Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/139: differenze tra le versioni
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egli poteva godere a spese loro. Costumi che nello stato di società son barbari, perché distruttivi della società, e contrari direttamente all’essenza ragione, e scopo suo. Quindi si veda quanto sia vero, che lo stato presente del mondo, è propriamente barbarie, o vicino alla barbarie quanto mai fosse. Ogni cosí detta società dominata dall’egoismo individuale, è barbara, e barbara della maggior barbarie (17 feb. 1821). {{ZbPagina|675}} |
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|674}}-->egli poteva godere a spese loro. Costumi che nello stato di società son barbari, perché distruttivi della società, e contrari direttamente all’essenza ragione, e scopo suo. Quindi si veda quanto sia vero, che lo stato presente del mondo, è propriamente barbarie, o vicino alla barbarie quanto mai fosse. Ogni cosí detta società dominata dall’egoismo individuale, è barbara, e barbara della maggior barbarie (17 feb. 1821). <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|675}} |
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''At nunc simile nil, nil idem mortalibus:'' |
''At nunc simile nil, nil idem mortalibus:'' |
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''Nisi verba forsan inter istos concinunt,'' |
''Nisi verba forsan inter istos concinunt,'' |
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''At re tamen, factisque convenit nihil.''</poem>{{ZbPagina|676}} E {{AutoreCitato|Cicerone}} (de Fin. bon. et mal. c. 5. verso il fine): ''sed quot homines, tot sententiae: falli igitur possumus.'' Luogo omesso dal Manuzio. |
''At re tamen, factisque convenit nihil.''</poem><section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|676}} E {{AutoreCitato|Cicerone}} (de Fin. bon. et mal. c. 5. verso il fine): ''sed quot homines, tot sententiae: falli igitur possumus.'' Luogo omesso dal Manuzio. |
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Riferite le dette sentenze alla opinione comune, che si dia verità assoluta, anche tra gli uomini (17 feb. 1821). |
Riferite le dette sentenze alla opinione comune, che si dia verità assoluta, anche tra gli uomini (17 feb. 1821). |
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{{ZbPensiero|676/1}} Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati? (18 febbraio 1821). |
{{ZbPensiero|676/1}} Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati? (18 febbraio 1821).<section end=3 /> |