Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/370: differenze tra le versioni

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se ne trovano assai esempi di voci che non possono esser latine, o non v’é ragione per credere che lo siano. ''Zufolo, cicciolo, sdrucciolo, gomitolo'', ec. ec. Ne’ verbi poi essa diminuzione è assolutamente italiana (Dico diminuzione, che ora è in senso diminutivo ora frequentativo ec). ''Sventolare'' che fa io ''svéntolo, tu svéntoli'' ec. Anzi tutti i nostri diminutivi o frequentativi ec. in ''olare'', mi par che sieno in ''ol'' breve. Del resto mi pare che anche in francese la desinenza in ''ol'' {{ZbPagina|3994}} '' ole, oler'' ec. sia non di rado diminutiva o frequentativa o disprezzativa ec. ''Prestolet'' (pretazzuolo) da ''prestre. Babiole'' ec (20 dicembre 1823). Vedi qui sotto.
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|3993}}-->se ne trovano assai esempi di voci che non possono esser latine, o non v’é ragione per credere che lo siano. ''Zufolo, cicciolo, sdrucciolo, gomitolo'', ec. ec. Ne’ verbi poi essa diminuzione è assolutamente italiana (Dico diminuzione, che ora è in senso diminutivo ora frequentativo ec). ''Sventolare'' che fa io ''svéntolo, tu svéntoli'' ec. Anzi tutti i nostri diminutivi o frequentativi ec. in ''olare'', mi par che sieno in ''ol'' breve. Del resto mi pare che anche in francese la desinenza in ''ol'' <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|3994}} '' ole, oler'' ec. sia non di rado diminutiva o frequentativa o disprezzativa ec. ''Prestolet'' (pretazzuolo) da ''prestre. Babiole'' ec (20 dicembre 1823). Vedi qui sotto.




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{{ZbPensiero|3994/2}} Alla p. 3979. fine. La duplicazione del genere di quella di κάρχαρος (eccetto che qui v’é un ρ di piú) è comunissima in greco e si fa col raddoppiare la prima sillaba della voce, cioè la prima consonante e la prima vocale qual è, e fors’anche un’altra consonante prima o dopo essa vocale, se la prima sillaba della voce ha piú consonanti ec. Se la consonante è aspirata, se le sostituisce nella sillaba che si aggiunge la corrispondente non aspirata. Se la voce comincia per vocale, anche pura, si ripete la prima vocale e la prima consonante, ancorché questa spetti a un’altra sillaba. Vedi lo Scap. in ἀλαλή. Oppure la ε o α si cambia in η, l’ο in ω ec. ec. ec (20 dicembre 1823).
{{ZbPensiero|3994/2}} Alla p. 3979. fine. La duplicazione del genere di quella di κάρχαρος (eccetto che qui v’é un ρ di piú) è comunissima in greco e si fa col raddoppiare la prima sillaba della voce, cioè la prima consonante e la prima vocale qual è, e fors’anche un’altra consonante prima o dopo essa vocale, se la prima sillaba della voce ha piú consonanti ec. Se la consonante è aspirata, se le sostituisce nella sillaba che si aggiunge la corrispondente non aspirata. Se la voce comincia per vocale, anche pura, si ripete la prima vocale e la prima consonante, ancorché questa spetti a un’altra sillaba. Vedi lo Scap. in ἀλαλή. Oppure la ε o α si cambia in η, l’ο in ω ec. ec. ec (20 dicembre 1823).<section end=2 />