Pagina:Zibaldone di pensieri V.djvu/94: differenze tra le versioni

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nel veneziano), ed è confermato dalle altre considerazioni addotte di sopra.
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|2934}}-->nel veneziano), ed è confermato dalle altre considerazioni addotte di sopra.


In ogni modo il verbo ''pisere'' detto in vece di ''pisare'', sarebbe un continuativo anomalo di ''pinsere''<nowiki>; sia che anche </nowiki>''pisare'' esistesse nell’antico latino, e da lui per corruzione fosse fatto ''pisere'', come forse ''nexere'' da ''nexare'' (Vedi p. {{ZbLink|2821}}).; sia che ''pisere'' fosse fatto {{ZbPagina|2935}} a dirittura da ''pisus-pinsus'' di ''pinsere'' prima di ''pisare'' e in luogo di questo (come ''visere'' per ''visare'' da ''video-visus''), e che questo non sia stato mai nell’antico o nell’illustre ma solo nel basso o nel rustico Latino (fatto da ''pisere'' o a dirittura da ''pinsere''), e quindi ne’ moderni vernacoli; o sia finalmente che ''pisere'' e ''pisare ''esistessero ambedue quando che sia, contemporaneamente, ma indipendentemente l’uno dall’altro per rispetto all’origine. E vedi a questo proposito di continuativi anomali spettanti alla terza, la p. 2885.
In ogni modo il verbo ''pisere'' detto in vece di ''pisare'', sarebbe un continuativo anomalo di ''pinsere''<nowiki>; sia che anche </nowiki>''pisare'' esistesse nell’antico latino, e da lui per corruzione fosse fatto ''pisere'', come forse ''nexere'' da ''nexare'' (Vedi p. {{ZbLink|2821}}).; sia che ''pisere'' fosse fatto <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|2935}} a dirittura da ''pisus-pinsus'' di ''pinsere'' prima di ''pisare'' e in luogo di questo (come ''visere'' per ''visare'' da ''video-visus''), e che questo non sia stato mai nell’antico o nell’illustre ma solo nel basso o nel rustico Latino (fatto da ''pisere'' o a dirittura da ''pinsere''), e quindi ne’ moderni vernacoli; o sia finalmente che ''pisere'' e ''pisare ''esistessero ambedue quando che sia, contemporaneamente, ma indipendentemente l’uno dall’altro per rispetto all’origine. E vedi a questo proposito di continuativi anomali spettanti alla terza, la p. 2885.


''Pisare'' considerato come appartenente a ''pinsere'' (la quale appartenenza e parentela, quantunque il Forcellini non la riconosce o non la esprime, e fa derivar ''piso is'', ed anche, a quel che pare, ''piso as'' dal greco πτίσσω, qual ch’ella si voglia che sia, chi la può mettere in dubbio?) potrebbe anche riferirsi a quella categoria di cui p. 2813. segg. e 2930. Ma le addotte ragioni mi persuadono piuttosto ch’esso appartenga dirittamente alla classe degli ordinarii continuativi. Forse piuttosto alla sopraddetta categoria potrebbe appartenere ''pinso as'', se questo verbo fosse pur vero, del che vedi il Forcellini in ''pinso'' (10 luglio 1823).
''Pisare'' considerato come appartenente a ''pinsere'' (la quale appartenenza e parentela, quantunque il Forcellini non la riconosce o non la esprime, e fa derivar ''piso is'', ed anche, a quel che pare, ''piso as'' dal greco πτίσσω, qual ch’ella si voglia che sia, chi la può mettere in dubbio?) potrebbe anche riferirsi a quella categoria di cui p. 2813. segg. e 2930. Ma le addotte ragioni mi persuadono piuttosto ch’esso appartenga dirittamente alla classe degli ordinarii continuativi. Forse piuttosto alla sopraddetta categoria potrebbe appartenere ''pinso as'', se questo verbo fosse pur vero, del che vedi il Forcellini in ''pinso'' (10 luglio 1823).




{{ZbPensiero|2935/1}} ''Cespicare, incespicare, incespare''. Vedi il Forcellini in ''Caespitator'' e il Glossario in ''Cespitare'' (10 luglio. 1823). {{ZbPagina|2936}} Le cose ch’esistono non sono certamente per se né piccole né vili: né anche una gran parte di quelle
{{ZbPensiero|2935/1}} ''Cespicare, incespicare, incespare''. Vedi il Forcellini in ''Caespitator'' e il Glossario in ''Cespitare'' (10 luglio. 1823). <section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|2936}} Le cose ch’esistono non sono certamente per se né piccole né vili: né anche una gran parte di quelle<section end=3 />