Pagina:Zibaldone di pensieri V.djvu/341: differenze tra le versioni

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Germania, le repubblichette de’ Fratelli Moravi ec. Nel mezzogiorno d’Europa non esiste piú neppure un’ombra di repubblica in alcun luogo, fuori di San-Marino. In Germania ve n’ha non poche, ed alcuni piccoli principati di colà si governano oggi, o per volontà del principe (come Saxe-Gotha) o per costituzione, quasi a maniera di repubblica e stato franco.
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|3349}}-->Germania, le repubblichette de’ Fratelli Moravi ec. Nel mezzogiorno d’Europa non esiste piú neppure un’ombra di repubblica in alcun luogo, fuori di San-Marino. In Germania ve n’ha non poche, ed alcuni piccoli principati di colà si governano oggi, o per volontà del principe (come Saxe-Gotha) o per costituzione, quasi a maniera di repubblica e stato franco.


Si applichino queste osservazioni a quelle da me fatte p. 2752-5, 2926. fine -28, e viceversa quelle a queste (3 settembre 1823). Vedi p. {{ZbLink|3676}}.
Si applichino queste osservazioni a quelle da me fatte p. 2752-5, 2926. fine -28, e viceversa quelle a queste (3 settembre 1823). Vedi p. {{ZbLink|3676}}.




{{ZbPensiero|3349/1}} Se l’idea del giusto e dell’ingiusto, del buono e del cattivo morale, non esiste o non nasce per se nell’intelletto degli uomini, niuna legge di niun legislatore può far che un’azione o un’ommissione sia giusta né ingiusta, buona né cattiva. Perocché non vi può esser niuna ragione per la quale sia giusto né ingiusto, buono né cattivo, l’ubbidire a qualsivoglia legge; e niun principio {{ZbPagina|3350}} vi può avere sul quale si fondi il diritto che alcuno abbia di comandare a chi che sia, se l’idea del giusto, del dovere e del diritto, non è innata o ''inspirata'' (come vuole Voltaire, cioè ''naturalmente'' e per innata disposizione nascente nelle menti degli uomini, com’ei son giunti all’età di ragione) negl’intelletti umani (4 settembre 1813).
{{ZbPensiero|3349/1}} Se l’idea del giusto e dell’ingiusto, del buono e del cattivo morale, non esiste o non nasce per se nell’intelletto degli uomini, niuna legge di niun legislatore può far che un’azione o un’ommissione sia giusta né ingiusta, buona né cattiva. Perocché non vi può esser niuna ragione per la quale sia giusto né ingiusto, buono né cattivo, l’ubbidire a qualsivoglia legge; e niun principio <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|3350}} vi può avere sul quale si fondi il diritto che alcuno abbia di comandare a chi che sia, se l’idea del giusto, del dovere e del diritto, non è innata o ''inspirata'' (come vuole Voltaire, cioè ''naturalmente'' e per innata disposizione nascente nelle menti degli uomini, com’ei son giunti all’età di ragione) negl’intelletti umani (4 settembre 1813).




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{{ZbPensiero|3350/2}} ''Insidiae, desidia'' sono evidentemente composti da ''in'' o ''de'' e dal nome ''sedia'', mutata l’''e'' in ''i'', come al solito, e come appunto in ''insideo, desideo'' da ''sedeo'' (Vedi la p. 2890). Ma la voce semplice ''sedia'' che pur dovette esistere nel latino, poich’esisterono i suoi composti, è perduta nel latino scritto, conservasi nell’italiano. Vedi il Gloss. ec (4 settembre 1823).
{{ZbPensiero|3350/2}} ''Insidiae, desidia'' sono evidentemente composti da ''in'' o ''de'' e dal nome ''sedia'', mutata l’''e'' in ''i'', come al solito, e come appunto in ''insideo, desideo'' da ''sedeo'' (Vedi la p. 2890). Ma la voce semplice ''sedia'' che pur dovette esistere nel latino, poich’esisterono i suoi composti, è perduta nel latino scritto, conservasi nell’italiano. Vedi il Gloss. ec (4 settembre 1823).<section end=2 />