Pagina:Sotto il velame.djvu/64: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<section begin=1 /> |
|||
{{Centrato|<poem><small>O cupidigia, che i mortali affonde |
{{Centrato|<poem><small>O cupidigia, che i mortali affonde |
||
sì sotto te, che nessuno ha potere |
sì sotto te, che nessuno ha potere |
||
di trarre gli occhi fuor delle tue onde!</small></poem>}} |
di trarre gli occhi fuor delle tue onde!</small></poem>}} |
||
Ma verrà, verrà, quando che sia (così Beatrice conclude<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Paradiso/Canto XXVII#141|Par. XXVII 142 segg}}.</ref>), chi raddrizzerà il genere umano, curando l'adolescenza, avviando per la diritta via l'appetito dei mortali, sì che il fiore della volontà non sia, subito nella primavera, guasto dalle pioggie, e cada senza legare. La redenzione non sarà stata invano; il volere non invano sarà stato franco; |
Ma verrà, verrà, quando che sia (così Beatrice conclude<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Paradiso/Canto XXVII#141|Par. XXVII 142 segg}}.</ref>), chi raddrizzerà il genere umano, curando l'adolescenza, avviando per la diritta via l'appetito dei mortali, sì che il fiore della volontà non sia, subito nella primavera, guasto dalle pioggie, e cada senza legare. La redenzione non sarà stata invano; il volere non invano sarà stato franco; |
||
{{Centrato|<small>e vero frutto verrà dopo il fiore:</small>}}il bene dopo la libertà. |
{{Centrato|<small>e vero frutto verrà dopo il fiore:</small>}}il bene dopo la libertà. |
||
<section end=1 /> |
|||
<section begin=2 /> |
|||
{{Centrato|<big>VIII.</big>}} |
{{Centrato|<big>VIII.</big>}} |
||
Dante, dunque, adolescente e poco oltre la soglia della seconda età, essendosi chiusi quelli occhi giovanetti, che menavano al bene la sua anima sensitiva, la quale allora, come di adolescente, aveva bisogno di chi la guidasse e cui obbedisse, cominciò a essere ingannato dal cuore o appetito. Esso si faceva talora avversario della ragione, e vedeva il bene dove non era e non lo vedeva dove era. Lo vedeva |
Dante, dunque, adolescente e poco oltre la soglia della seconda età, essendosi chiusi quelli occhi giovanetti, che menavano al bene la sua anima sensitiva, la quale allora, come di adolescente, aveva bisogno di chi la guidasse e cui obbedisse, cominciò a essere ingannato dal cuore o appetito. Esso si faceva talora avversario della ragione, e vedeva il bene dove non era e non lo vedeva dove era. Lo vedeva |
||
Riga 13: | Riga 17: | ||
più ver lei, quasi trovasse ostacoli per la sua via: |
più ver lei, quasi trovasse ostacoli per la sua via: |
||
ombrava, come cavallo restìo : era vile. E si volgeva |
ombrava, come cavallo restìo : era vile. E si volgeva |
||
ad altri, come attirato dalla voce e dall'aspetto del |
ad altri, come attirato dalla voce e dall'aspetto del |
||
<section end=2 /> |