Brani di vita/Libro primo/Il Natale nella lirica: differenze tra le versioni

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No, non si può esser più ebete di così!
Il settecento, il secolo dell'Arcadia inzuccherata, ci dà il {{AutoreCitato|Iacopo Vittorelli|Vittorelli}} che canta Maria come l'Irene delle sue anacreontiche, vale a dire con un sensualismo incipriato, mezzo mondano e mezzo biblico. E queste due quartine di un sonetto a Maria, ricordano, dice il Carducci, una madonna della pittura veneziana in una chiesa del Sacro Cuore: