Pagina:Canti (Sole).pdf/321: differenze tra le versioni

Alebot (discussione | contributi)
m Prova scrittura via bot (test)
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
<noinclude>polo </noinclude>così tenace degli antichi suoi costumi, non potea non ritrarre mirabilmente delle qualità della sua origine e della sua missione. Ed ora lo Sposo è un giovine mandriano, che meriggia placidamente all’ombra, ed ora è il Re, che in vista d’Israele si asside sul trono de’ suoi padri; ora è il povero pastore che sceso dai monti attende serenamente a cibarsi di frutta, ed ora è il potente monarca che siede a sontuoso banchetto nei suoi reali appartamenti. E cosi della Sposa: ora tu vedi in essa l’inquieta ed anelante pastorella, che va cercando pe’ campi l’oggetto della sua tenerezza, ed ora l’eletta d’un monarca alla quale s’inchinano tutte le regine e le figlie d’Israele; ora la semplice e bruna guardiana delle vigne, ed ora la sposa illustre e felice, coperta d’oro e di porpora, e circonfusa di profumi elettissimi ; ora la povera figlia del popolo, vagante di notte per le vie di Gerusalemme, e impunemente oltraggiata percossa e ferita dalle guardie notturne, che osano financo strapparle il manto, ed ora la figliuola d’un re, che procede con guerriera maestà, calzata di coturni e scintillante di gemme.
<poem>
polo così tenace degli antichi suoi costumi, non potea
non ritrarre mirabilmente delle qualità della sua ori-
gine e della sua missione. Ed ora lo Sposo è un gio-
vine mandriano, che meriggia placidamente all'ombra,
ed ora è il Re, che in vista d'Israele si asside sul trono
de'suoi padri; ora è il povero pastore che sceso dai
monti attende serenamente a cibarsi di frutta, ed ora
è il potente monarca che siede a sontuoso banchetto
ne1 suoi reali appartamenti. E cosi della Sposa: ora tu
vedi in essa l'inquieta ed anelante pastorella, che va
cercando pe'campi l'oggetto della sua tenerezza, ed
ora l'eletta d'un monarca alla quale s'inchinano tutte
le regine e le figlie d'Israele; ora la semplice e bruna
guardiana delle vigne, ed ora la sposa illustre e felice,
coperta d'oro e di porpora, e circonfusa di profumi
elettissimi ; ora la povera figlia del popolo, vagante di
notte per le vie di Gerusalemme, e impunemente ol-
traggiata percossa e ferita dalle guardie notturne, che
osano financo strapparle il manto, ed ora la figliuola
d'un re, che procede con guerriera maestà, calzata di
coturni e scintillante di gemme.


Nè questo stupendo antagonismo d’immagini risguarda i soli protagonisti della Cantica: esso va in cento guise, e sempre più vagamente riproducendosi e traformandosi negli accessorii. Qua uno schietto giaciglio di fiori, là una maravigliosa lettiera di cedro con colonne di argento, capezzale di oro, cielo di porpora dipinto a musaico, e con sessanta guerrieri a spade sguainate che l’assicurano dagli spaventi notturni : quindi, i capelli della sposa una volta somigliano alle
Nè questo stupendo antagonismo d'immagini ri-
sguarda i soli protagonisti della Cantica: esso va in
cento guise, e sempre più vagamente riproducendosi
e traformandosi negli accessorii. Qua uno schietto gia-
ciglio di fiori, là una maravigliosa lettiera di cedro con
colonne di argento, capezzale di oro, cielo di porpora
dipinto a musaico, e con sessanta guerrieri a spade
sguainate che l'assicurano dagli spaventi notturni :
quindi, i capelli della sposa una volta somigliano alle</poem>