Tre tribuni studiati da un alienista/VI: differenze tra le versioni

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Gli è che in essi soltanto si può trovare accoppiata alla tendenza opposta dell'inerzia l'originalità, che è propria dei geni e dei pazzi, e più ancora di quelli che sono l'uno e l'altro insieme, l'esaltazione capace di generare una tal dose di altruismo che valga a sacrificare i proprii interessi e la vita per far conoscere e spesso accettare i nuovi veri al pubblico, a cui ogni innovazione è sempre inaccetta, e che se ne vendica, non di raro, col sangue.
 
{{§|Convinzione_irremovibile|Essi, riunendo la convinzione irremovibile, fanatica, del pazzo, all'astuzia calcolatrice del genio, sviluppano una potenza capace di sollevare in qualunque epoca le torpide masse, stupefatte innanzi a questo fenomeno che appare strano e raro anche ai pensatori e agli spettatori lontani. - S'aggiunga, a renderlo irresistibile, l'influsso che ha già per sè la pazzia nei popoli e nei tempi barbari}} <ref>Vedi ''Genio e Follia'', IV, pag. 177, 185, 122, 180, 229).</ref>.
 
Ben inteso, che essi nulla creano di punto in bianco, ma solo determinano i moti latenti preparati dal tempo e dalle circostanze, perocchè, grazie alla loro passione del nuovo, dell'originale, essi s'ispirano quasi sempre alle ultime scoperte o novazioni, e da queste partono per indovinare le future <ref>Vedi ''Genio e Follia'', IV, pag. 177, 185, 122, 180, 229).</ref>. Così Schopenhauer scrisse in un'epoca in cui il pessimismo cominciava a venir di moda, mescolato al misticismo ed all'enfasi; ed egli non fece che fondere tutto ciò in un sistema filosofico (v. Ribot, op. cit.).