Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/193: differenze tra le versioni

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qualcuna già sopraggiunta loro, si legge, come di Cleopatra, Mitridate ec. e piú, anzi forse solamente fra gli antichi. Ma di quelli che si sieno uccisi per le altre cagioni che producono ora il suicidio, come la malinconia, l’amore ec., non si legge ch’io sappia in nessuna storia. Eppure lo scontento della vita e la noia e la disperazione dovrebb’essere tanto maggiore in loro{{ZbPagina|58}} che negli altri, in quanto questi possono supporre se non colla ragione, la quale è ben persuasa del contrario, almeno coll’immaginazione, che non si persuade mai, che ci sia uno stato miglior del loro, ma quelli già nell’apice dell’umana felicità, trovandola vana anzi miserabilissima, non possono piú ricorrere neppur col pensiero in nessun luogo, arrivati, per cosí dire, al confine e al muro, e quindi dovrebbono guardar questa vita come abitazione veramente orribile per ogni parte e disperata, se già i loro desideri non si volgono ai gradi e condizioni inferiori, ovvero a quei miserabili accrescimenti di felicità che un principe si può sognare, come conquiste ec.
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|57}}-->qualcuna già sopraggiunta loro, si legge, come di Cleopatra, Mitridate ec. e piú, anzi forse solamente fra gli antichi. Ma di quelli che si sieno uccisi per le altre cagioni che producono ora il suicidio, come la malinconia, l’amore ec., non si legge ch’io sappia in nessuna storia. Eppure lo scontento della vita e la noia e la disperazione dovrebb’essere tanto maggiore in loro<section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|58}} che negli altri, in quanto questi possono supporre se non colla ragione, la quale è ben persuasa del contrario, almeno coll’immaginazione, che non si persuade mai, che ci sia uno stato miglior del loro, ma quelli già nell’apice dell’umana felicità, trovandola vana anzi miserabilissima, non possono piú ricorrere neppur col pensiero in nessun luogo, arrivati, per cosí dire, al confine e al muro, e quindi dovrebbono guardar questa vita come abitazione veramente orribile per ogni parte e disperata, se già i loro desideri non si volgono ai gradi e condizioni inferiori, ovvero a quei miserabili accrescimenti di felicità che un principe si può sognare, come conquiste ec.




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{{ZbPensiero|58/1}}Tutto si è perfezionato da {{AutoreCitato|Omero}} in poi, ma non la poesia.
{{ZbPensiero|58/1}}Tutto si è perfezionato da {{AutoreCitato|Omero}} in poi, ma non la poesia.<section end=2 />