Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/157: differenze tra le versioni

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{{ZbPensiero|x}}Sento dal mio letto suonare (battere) l’orologio della torre. Rimembranze di quelle notti estive nelle quali, essendo fanciullo e lasciato in letto in camera oscura, chiuse le sole persiane, tra la paura e il coraggio sentiva battere un tale orologio. O pure situazione trasportata alla profondità della notte, o al mattino: ancora silenzioso, e all’età consistente.
{{ZbPensiero|36/1}}Sento dal mio letto suonare (battere) l’orologio della torre. Rimembranze di quelle notti estive nelle quali, essendo fanciullo e lasciato in letto in camera oscura, chiuse le sole persiane, tra la paura e il coraggio sentiva battere un tale orologio. O pure situazione trasportata alla profondità della notte, o al mattino: ancora silenzioso, e all’età consistente.




{{ZbPensiero|x}}Nel {{AutoreCitato|Vincenzo Monti|Monti}} è pregiabilissima e si può dire originale e sua propria la volubilità, armonia, mollezza, cedevolezza, eleganza, dignità graziosa, o dignitosa grazia del verso; e tutte queste proprietà parimente nelle immagini, alle quali aggiungete scelta felice, evidenza, scolpitezza ec. E dico tutte, giacché anche le sue immagini hanno un certo che di volubile, molle, pieghevole, facile ec. Ma tutto quello che spetta all’anima, al fuoco, all’affetto, all’impeto vero e profondo sia sublime, sia massimamente tenero, gli manca affatto. Egli è un poeta veramente dell’orecchio e dell’immaginazione, del cuore in nessun modo, e ogni volta che o per iscelta come nel ''Bardo'', o per necessità ed incidenza
{{ZbPensiero|36/1}}Nel {{AutoreCitato|Vincenzo Monti|Monti}} è pregiabilissima e si può dire originale e sua propria la volubilità, armonia, mollezza, cedevolezza, eleganza, dignità graziosa, o dignitosa grazia del verso; e tutte queste proprietà parimente nelle immagini, alle quali aggiungete scelta felice, evidenza, scolpitezza ec. E dico tutte, giacché anche le sue immagini hanno un certo che di volubile, molle, pieghevole, facile ec. Ma tutto quello che spetta all’anima, al fuoco, all’affetto, all’impeto vero e profondo sia sublime, sia massimamente tenero, gli manca affatto. Egli è un poeta veramente dell’orecchio e dell’immaginazione, del cuore in nessun modo, e ogni volta che o per iscelta come nel ''Bardo'', o per necessità ed incidenza