Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/351: differenze tra le versioni
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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|223}}--><noinclude>fetto </noinclude>di prima. — Tanto perfetto che, tolta la religione, gli è piú spediente il morire di propria mano che il vivere. Se la perfezione degli esseri viventi si misura dall’infelicità, va bene. Ma che altro indica il grado della loro perfezione se non la felicità? E qual altro è il fine, anzi la perfezione dell’esistenza? Il fatto sta che oggidí pare assurdo il richiamare gli uomini alla natura, e lo scopo vero e costante anche dei piú savi e profondi filosofi è di allontanarneli sempre piú, quantunque alle volte credano il contrario, confondendo la natura colla ragione. Ma anche non confondendola, credono che l’uomo sarà felice quando si regolerà intieramente secondo la pura ragione. Ed allora si ammazzerà da se stesso. |
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|223}}--><noinclude>fetto </noinclude>di prima. — Tanto perfetto che, tolta la religione, gli è piú spediente il morire di propria mano che il vivere. Se la perfezione degli esseri viventi si misura dall’infelicità, va bene. Ma che altro indica il grado della loro perfezione se non la felicità? E qual altro è il fine, anzi la perfezione dell’esistenza? Il fatto sta che oggidí pare assurdo il richiamare gli uomini alla natura, e lo scopo vero e costante anche dei piú savi e profondi filosofi è di allontanarneli sempre piú, quantunque alle volte credano il contrario, confondendo la natura colla ragione. Ma anche non confondendola, credono che l’uomo sarà felice quando si regolerà intieramente secondo la pura ragione. Ed allora si ammazzerà da se stesso. (23 agosto 1820). Vedi p. <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|358}}. |
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