Canti di Castelvecchio/Canti di Castelvecchio/La tovaglia: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
mNessun oggetto della modifica |
||
Riga 15:
|URL della versione cartacea a fronte=
}}
{{capitolo
|CapitoloPrecedente=Il ciocco
<poem>▼
|NomePaginaCapitoloPrecedente=Canti di Castelvecchio/Il ciocco
|CapitoloSuccessivo=La squilletta di Caprona
|NomePaginaCapitoloSuccessivo=Canti di Castelvecchio/La squilletta di Caprona
}}
▲<poem>
Le dicevano: - Bambina!
che tu non lasci mai stesa,
dalla sera alla mattina,
ma porta dove l'hai presa,
{{R|5}}la tovaglia bianca, appena
ch'è terminata la cena!
Bada, che vengono i morti!
Line 27 ⟶ 32:
Entrano, ansimano muti.
{{R|10}}Ognuno è tanto mai stanco!
E si fermano seduti
la notte attorno a quel bianco.
Line 33 ⟶ 38:
Stanno lì sino al domani,
col capo tra le due mani,
{{R|15}}senza che nulla si senta,
sotto la lampada spenta. -
Line 39 ⟶ 44:
la casa regge, e lavora:
fa il bucato e la cucina,
{{R|20}}fa tutto al modo d'allora.
Pensa a tutto, ma non pensa
a sparecchiare la mensa.
Line 45 ⟶ 50:
i buoni, i poveri morti.
{{R|25}}Oh! la notte nera nera,
di vento, d'acqua, di neve,
lascia ch'entrino da sera,
col loro anelito breve;
che alla mensa torno torno
{{R|30}}riposino fino a giorno,
cercando fatti lontani
col capo tra le due mani.
Line 56 ⟶ 61:
Dalla sera alla mattina,
cercando cose lontane,
{{R|35}}stanno fissi, a fronte china,
su qualche briciola di pane,
e volendo ricordare,
bevono lagrime amare.
Oh! non ricordano i morti,
{{R|40}}i cari, i cari suoi morti!
- Pane, sì... pane si chiama,
Line 67 ⟶ 72:
ricordate?... È tela, a dama:
ce n'era tanta: ricordi?...
{{R|45}}Queste?... Queste sono due,
come le vostre e le tue,
due nostre lagrime amare
cadute nel ricordare! -
</poem>
{{capitolo
|CapitoloPrecedente=Il ciocco
|NomePaginaCapitoloPrecedente=Canti di Castelvecchio/Il ciocco
|CapitoloSuccessivo=La squilletta di Caprona
|NomePaginaCapitoloSuccessivo=Canti di Castelvecchio/La squilletta di Caprona
}}
| |||