Pagina:Zibaldone di pensieri V.djvu/239: differenze tra le versioni
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ma le naturali quasi per gioco, per rarità, per variare, per passatempo, momentaneamente. Quelle si stimano come gravi, serie, e da negozio; queste come lievi, di poca importanza ed utilità, da semplice trattenimento e da ozio: e la società presto se ne annoia. |
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|3184}}-->ma le naturali quasi per gioco, per rarità, per variare, per passatempo, momentaneamente. Quelle si stimano come gravi, serie, e da negozio; queste come lievi, di poca importanza ed utilità, da semplice trattenimento e da ozio: e la società presto se ne annoia. |
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Questo genere di persone ch’é l’unico generalmente stimato nella società, tiene il mezzo fra due generi, non istimato né l’uno né l’altro, ma l’uno non istimabile, l’altro stimabilissimo e molto piú stimabile veramente di quello che il mondo stima. Del primo genere sono quelle persone, in cui la natura non ha avuto forza bastante per cangiarsi; cioè quelle che non furono capaci dell’arte, onde vivendo nella società, non hanno da lei saputo apprendere, né su di lei modellarsi, e per {{ZbPagina|3185}} poca abilità naturale hanno conservata la loro natura, il loro natural carattere, gli abiti a cui la natura o propria o generale gl’inclinò; sicché vivono e conversano nella società, tali appresso a poco quali dapprima vi entrarono. Ciò sono le persone povere di spirito, di tardo e duro ingegno, di corta e scarsa capacità. Eziandio spettano a questo genere coloro in cui la natura si conserva per mancanza di coltura che la scacci o la tramuti. Ciò sono le persone idiote e rozze, di poco o niuno uso sociale, poco o nulla assuefatte alla civile conversazione, le quali recano nella società, sempre che vi si accostano, il loro primitivo carattere, e le naturali abitudini, non mai cangiate da quello che furono da principio, non mescolate o accresciute con alcuna qualità sociale acquisita; e ciò non per durezza d’ingegno, né per naturale insufficienza, e incapacità di apprendere, ma per mancanza d’insegnamento, di esercizio, di coltura dell’ingegno e delle maniere. Questo genere di persona sia della prima specie sia della seconda, non è punto stimata né ricercata {{ZbPagina|3186}} né gradita nella società, perch’egli conserva la natura, al contrario di quelle persone che ho detto essere apprezzate nel mondo. |
Questo genere di persone ch’é l’unico generalmente stimato nella società, tiene il mezzo fra due generi, non istimato né l’uno né l’altro, ma l’uno non istimabile, l’altro stimabilissimo e molto piú stimabile veramente di quello che il mondo stima. Del primo genere sono quelle persone, in cui la natura non ha avuto forza bastante per cangiarsi; cioè quelle che non furono capaci dell’arte, onde vivendo nella società, non hanno da lei saputo apprendere, né su di lei modellarsi, e per <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|3185}} poca abilità naturale hanno conservata la loro natura, il loro natural carattere, gli abiti a cui la natura o propria o generale gl’inclinò; sicché vivono e conversano nella società, tali appresso a poco quali dapprima vi entrarono. Ciò sono le persone povere di spirito, di tardo e duro ingegno, di corta e scarsa capacità. Eziandio spettano a questo genere coloro in cui la natura si conserva per mancanza di coltura che la scacci o la tramuti. Ciò sono le persone idiote e rozze, di poco o niuno uso sociale, poco o nulla assuefatte alla civile conversazione, le quali recano nella società, sempre che vi si accostano, il loro primitivo carattere, e le naturali abitudini, non mai cangiate da quello che furono da principio, non mescolate o accresciute con alcuna qualità sociale acquisita; e ciò non per durezza d’ingegno, né per naturale insufficienza, e incapacità di apprendere, ma per mancanza d’insegnamento, di esercizio, di coltura dell’ingegno e delle maniere. Questo genere di persona sia della prima specie sia della seconda, non è punto stimata né ricercata <section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|3186}} né gradita nella società, perch’egli conserva la natura, al contrario di quelle persone che ho detto essere apprezzate nel mondo.<section end=3 /> |