Pagina:Novellette e racconti.djvu/238: differenze tra le versioni

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da coleste, uomo che avea fami di cotanta capacità; onde mandò a lui la Kahermané, che tanto é a diri; guanto soprantendente alte donne del serraglio, detta Razié, che ne andò al dottore, facendogli per parte del sovrano una lunga e articolata esposizione dello Stato della sua favorita. In effetto l’Arabo avea appresso di sé quella sola persona che potea risanare Zeineb. Commise al giovane Numan che andasse per una certa ampolla, e sopra una cartuccia appiccata ad esso vaso gli fece scrivere di sua mano in qua! firma si avesse a lare uso del liquore in esso contenuto.
da coleste, uomo che avea fami di cotanta capacità; onde mandò a lui la Kahermané, che tanto è a diri; guanto soprantendente alte donne del serraglio, detta Razié, che ne andò al dottore, facendogli per parte del sovrano una lunga e articolata esposizione dello Stato della sua favorita. In effetto l’Arabo avea appresso di sé quella sola persona che potea risanare Zeineb. Commise al giovane Numan che andasse per una certa ampolla, e sopra una cartuccia appiccata ad esso vaso gli fece scrivere di sua mano in qua! firma si avesse a lare uso del liquore in esso contenuto.


Si può ben credere che Zeineb conoscesse il carattere di Numan, né si potrebbe mai dire quanta fu la confusione di lei alla vista di quello; e ben crebbe in doppio quando intese che lo scritto era di mano di un giovane di Gufa, bello a maraviglia, e che parea malinconico. A tali particolarità Zeineb svenne, e quando richiamò a sé gli spiriti pel soccorso prestatole da Razié e più ancora per la virtù di quel divino liquore, tante furono le lagrime del- l’amante giovane, tante le sue afTrottate domande l’una dietro all’altra, e l’allegrezza che mal suo grado le si vedea in faccia, che il suo segreto fu manifesto.
Si può ben credere che Zeineb conoscesse il carattere di Numan, né si potrebbe mai dire quanta fu la confusione di lei alla vista di quello; e ben crebbe in doppio quando intese che lo scritto era di mano di un giovane di Gufa, bello a maraviglia, e che parea malinconico. A tali particolarità Zeineb svenne, e quando richiamò a sé gli spiriti pel soccorso prestatole da Razié e più ancora per la virtù di quel divino liquore, tante furono le lagrime del- l’amante giovane, tante le sue afTrottate domande l’una dietro all’altra, e l’allegrezza che mal suo grado le si vedea in faccia, che il suo segreto fu manifesto.