Pagina:Canti (Sole).pdf/215: differenze tra le versioni

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-<poem>Ma fra'tumulti umani
+<poem><!-- no  verso -->
+Ma fra’ tumulti umani
 Confidente e sereno i passi avanza,
 Fiso in mondi lontani
 Radianti pel buio a la speranza.
-E d'operoso amore
+E d’operoso amore
 Ai suoi comperegrini anche sovviene,
-E forte vi'atore
+E forte vïatore
 Manco per gioia o per dolor non viene.
 Chè le gioie mortali
-Con cuor misura, che a l'eterne asseta;
+Con cuor misura, che a l’eterne asseta;
 Chè de la vita i mali
 Obblia pensando a la promessa meta.
 E sè medesmo a prova
-Urge per l'ombra a la beata riva,
+Urge per l’ombra a la beata riva,
-Com'esule che mova
+Com’esule che mova
-Innanzi l'alba a la città nativa.
+Innanzi l’alba a la città nativa.
 Io ti precorro; e quando
 Codeste luci che soave appanni
 Gireran scintillando
-Pei rosei campi dell'aprii degli anni,
+Pei rosei campi dell’april degli anni,
 Io, peregrin canuto,
 Sui gioghi de la vita ultimi assiso,
 Andrò pensoso e muto
-L'alba aspettando de l'eterno riso;</poem>
+L’alba aspettando de l’eterno riso;</poem>