Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/284: differenze tra le versioni

Alebot (discussione | contributi)
m Wikipedia python library
 
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
l’amor degli uomini ha sempre cagionato le grandi azioni, anzi spessissimo a molti spiriti ristretti, la patria come corpo troppo grande non ha fatto effetto, e perciò si sono scelti altri corpi, come sette, ordini, città, provincie ec.). L’effetto è stato che in fatti l’amor di patria non c’è più, ma in vece che tutti gl’individui del mondo riconoscessero una patria, tutte le patrie si son divise in tante patrie quanti sono gl’individui, e la riunione universale promossa dalla egregia filosofia s’è convertita in una separazione individuale. (3. Luglio 1820.)
{{ZbPagina|149}} degli altri, nè legame nè rapporto nessuno interiore col resto degli uomini. Al contrario degli antichi, che mentre le nazioni per l’esteriore erano composte di diversissimi individui, nella sostanza poi, e nell’importante, o in quel punto in cui giova l’unità della nazione, erano in fatti tutta una persona, per l’amor patrio, le virtù, le illusioni ec. che riunivano tutti gl’individui a far causa comune, e ad essere i membri di un sol corpo. E per questo capo si può dire che ora ci son tante nazioni quanti individui, bensì tutti uguali anche in questo che non hanno altro amore nè idolo che se stessi.


{{ZbPensiero|x}}Quello che ho detto qui sopra dell’amore o spirito di corpo, deriva da questo. Tutti gli affetti umani derivano dall’amor proprio conformato in diversissime guise. L’efficacia loro è tanto maggiore, quanto derivano da un amor proprio più sensibile,{{ZbPagina|150}} e gli recano maggiore soddisfazione. Ora nello spirito di corpo la soddisfazione dell’amor proprio è in ragione inversa della grandezza del circolo. Gli spiriti elevati sono suscettibili di un circolo più grande, ma se questo è smisurato, la detta soddisfazione svanisce prima di arrivare alla periferia ch’è in tanta distanza dal centro, cioè l’individuo, come il suono, gli odori, i raggi luminosi si estinguono a una certa distanza dal centro della sfera (3. Luglio 1820.)


{{ZbPensiero|x}}Ed ecco un’altra bella curiosità della filosofia moderna. Questa signora ha trattato l’amor patrio d’illusione. Ha voluto che il mondo fosse tutta una patria, e l’amore fosse universale di tutti gli uomini: (contro natura, e non ne può derivare nessun buono effetto, nessuna grandezza ec. L’amor di corpo, e non l’amor degli uomini ha sempre cagionato le grandi azioni, anzi spessissimo a molti spiriti ristretti, la patria come corpo troppo grande non ha fatto effetto, e perciò si sono scelti altri corpi, come sette, ordini, città, provincie ec.). L’effetto è stato che in fatti l’amor di patria non c’è più, ma in vece che tutti gl’individui del mondo riconoscessero una patria, tutte le patrie si son divise in tante patrie quanti sono gl’individui, e la riunione universale promossa dalla egregia filosofia s’è convertita in una separazione individuale.


{{ZbPensiero|x}}Quantum ad in vece di quod attinet ad, come noi diciamo quanto a, e i francesi quant à, è usato da Tacito, Agricol. cap.44. Et ipse quidem, quamquam medio in spatio integrae aetatis ereptus, QUANTUM AD GLORIAM, longissimum aevum peregit. Esempio e significato omesso nel Forcellini e nell’Appendice (3. Luglio 1820.)
(3. Luglio 1820.)
Quello che ho detto qui sopra dell’amore o spirito di corpo, deriva da questo. Tutti gli affetti umani derivano dall’amor proprio conformato in diversissime guise. L’efficacia loro è tanto maggiore, quanto derivano da un amor proprio più sensibile,{{ZbPagina|150}} e gli recano maggiore soddisfazione. Ora nello spirito di corpo la soddisfazione dell’amor proprio è in ragione inversa della grandezza del circolo. Gli spiriti elevati sono suscettibili di un circolo più grande, ma se questo è smisurato, la detta soddisfazione svanisce prima di arrivare alla periferia ch’è in tanta distanza dal centro, cioè l’individuo, come il suono, gli odori, i raggi luminosi si estinguono a una certa distanza dal centro della sfera.


(3. Luglio 1820.)


{{ZbPensiero|x}}Quello che ho detto qui sopra non è l’ultima delle cagioni per cui il fervore del Cristianesimo s’indebolì colla dilatazione di essa religione, di quella

{{ZbPensiero|x}}Quantum ad in vece di quod attinet ad, come noi diciamo quanto a, e i francesi quant à, è usato da Tacito, Agricol. cap.44. Et ipse quidem, quamquam medio in spatio integrae aetatis ereptus, QUANTUM AD GLORIAM, longissimum aevum peregit. Esempio e significato omesso nel Forcellini e nell’Appendice.

(3. Luglio 1820.)


{{ZbPensiero|x}}Quel che ho detto qui sopra non è l’ultima delle cagioni per cui il fervore del Cristianesimo s’indebolì colla dilatazione di essa religione, di quella religione istessa, che (senza però condannare l’amor della patria, dimostrato dallo stesso Cristo piangente sopra Gerusalemme) tuttavia ha per uno de’ fondamenti l’amore universale verso tutti gli uomini. E contuttociò fintanto ch’ella fu come una setta, il zelo e l’ardore per sostenerla fu infinito ne’ suoi seguaci. Quando divenne cosa comune, ''non fu più riguardato come proprio quello ch’era di tutti'', e lo spirito di corpo essendosi dileguato per la sua grandezza, l’individuo non ci trovò più la soddisfazione sua particolare, e il Cristianesimo illanguidì.

Aggiungete che lo spirito di corpo ci porta a proccurare i vantaggi di esso corpo, e a compiacerci di quelli che ha, perchè l’individuo che gli appartiene resta con ciò distinto e superiore agli altri che non gli appartengono. L’amor di patria, l’amor di setta, di fazione ec. vedete che è tutto fondato sopra l’ambizione, più o meno nascosta. Per gli spiriti piccoli non
Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
Riga 1: Riga 1:

<references/>