Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/473: differenze tra le versioni

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E vedete da questo, come la civiltà (secondo il costume di tutte le false teorie) contraddica a se stessa anche in teorica, ed oltracciò non possa sussistere senza circostanze che ripugnano alla sua natura, e sono assolutamente incivili, anzi barbare in tutta la verità e la forza del termine. Sicché la perfetta civiltà non può sussistere senza la barbarie perfetta, la perfezione della società senza la imperfezione (e imperfezione nello stesso senso e genere in cui s’intende la detta perfezione); e tolta questa imperfezione, si taglierebbero le radici alla pretesa perfezione della società.
E vedete da questo, come la civiltà (secondo il costume di tutte le false teorie) contraddica a se stessa anche in teorica, ed oltracciò non possa sussistere senza circostanze che ripugnano alla sua natura, e sono assolutamente incivili, anzi barbare in tutta la verità e la forza del termine. Sicché la perfetta civiltà non può sussistere senza la barbarie perfetta, la perfezione della società senza la imperfezione (e imperfezione nello stesso senso e genere in cui s’intende la detta perfezione); e tolta questa imperfezione, si taglierebbero le radici alla pretesa perfezione della società.


Torno a domandare se tali contraddizioni ed assurdi è presumibile che fossero ordinati e disposti primordialmente dalla natura, intorno alla perfezione, vale a dire al ''ben ESSERE'' della principal creatura terrena, cioè l’uomo. <section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|1174}} E notate che l’uso della moneta quanto è necessario a quella che oggi si chiama perfezione dello stato sociale, tanto nuoce a quella perfezione ch’io vo predicando; giacché il detto uso è l’uno de’ principalissimi ostacoli alla conservazione dell’uguaglianza fra gli uomini, e quindi degli stati liberi, alla preponderanza del merito vero e della virtú ec. ec. e l’una delle principalissime cagioni che introducono, e appoco appoco costringono la società all’oppressione, al dispotismo, alla servitú, alla gravitazione delle une classi sulle altre, insomma estinguono la vita morale ed intima delle nazioni, e le nazioni medesime in<section end=3 />
Torno a domandare se tali contraddizioni ed assurdi è presumibile che fossero ordinati e disposti primordialmente dalla natura, intorno alla perfezione, vale a dire al ''ben ESSERE'' della principal creatura terrena, cioè l’uomo. <section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|1174}}
E notate che l’uso della moneta quanto è necessario a quella che oggi si chiama perfezione dello stato sociale, tanto nuoce a quella perfezione ch’io vo predicando; giacché il detto uso è l’uno de’ principalissimi ostacoli alla conservazione dell’uguaglianza fra gli uomini, e quindi degli stati liberi, alla preponderanza del merito vero e della virtú ec. ec. e l’una delle principalissime cagioni che introducono, e appoco appoco costringono la società all’oppressione, al dispotismo, alla servitú, alla gravitazione delle une classi sulle altre, insomma estinguono la vita morale ed intima delle nazioni, e le nazioni medesime in<section end=3 />