Pagina:Sotto il velame.djvu/51: differenze tra le versioni

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Che la gentilissima dice:<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XXXI#21|Purg. XXXI 22 segg.}}</ref>
Che la gentilissima dice:<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XXXI#21|Purg. XXXI 22 segg.}}</ref>
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{{ms|font=0.7pc}}<poem>Per entro i miei disiri
Per entro i miei disiri
........................
........................
quai fossi attraversati, o quai catene
quai fossi attraversati, o quai catene
trovasti .... ?
trovasti .... ?</poem></div>
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Non ne trovasti, ella viene a dire. E sèguita:
Non ne trovasti, ella viene a dire. E sèguita:
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{{ms|font=0.7pc}}<poem>E quali agevolezze e quali avanzi
nella fronte degli altri si mostraro .... ?</poem></div>
E quali agevolezze e quali avanzi
nella fronte degli altri si mostraro .... ?
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Non si mostrarono, ella intende. Dunque gli rimprovera d'aver trovati impedimenti, dove non erano, e agevolezze, dove non si mostrarono, e gl'impedimenti, nella via che conduceva al bene, e le agevolezze, dove? in una selva aspra e forte.
Non si mostrarono, ella intende. Dunque gli rimprovera d'aver trovati impedimenti, dove non erano, e agevolezze, dove non si mostrarono, e gl'impedimenti, nella via che conduceva al bene, e le agevolezze, dove? in una selva aspra e forte.


Era dunque il suo, difetto di quello amore che scevera le agevolezze dagli impedimenti; cioè di prudenza. E nessun'altra parola, fuor che questa d'imprudenza, alcuno potrà mettere come postilla all'ultimo rimprovero di Beatrice, quand'ella, nella sua gloria e nella sua felicità, mostra così mesta pietà per il suo amatore:<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XXXI#54|Purg. ib. 55 segg.}}</ref>
Era dunque il suo, difetto di quello amore che scevera le agevolezze dagli impedimenti; cioè di prudenza. E nessun'altra parola, fuor che questa d'imprudenza, alcuno potrà mettere come postilla all'ultimo rimprovero di Beatrice, quand'ella, nella sua gloria e nella sua felicità, mostra così mesta pietà per il suo amatore:<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XXXI#54|Purg. ib. 55 segg.}}</ref>
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{{ms|font=0.7pc}}<poem>Ben ti dovevi, per lo primo strale
Ben ti dovevi, per lo primo strale
delle cose fallaci, levar suso
delle cose fallaci, levar suso
di retro a me che non era più tale.
di retro a me che non era più tale.</poem></div>
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