Pagina:Zibaldone di pensieri V.djvu/418: differenze tra le versioni

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buono. Eppure appoco appoco ei divenne un aggettivo semplicissimo, e tale egli è unicamente nell’italiano, nel francese nello spagnuolo (20 settembre 1823). Cosí ''falsus'' ec. di cui veggasi la p. 3488. Vedi p. {{ZbLink|3620}}.


{{ZbPensiero|3477/3}} ''Frissont, frissonner, - brivido'' - φρίσσω (20 settembre 1823).


{{ZbPensiero|3477/4}} Alla p. 3156. Si potrebbe aggiungere il nostro {{AutoreCitato|Monti}}, nel quale tutto è immaginazione, e nulla parte ha il sentimento, come n’ha grandissima nel piú delle poesie di Lord Byron (se però quel di Lord Byron è ben significato {{ZbPagina|3478}} <nowiki>col nome di sentimento). Certo è che il {{AutoreCitato|Monti}} benché d’immaginazione senz’alcun confronto inferiore a quella di {{AutoreCitato|lord Byron}}, e benché non abbia di poetico che l’immaginazione (sí nelle cose sí nello stile), si lascia leggere non senza piacere, né senza effetto poetico, e l’immaginoso in lui comparisce molto piú spontaneo e men comandato che in Lord Byron. Ed è forse al contrario, perché Lord Byron è veramente un uomo di caldissima fantasia naturale, e {{AutoreCitato|Monti}}, qualch’egli sia per se stesso, nelle sue composizioni non è che un buono e valente traduttore di {{AutoreCitato|Omero}}, {{AutoreCitato|Virgilio}}, {{AutoreCitato|Orazio}}, {{AutoreCitato|Ovidio}} ed altri poeti antichi, e imitatore, anzi spesso copista, di {{AutoreCitato|Dante}}, {{AutoreCitato|Ariosto}} e degli altri nostri classici. Sicché Lord Byron tira le immagini dal suo fondo, e {{AutoreCitato|Monti}} dall’altrui. E se nell’uno ha dell’impoetico lo sforzo che [nel] suo poetare apparisce, nell’altro è veramente impoetico l’imitare e il copiare che però nella sua stessa poesia intrinsecamente non si lascia scorgere. Ond’é che le poesie di Lord Byron sieno meno poetiche, considerate in se stesse, che quelle di {{AutoreCitato|Monti}}. Mentre però questi è infinitamente meno poeta di quello. </nowiki> {{ZbPagina|3479}} E si conchiude che le poesie dell’uno sieno impoetiche, e che l’altro non sia poeta. E l’effetto poetico delle poesie di {{AutoreCitato|Monti}} spetta piú agli antichi che a lui, ed è piuttosto come