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nuoce; vedendo egli per primo, toglie la voce". E'
nuoce; vedendo egli per primo, toglie la voce". E'
antica questa ultima storiella; e mi pare sia ricordata da Dante:
antica questa ultima storiella; e mi pare sia ricordata da Dante:
{{ms}}<poem>questa mi porse tanto di gravezza
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questa mi porse tanto di gravezza
con la paura ch'uscìa di sua vista...</poem></div>
con la paura ch'uscìa di sua vista...</poem></div>


Sono quelli occhi che gravano su tutto l'essere del
Sono quelli occhi che gravano su tutto l'essere del
passeggero. E si veda come la lupa convenientemente
passeggero. E si veda come la lupa convenientemente
simboleggi la frode, poichè ella è astuta e insidiosa;
simboleggi la frode, poichè ella è astuta e insidiosa;
e, sopra tutto, "veduta prima, non nuoce". Inoltre<ref>ib. L. c.p.67.</ref> "si dice ch'esso (lupo) viva, a volte, di preda, a volte di ''terra'', anche di vento". Come non ricordare il veltro, che della lupa è il nemico contrapposto, e non ciberà ''terra''...? Non ciberà ''terra'', viene a dire
e, sopra tutto, "veduta prima, non nuoce". Inoltre<ref>ib. L. c.p.67.</ref> "si dice ch'esso (lupo) viva, a volte, di preda, a volte di ''terra'', anche di vento". Come non ricordare il veltro, che della lupa è il nemico contrapposto, e non ciberà ''terra''...? Non ciberà ''terra'', viene a dire il poeta, come costei. E il peltro, che certo significa la ricchezza, è la ''preda'', cui il veltro non vorrà e
il poeta, come costei. E il peltro, che certo significa
la ricchezza, è la ''preda'', cui il veltro non vorrà e