm + rn) = 0</math>. }}
{{Centrato|<math>(rm - rn)^2 (2rm + rn) = 0</math>. }}
{{Indent|0}} Cioè nel primo caso uno de' tre punti <math>m</math> corrispondenti ad <math>n=(s_1, s_2, s_3)</math> coincide collo stesso <math>n</math>, mentre gli altri due si riuniscono in un sol punto <math>(r_1, r_2, r_3)</math> diverso da <math>n</math>. Nel secondo caso invece, due de' tre punti <math>m</math> corrispondenti ad <math>n=(s_1, s_2, s_3)</math> cadrebbero in <math>n</math>. Ma nella quistione che ci occupa si verifica il primo caso, non il secondo ([[#143|143]]); ond'è che dobbiamo assumere <math>A'=B</math>, non già <math>A'=-2B</math>.
{{Indent|0}} Cioè nel primo caso uno de’ tre punti <math>m</math> corrispondenti ad <math>n=(s_1, s_2, s_3)</math> coincide collo stesso <math>n</math>, mentre gli altri due si riuniscono in un sol punto <math>(r_1, r_2, r_3)</math> diverso da <math>n</math>. Nel secondo caso invece, due de’ tre punti <math>m</math> corrispondenti ad <math>n=(s_1, s_2, s_3)</math> cadrebbero in <math>n</math>. Ma nella quistione che ci occupa si verifica il primo caso, non il secondo ([[#143|143]]); ond’è che dobbiamo assumere <math>A'=B</math>, non già <math>A'=-2B</math>.


Dunque la richiesta equazione per la projettività fra l'involuzione formata dalle terne di punti <math>mm'm''</math> e la semplice punteggiata formata dai punti <math>n</math> può essere scritta così:
Dunque la richiesta equazione per la projettività fra l’involuzione formata dalle terne di punti <math>mm'm''</math> e la semplice punteggiata formata dai punti <math>n</math> può essere scritta così:
{{eq|
{{eq|
<math>\overline{rm}^3 + 3rn.\overline{rm}^2 - 4h^3 = 0</math>,|8}}
<math>\overline{rm}^3 + 3rn.\overline{rm}^2 - 4h^3 = 0</math>,|8}}
{{Indent|0}} ove <math>h</math> esprime un coefficiente costante<ref>< I tre punti <math>mm'm''</math> sono i centri armonici (di 3° grado) del punto <math>n</math> rispetto ai quattro punti <math>ss_1s_2s_3</math>.></ref>.
{{Indent|0}} ove <math>h</math> esprime un coefficiente costante<ref>< I tre punti <math>mm'm''</math> sono i centri armonici (di 3° grado) del punto <math>n</math> rispetto ai quattro punti <math>ss_1s_2s_3</math>.></ref>.


{{§|144a|(a)}} I punti <math>s_1s_2s_3</math> sono dati dall'equazione [[#eq6|6]]), ed i punti <math>r_1r_2r_3</math> dalla [[#eq7|7]]):
{{§|144a|(a)}} I punti <math>s_1s_2s_3</math> sono dati dall’equazione [[#eq6|6]]), ed i punti <math>r_1r_2r_3</math> dalla [[#eq7|7]]):
{{Centrato|<math>rm + 2rn = 0</math>,}}
{{Centrato|<math>rm + 2rn = 0</math>,}}
{{Indent|0}} ossia dalla:
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{{Indent|0}} dunque entrambi i sistemi di quattro punti <math>ss_1s_2s_3, rr_1r_2r_3</math> sono equianarmonici ([[Introduzione ad una teoria geometrica delle curve piane (Cremona)/Teoria dell'involuzione#27|27]]).
{{Indent|0}} dunque entrambi i sistemi di quattro punti <math>ss_1s_2s_3, rr_1r_2r_3</math> sono equianarmonici ([[Introduzione ad una teoria geometrica delle curve piane (Cremona)/Teoria dell'involuzione#27|27]]).


Ne consegue che, se <math>i</math> è un flesso ''reale'' delle cubiche sizigetiche, due de' quattro vertici <math>r</math> giacenti nella polare armonica <math>I</math> sono reali, gli altri due imaginari ([[Introduzione ad una teoria geometrica delle curve piane (Cremona)/Teoria dell'involuzione#26|26]]). E per la reciprocità già avvertita ([[#141d|141, d]]), due delle quattro rette <math>R</math> (lati de' trilateri sizigetici) concorrenti in <math>i</math> saranno reali, le altre due immaginarie. Che almeno uno de' flessi di una cubica sia reale, risulta manifesto dall'essere ''dispari'' il numero totale delle intersezioni della cubica coll'Hessiana.
Ne consegue che, se <math>i</math> è un flesso ''reale'' delle cubiche sizigetiche, due de’ quattro vertici <math>r</math> giacenti nella polare armonica <math>I</math> sono reali, gli altri due imaginari ([[Introduzione ad una teoria geometrica delle curve piane (Cremona)/Teoria dell'involuzione#26|26]]). E per la reciprocità già avvertita ([[#141d|141, d]]), due delle quattro rette <math>R</math> (lati de’ trilateri sizigetici) concorrenti in <math>i</math> saranno reali, le altre due immaginarie. Che almeno uno de’ flessi di una cubica sia reale, risulta manifesto dall’essere ''dispari'' il numero totale delle intersezioni della cubica coll’Hessiana.


Sia dunque 1 un flesso reale; e delle quattro rette <math>R</math> ([[#140b|140, b]]), cioè 123, 148, 157, 169, siano reali le prime due, imaginarie coniugate le altre. I quattro flessi 57, 69 saranno necessariamente tutti imaginari, ed invero uno de' primi due sarà coniugato
Sia dunque 1 un flesso reale; e delle quattro rette <math>R</math> ([[#140b|140, b]]), cioè 123, 148, 157, 169, siano reali le prime due, imaginarie coniugate le altre. I quattro flessi 57, 69 saranno necessariamente tutti imaginari, ed invero uno de’ primi due sarà coniugato