Pagina:Sotto il velame.djvu/39: differenze tra le versioni
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si sottintende il concetto di viltà, come negli altri versi, |
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{{Centrato|<poem><small>l'anima tua è da viltate offesa, |
{{Centrato|<poem><small>l'anima tua è da viltate offesa, |
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perchè tanta viltà nel cuore allette?. |
perchè tanta viltà nel cuore allette?.<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto I#120|Inf. II 122.}}</ref></poem></small>}} |
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si legge quello di paura. Vero è che Dante potrebbe dirmi, |
si legge quello di paura. Vero è che Dante potrebbe dirmi, |
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{{Centrato|<poem><small>è Cielo dovunque la Stella, |
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ma ciò non ''è converso''; |
ma ciò non ''è converso'';<ref>Conv. Canzone ''Le dolci rime'', Tr. IV.</ref></poem></small>}} |
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e che, come nobiltà "vale e si stende più che virtù", così viltà si stende più che paura; ma non forse vorrebbe dirlo quì, trattandosi d'un linguaggio che non è più quel del Convivio, anche quando il pensiero è lo stesso, che nella Comedia egli parla per simboli evidenti e disegna e scolpisce figure, non |
e che, come nobiltà "vale e si stende più che virtù", così viltà si stende più che paura; ma non forse vorrebbe dirlo quì, trattandosi d'un linguaggio che non è più quel del Convivio, anche quando il pensiero è lo stesso, che nella Comedia egli parla per simboli evidenti e disegna e scolpisce figure, non |