Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/135: differenze tra le versioni

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 ;Dionisio: E dunque Empusa,
 ;Xanthia: Tutto il viso li luce di fuogo, e hà un braccio di metallo.
-;Dionisio: Per Nettuno e laltro è sterco di bove.
+;Dionisio: Per Nettuno e l'altro è sterco di bove.
 ;Xanthia: Se vede per chiaro.
 ;Dionisio: Dove dunque anderò io?
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 ;Dionisio: Giura.
 ;Xanthia: Per giove.
-;Dionisio: Povero me: come sono io impallidito vedendola {{pt||e costui dubitandosi mi hà fatto vergogna, oime donde mi vien questa cosa? qual dio incolpo, che mi facia morire?}}<!--
+;Dionisio: Povero me: come sono io impallidito vedendola {{pt||e costui dubitandosi mi hà fatto vergogna, oime donde mi vien questa cosa? qual dio incolpo, che mi facia morire?}}
-"laltro" o "l'altro"? -->