La grande proletaria si è mossa: differenze tra le versioni

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Qual festa vi faranno i morti vincitori di S. Martino di Calatafimi! Il gigantesco Schiaffino, morto impugnando la bandiera dei Mille, come accoglierà i piccoli fucilieri dell’ 84° conquistatori della bandiera del Profeta! Ma non vi fermate troppo con loro; o bersaglieri di [[w:Homs|Homs]] coi bersaglieri di [[w:Palestro|Palestro]], o cavalleggeri di Tripoli coi cavalleggeri di Montebello. La vittoria rende felice anche i morti.
 
Andate a consolare i vinti! O Bianco, santa primizia della guerra, o [[w:Bartolomeo Grazioli|Grazioli]], o De Lutti, o marinai di Tripoli e [[w:Bengasi|Ben-Ghazi]], consolate [[w:Battaglia di Lissa (1866)|i morti di Lissa]]! O Bruchi, o Solaroli, o Granafei, o Faitini, o Flombert, o Orsi, o Bellini, o Silvatici, o [[La spigolatrice di Sapri|trecento]] [[w:Spedizione di Sapri|caduti in un’ora]], consolate [[w:Battaglia di Custoza|i morti di Custoza]]!
 
Oh! Non dimenticate i più dolorosi, e, se si può dire, anche più valorosi, [[w:Battaglia dell'Amba Alagi|morti di Amba Alage]] e [[w:Battaglia di Adua|Abba Garima]]. Sono, essi, gli ultimi martiri d’Italia: sono ancora sulla soglia. Abbracciate il maggior Toselli così degno di guidare un’avanzata audace su [[w:Guerra_italo-turca#L.27occupazione_di_Ain_Zara|Ain-Zara]]! Baciate il maggior Galliano, così degno di difendere le trincee di Bu-Meliana e Sciara-Sciat!