Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/145: differenze tra le versioni

 
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<noinclude>vo, e mortale?</noinclude>
e mortale?
;Dionisio: I so che te accoraccij, e giustamente il fai, e se mi desti de le botte non ti contradiria, ma se mai piu te le toglio, poss'io morire malamente con la moglie, et i fioli, et quello Archedemo isbecciato.
;Dionisio: I so che te accoraccij, e giustamente il fai, e se mi desti de le botte non ti contradiria, ma se mai piu te le toglio, poss'io morire malamente con la moglie, et i fioli, et quello Archedemo isbecciato.
;Xanthia: Ho io udito il giuramento, e ne son testimonio.
;Xanthia: Ho io udito il giuramento, e ne son testimonio.
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;Eaco: O Ditila, ò Scebia, e ò Pardoca, venite à combattere con costui.
;Eaco: O Ditila, ò Scebia, e ò Pardoca, venite à combattere con costui.
;Dionisio: Non sono queste cose gravi? tu battere costui che roba le altrui cose?
;Dionisio: Non sono queste cose gravi? tu battere costui che roba le altrui cose?
;Xanthia: Molto superbe.
;Xanthia: Molto superbe.