Brani di vita/Libro secondo/Gli ultimi anni di Giacomo Leopardi: differenze tra le versioni

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Così il Ranieri diede fuori il suo libro: ''Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi'', libro più che mai necessario alla completa biografia dell'infelice poeta.
 
Anche il Ranieri fu sforzato alla relazione minuta delle debolezze e delle aberrazioni di un malato; relazione tanto più utile in quanto riguarda il momento più inesplorato della vita del Leopardi, gli anni in cui l'ingegno suo era giunto a quella fredda esaltazione, a quella disperazione scettica da cui scaturirono i ''[[Pensieri (Leopardi)|Pensieri]]'' e la ''[[Canti (Leopardi)/La ginestra, o il fiore del deserto|Ginestra]]''. Questo libro diventa così indispensabile a chi vuol parlare del Leopardi.
 
In quelle minuzie, in quegli aneddoti umili, c'è tuttavia quel che oggi si chiama interesse, e quando si giunge all'ultima pagina si trova che il libro è troppo breve. Qualche tensione lirica, qualche esagerazione di sentimentalismo romantico passano inosservate sotto al sentimento profondo dell'amicizia che si sacrifica, accanto alla forte e modesta carità di Paolina Ranieri che sembra aver ispirato tutto il libro. Infine il lettore giunge a dolersi che il Ranieri non sia stato il compagno di tutta la vita del Leopardi e che non ce l'abbia potuta narrar tutta, giorno per giorno, dalla nascita alla morte.