Pagina:Novellette e racconti.djvu/232: differenze tra le versioni
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forza senza timore, perché ne sarebbero nate querele ed accuse, e non solamente non avrebbe, come voleva, fatta cosa grata al Califfo, ma ne sarebbe stato punito. |
forza senza timore, perché ne sarebbero nate querele ed accuse, e non solamente non avrebbe, come voleva, fatta cosa grata al Califfo, ma ne sarebbe stato punito. |
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Un’astuzia lo rese possessore di colei che non «vea ardimento di rapire. Vi sono in Gufa, come anche in altri luoghi, certi vili strumenti del vizio, i quali, dappoiché hanno insieme colla loro giovinezza consumato l’onore, fanno traffico di quello delle altre giovani. Una di coleste sgraziate femmine, più di quant’ altre ve n’ erano astutaccia e trista, era anche la più posta in opera da’giotani scapestrati, a’ quali ella faceva pagar caro i servigi che prestava loro. Si rivolse Hagiage a celesta facccndiera, alla quale era aperto il serraglio di Numan a cagione dell’esercizio che pubblicamente faceva di picchiapetto e di bacchettona, col quale mascherava il mestiere da lei fatto più volentieri. Andò costei davanti a Zeineb colia faccia velata , e tenea nell’ una mano una filza A{ pallottole delle più grosse che si vedessero mai, e si appoggfava colf’ altra ad un ba- Itonccllo, come donna che fosse dal peso degli anni fatta curva e grave. La giovanetta schiava, d’a- nimo veramente devoto e pietosa , la quale ayea fin da piccioletta fanciulla tenute in venerazione tutte le femmine che mostravano in sé onestà e virtù, ingati- nata dalla ipocrisia esteriore della vecchia, le fece accoglienza con quanti seppe e pote segni di rispetto. Queir aria modesta e di mortificazione, quegli occhi ora verso il cielo alzati, ora chinati a terra, que’suoi frequenti sospiri, ogni cosa infine fa credere a Zeineb di possedere per sua gran ventura nel suo palagio una favorita del gran Trofeta. |
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La trista ed accorta vecchia vinse |
La trista ed accorta vecchia vinse 1’ animo dell’ a- mante di Naman in poco tempo per modo, che alla poveretta giovane parca di non poter più vivere lenza colei. |
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Quando la gaglioffa si fu bene avveduta del potere che acquistato avea |
Quando la gaglioffa si fu bene avveduta del potere che acquistato avea nell’ animo della fanciulla, si lasciò uscire di bocca, ch’ella dovea finalmente par |