Il latino quale lingua ausiliare internazionale: differenze tra le versioni

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{{Qualità|avz=101%|data=13 maggio 2008|arg=saggi}}
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{{Intestazione letteratura
| Nome e cognome dell'autore = Giuseppe Peano
| Titolo = Il latino quale lingua ausiliare internazionale
| Iniziale del titolo = I
| Nome della pagina principale = Il latino quale lingua ausiliare internazionale
| Eventuale titolo della sezione o del capitolo =
| Anno di pubblicazione = 1903
| Eventuale secondo anno di pubblicazione =
| Secolo di pubblicazione = XX secolo
| Il testo è una traduzione? = no
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| Abbiamo la versione cartacea a fronte? = no
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È noto che fino a cento anni fa, circa, la lingua latina era la lingua internazionale nel campo scientifico. Scrivevano costantemente latino {{AutoreCitato|Gottfried Leibniz|Leibniz}}, {{AutoreCitato|Isaac Newton|Newton}}, Eulero, i Bernoulli, e ancora Gauss, Jacobi, ecc. pubblicarono in latino le loro opere principali. Ma poi si cominciò a scrivere nelle lingue nazionali. Oggigiorno i lavori scientifici sono scritti nelle varie lingue neolatine, nelle differenti lingue germaniche, in più lingue slave, ecc. I giapponesi, che fino agli ultimi anni scrivevano inglese, ora stampano in giapponese. Così ricevo in questa lingua un lavoro del sig. Kaba sulle funzioni ellittiche (Atti dell’Accademia di Tōkyō, 17 gennaio 1903).