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onde il Califfo, che cominciava in sao cuore a sospettare di avernela a ritrovar crudele, quantunque fos’e presuntuoso e si fidasse di sé, palesò il segreto del- [’ amor suo e le opposizioni che gli si attraversavano, alla principessa sua sorella.

Abaza, che cosi chiama vasi la sorella del Califfo, domandò di conoscere quell’ orgogliosa bellezza che faeea resistenza al padrone ; ed al primo vederla non poté far si, che non si sentisse internamente interessata per cotesta afffitta giovane che nell’ aspetto tanta bontà ed ingenuità manifestava.

I.a principessa, che compassionevole era, si accorse di subito elic il cuore di Zeineb non era in libertà, e le piacque di vedernela fedele a tal punto, che anteponesse un amante oscuro ad un principe grande, ’ divenuto suo signore. Divennero le due giovani fra poco tempo amiche ; ma non tanto però, che Zeineb si lasciasse uscire di bocca mai il segreto. Abaza, che cominciava a vedere la verità, die per consiglio al fratello che non le usasse violenza veruna, dicendogli essere il tempo unico rimedio a quel male, da cui trovavasi Zeineij travagliata.

Se grande era la sventura che sopportava la giovane, non meno era degno di compassione il suo sfortunato amante da lei disgiunto, il quale non sapea che fosse di quella ch’ era da lui amata più della sua vita. Pieno di maraviglia e quasi stupido nel giorno fatale, in cui vennero separati, per la partenza di lei, l’avea lungamente aspettata con isma- uia e viva impazienza ; finché oggimai disperato di più avernela a rivedere, desiderò di non più rimanere in vita. Indi a non molti dì la violenta disperazione divenne abbattimento di animo e mancamento abituato di forze : portava il suo dolore dipinto nella faccia, il quale di giorno in giorno fa- ceasi più forte. Non meno di lui n’era dolente il padre, e già ad ogni momento credea di averne a rimaner privo : invano attese a quel giovamento che sperava dal1’ andare del tempo. Gli parea già di vedere con ispavento, che dolore e mancanza di spi- Gotii, Novellette i5