Il probabile falsificatore della Quaestio de aqua et terra/IV: differenze tra le versioni

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In conclusione. L'editore della ''Quaestio de aqua et terra'', contro la cui autenticità si sono levati dei dubbi così fondati, non era sicuramente fior di farina. I documenti prodotti ce lo fecero conoscere abbastanza da vicino, il che giovò a confermarci nella impressione che producono e l'assetto curioso della stampa principe della ''Quaestio'' e la consolatoria per la morte di Luigi XII. Dovunque si vede in quel frate una gran voglia di figurare, di farsi innanzi, di sfoggiare dottrine recondite. Teologo e filosofo, astrologo e verseggiatore, egli mette tutte le scienze e le arti al servizio de' principi da cui spera favori e specialmente della propria ambizione. C'è da giurare che lo stesso Alighieri, conoscendolo, non avrebbe esitato a cacciarlo tra quei frati vanitosi, che pascon di vento le pecorelle e gonfiano il cappuccio, purchè si rida alle loro prediche piene di motti e di scede<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Paradiso/Canto XXIX#114|''Parad.'', XXIX, 115}}</ref>. Codesto Moncetti, insomma, considerato un po' attentamente, non si può negare che abbia in grado non comune la ''capacità a delinquere''.
 
Scrive il Torelli che fra Benedetto, durante la sua dimora in Parigi, pubblicò il ''Tractatus de formatione humani corporis in utero'', di Egidio Romano, dedicandolo ad Enrico VIII d'Inghilterra, che era ancora cattolico; e di quel libro riferisce il titolo<ref>''Secoli Agostiniani'', VIII, 256-257.</ref>. La prima edizione del ''Tractatus'' è di Parigi 1515; la seconda, curata dall'agostiniano Augusto Montefalcone, è di Venezia 1523; la terza, di cui abbiamo solo notizia indiretta, è di Rimini 1626. I maggiori bibliografi non registrano quest'opera<ref>Neppure lo <small>HAIN</small>, che nel ''Repertorium'' dà un elenco così copioso degli scritti filosofici, politici, fisici e teologici di Egidio.</ref>, che abbiamo ragione di ritenere alquanto rara in tutte le stampe, rarissima nella prima<ref>Della ediz. principe del ''Tractatus'' esiste una copia, rilegata con l'opuscolo del Moncetti alla regina di Francia, nel cit. vol. XV, VII, 260 della Nazionale di Torino. Sventuratamente manca del frontespizio e della dedica. Facemmo invano ricerca d'un altro esemplare in alcune delle principali biblioteche italiane. Uno ve n'era nella Nazionale di Parigi (vedi ''Catalogue des sciences mèdicales'', vol. I, 1857, p. 407), ma ora non si trova più.</ref>. Ne tengon conto invece, dandone unicamente il titolo, i vecchi eruditi che particolarmente ebbero ad occuparsi di Egidio Colonna.
 
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