Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/282: differenze tra le versioni
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{{ZbPensiero|3900/5}} Alla p. 2843. Che ''inceptare'' in questo senso d’''incettare'', cioè {{ZbPagina|3901}} come composto di ''capto'', non sia alieno dall’antica latinità, secondo che ho detto in una delle pagg. citate in quella a cui questo pensiero appartiene, me lo persuade eziandio il vedere che detto senso è tutto latino, e alla latina ec. e quasi è lo stesso che quello del semplice ''captare'', se non che è determinato ad un certo modo di far quello che si denota col verbo ''captare''. Del resto che la mutazione dell’''a'' in ''e'' ne’ composti, e l’altre tali, usitate regolarmente nell’antico e buon latino, fossero trascurate ne’ composti de’ tempi bassi e delle lingue moderne, |
{{ZbPensiero|3900/5}} Alla p. 2843. Che ''inceptare'' in questo senso d’''incettare'', cioè <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|3901}} come composto di ''capto'', non sia alieno dall’antica latinità, secondo che ho detto in una delle pagg. citate in quella a cui questo pensiero appartiene, me lo persuade eziandio il vedere che detto senso è tutto latino, e alla latina ec. e quasi è lo stesso che quello del semplice ''captare'', se non che è determinato ad un certo modo di far quello che si denota col verbo ''captare''. Del resto che la mutazione dell’''a'' in ''e'' ne’ composti, e l’altre tali, usitate regolarmente nell’antico e buon latino, fossero trascurate ne’ composti de’ tempi bassi e delle lingue moderne,<section end=2 /> |