Pagina:Poesie greche.djvu/43: differenze tra le versioni

mNessun oggetto della modifica
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 2: Riga 2:




<section begin="Pittaco2" /><poem>Egli è proprio d'avveduto
<section begin="Pittaco2" /><poem>Egli è proprio d’avveduto
Preveder se il male avvenga,
Preveder se il male avvenga,
E del forte è che accaduto
E del forte è che accaduto
Col coraggio ei lo sostenga.
Col coraggio ei lo sostenga.
</poem><section end="Pittaco2" />
</poem><section end="Pittaco2" />






Riga 16: Riga 14:
<section begin="Biante1" /><poem>Ai cittadini, se in città tu resti,
<section begin="Biante1" /><poem>Ai cittadini, se in città tu resti,
Cerca piacer, chè ciò favor procura:
Cerca piacer, chè ciò favor procura:
Superbia die' talor mali funesti.
Superbia die’ talor mali funesti.
</poem><section end="Biante1" />
</poem><section end="Biante1" />


{{Titolo|'''IV. Di {{AutoreCitato|Solone|Solone Ateniese}}.'''|120|center|10}}


<section begin="Solone" /><poem>Da ciascun ti guarda; in petto
Vedi s’altri un ferro asconda,
Mentre parla in dolce aspetto,
Chè di mente invereconda<ref>Lett. nera μελαίνας.</ref>
Egli è duplice parlar.
</poem><section end="Solone" />


{{Titolo|'''II. D’ignoto.'''|120|center|10}}


<section begin="Anonimo" /><poem>Veder si dee da terra navigare,
Se pur di può, se caso lo permetta;
Ma una colta ce alcun sui troci in mare
Uopo è che tosto assuma al corso fretta.
</poem><section end="Anonimo" />