Apertura del tronco della strada ferrata Ferdinandea da Milano a Treviglio: differenze tra le versioni

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Già si è più volte parlato in questi Annali di tutti i lavori stati eseguiti fin ora sulla strada ferrata lombardo-veneta. Solo aggiungeremo, che il tronco da Milano a Treviglio fu si accuratamente eseguito che non si sentono quelle scosse , quei sussulti, quelle ondulazioni che rendono talvolta disaggradevole un tale nuovo portentoso mezzo di viaggiare, e che generale è il desiderio sia presto proseguito e si congiunga in alcun modo al tronco veneto, che celeremente si avanza verso di noi. Ne taceremo che in questa strada ferrata tracciata da Giovanni Milani <ref>Crediamo opportuno di aggiungere la nota degli ingegneri che ebbero parte alla costruzione del tronco di strada ferrata da Milano a Treviglio.
 
Signor Gio. Milani ingegnere capo della strada. - Signor {{AutoreCitato|Giovanni Battista Bossi|Bossi G.B.}}, ingegnere aggiunto del territorio lombardo, e direttore dei lavori di tutto il tronco da Milano a Treviglio. - Sig. Villa Pompeo, ingegnere dirigente i lavori da Milano a Pozzuolo. - Sig. Salterio, ingegnere dirigente i lavori da Pozzuolo a Treviglio, compreso i ponti dell'Adda e Muzza. A lui erano soggetti prima i signori ingegneri assistenti Broglio, Marini e Robecchi, poi Villa Pompeo. - Il sig. ing. Mari per le misure dei fondi , ecc. - Il sig. ing. Silvestri, direttore dell’officina ed armamento da Milano a Treviglio. - Il sig. ing. Zambelli, dirigente la costruzione dell’armamento da Milano a Treviglio.</ref>, come parimenti in quella da Milano a Monza, non ebbero menomamente parte ingegneri forestieri, il che non si può dire delle altre strade ferrate italiane, e neppure di quelle di Francia e di Germania ove almeno per gli studj si ebbe quasi sempre ricorso a tecnici d’altre nazioni. Noi ci congratuliamo pertanto nel vedere l’abilità degli ingegneri del regno Lombardo-Veneto che seppero condurre a buon termine le tante opere difficilissime che si sono dovute eseguire nelle due sezioni di questa nostra strada, fra le quali primeggia il ponte sulla veneta laguna che non dubitiamo di chiamare uno dei maggiori portenti dell’arte. Ed a questo regno appartiene parimenti i direttore generale delle strade ferrate dell’Impero d’Austria, ed alcuni dei principali ingegneri addetti a quella direzione, ed un milanese fu chiamato in Inghilterra per prender parte alla costruzione di una nuova strada ferrata ad aria compressa.
 
''F. Sanseverino.''