Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/370: differenze tra le versioni

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{{ZbPensiero|3994/1}} Alla p. 3992. ''Nigellus'' (e cosí tutti gli altri simili) è da ''nigri'' per ''nigrellus'', come ''flabellum, flagellum, lucellum'' da ''flabrum, flagrum, lucrum. Labrum-labellum, monstrum-mostellum, tenebrae-tenebellae'' (Claud. Mamert). Bensí può esser che ''nigri'' sia contrazione di ''nigeri'', e quindi per questo rispetto fors’anche ''nigellus'' di ''nigerellus'', e simili. ''Tenellus'' è certamente per ''tenerellus, puer'' per ''puerellus'' e simili, soppressa la ''r'' come in ''flabellum'' ec (20 dicembre 1823).
{{ZbPensiero|3994/1}} Alla p. {{ZbLink|3992}}. ''Nigellus'' (e cosí tutti gli altri simili) è da ''nigri'' per ''nigrellus'', come ''flabellum, flagellum, lucellum'' da ''flabrum, flagrum, lucrum. Labrum-labellum, monstrum-mostellum, tenebrae-tenebellae'' (Claud. Mamert). Bensí può esser che ''nigri'' sia contrazione di ''nigeri'', e quindi per questo rispetto fors’anche ''nigellus'' di ''nigerellus'', e simili. ''Tenellus'' è certamente per ''tenerellus, puer'' per ''puerellus'' e simili, soppressa la ''r'' come in ''flabellum'' ec (20 dicembre 1823).




{{ZbPensiero|3994/2}} Alla p. 3979. fine. La duplicazione del genere di quella di κάρχαρος (eccetto che qui v’é un ρ di piú) è comunissima in greco e si fa col raddoppiare la prima sillaba della voce, cioè la prima consonante e la prima vocale qual è, e fors’anche un’altra consonante prima o dopo essa vocale, se la prima sillaba della voce ha piú consonanti ec. Se la consonante è aspirata, se le sostituisce nella sillaba che si aggiunge la corrispondente non aspirata. Se la voce comincia per vocale, anche pura, si ripete la prima vocale e la prima consonante, ancorché questa spetti a un’altra sillaba. Vedi lo Scap. in ἀλαλή. Oppure la ε o α si cambia in η, l’ο in ω ec. ec. ec (20 dicembre 1823).<section end=2 />
{{ZbPensiero|3994/2}} Alla p. {{ZbLink|3979}}. fine. La duplicazione del genere di quella di κάρχαρος (eccetto che qui v’é un ρ di piú) è comunissima in greco e si fa col raddoppiare la prima sillaba della voce, cioè la prima consonante e la prima vocale qual è, e fors’anche un’altra consonante prima o dopo essa vocale, se la prima sillaba della voce ha piú consonanti ec. Se la consonante è aspirata, se le sostituisce nella sillaba che si aggiunge la corrispondente non aspirata. Se la voce comincia per vocale, anche pura, si ripete la prima vocale e la prima consonante, ancorché questa spetti a un’altra sillaba. Vedi lo Scap. in ἀλαλή. Oppure la ε o α si cambia in η, l’ο in ω ec. ec. ec (20 dicembre 1823).<section end=2 />