Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/23: differenze tra le versioni
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<noinclude>posizione: </noinclude>consuetudine ch’io credo familiare a {{AutoreCitato|Tucidide}} (2 gennaio 1821). |
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{{ZbPensiero|470/2}} La natura non è perfetta assolutamente parlando, ma la sola natura è grande, e fonte di grandezza. Perciò tutto quello che è, o si accosta al perfetto, secondo la nostra maniera astratta di considerare, non è grande. Osservatelo in tutte le cose: nelle opere di genio, poesia, belle arti ec. nelle azioni, nei caratteri, nei costumi, nei popoli, nei governi ec. Un uomo perfetto, non è mai grande. Un uomo grande, non è mai perfetto. {{ZbPagina|471}} L’eroismo e la perfezione sono cose contraddittorie. Ogni eroe è imperfetto. Tali erano gli eroi antichi (i moderni non ne hanno); tali ce li dipingono gli antichi poeti ec. tale era l’idea ch’essi avevano del carattere eroico; al contrario di {{AutoreCitato|Virgilio}}, del {{AutoreCitato|Tasso}} ec. tanto meno perfetti, quanto piú perfetti sono i loro eroi, ed anche i loro poemi (3 gennaio 1821). |
{{ZbPensiero|470/2}} La natura non è perfetta assolutamente parlando, ma la sola natura è grande, e fonte di grandezza. Perciò tutto quello che è, o si accosta al perfetto, secondo la nostra maniera astratta di considerare, non è grande. Osservatelo in tutte le cose: nelle opere di genio, poesia, belle arti ec. nelle azioni, nei caratteri, nei costumi, nei popoli, nei governi ec. Un uomo perfetto, non è mai grande. Un uomo grande, non è mai perfetto. <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|471}} L’eroismo e la perfezione sono cose contraddittorie. Ogni eroe è imperfetto. Tali erano gli eroi antichi (i moderni non ne hanno); tali ce li dipingono gli antichi poeti ec. tale era l’idea ch’essi avevano del carattere eroico; al contrario di {{AutoreCitato|Virgilio}}, del {{AutoreCitato|Tasso}} ec. tanto meno perfetti, quanto piú perfetti sono i loro eroi, ed anche i loro poemi (3 gennaio 1821). |
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{{ZbPensiero|471/1}} Venga un filosofo, e mi dica. Se ora si trovassero le ossa o le ceneri di {{AutoreCitato|Omero}} o di {{AutoreCitato|Virgilio}} ec. il sepolcro ec. quelle ceneri che merito avrebbero realmente, e secondo la secca ragione? Che cosa parteciperebbero dei pregi, delle virtú, della gloria ec. di {{AutoreCitato|Omero}} ec.? Tolte le illusioni, e gl’inganni, a che {{pt|ser-|servirebbero? }} |
{{ZbPensiero|471/1}} Venga un filosofo, e mi dica. Se ora si trovassero le ossa o le ceneri di {{AutoreCitato|Omero}} o di {{AutoreCitato|Virgilio}} ec. il sepolcro ec. quelle ceneri che merito avrebbero realmente, e secondo la secca ragione? Che cosa parteciperebbero dei pregi, delle virtú, della gloria ec. di {{AutoreCitato|Omero}} ec.? Tolte le illusioni, e gl’inganni, a che {{pt|ser-|servirebbero? }}<section end=2 /> |