Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/248: differenze tra le versioni

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{{ZbPensiero|109/1}}L’ubbriachezza è madre dell’allegrezza, cosí il vigore. Che segno è questo? Perché l’ubbriachezza non cagiona la malinconia? Prima perché questa deriva dal vero e non dal falso, e l’ubbriachezza cagiona la dimenticanza del vero, ''dalla quale sola può nascere l’allegrezza''. Secondo, che gli uomini nello stato di natura, cioè di vigore molto maggiore del presente, eran fatti per esser felici, e abbandonarsi alle illusioni, e vederle e sentirle come cose vive e corporee e presenti.<section end=2 />
{{ZbPensiero|109/2}}L’ubbriachezza è madre dell’allegrezza, cosí il vigore. Che segno è questo? Perché l’ubbriachezza non cagiona la malinconia? Prima perché questa deriva dal vero e non dal falso, e l’ubbriachezza cagiona la dimenticanza del vero, ''dalla quale sola può nascere l’allegrezza''. Secondo, che gli uomini nello stato di natura, cioè di vigore molto maggiore del presente, eran fatti per esser felici, e abbandonarsi alle illusioni, e vederle e sentirle come cose vive e corporee e presenti.<section end=2 />