Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/269: differenze tra le versioni

Alebot (discussione | contributi)
m Wikipedia python library
Alebot (discussione | contributi)
m Wikipedia python library
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 8: Riga 8:




{{ZbPensiero|x}}Dice Luciano nelle ''Lodi della patria'' (t.2. p.479.): Καὶ τοὺς κατὰ τὸν τῆς άποδημίας χρόνον λαμπροὺς γενομένους ἢ διὰ χρημάτων κτῆσιν, ἢδιὰ τιμῆς δόξαν (''vel ob honoris glriam''), ἢδιὰ παιδείαςμαρτυρίανἢδιἀνδρείαςἒπαινονἒστινἰδεῖνεÞςτὴνπατρίδαπάνταςὲπειγομένους(''properantes''), ὡς οὐκ ἂν ἐν ἄλλοις βελτίοσιν ἐπιδειξομένους τὰ αὐτῶν καλὰ καὶ τοσούτῳ γεμᾶλλον ἔκαστοςσπεύδειλαβέσJαιτῆςπατρίδος, ὀσῳπερ ἂνφαίνηταιμειζόνων παρ ἄλλοις ἠξιωμένος. Questo è vero, e quando anche tu viva in una città molto maggiore della tua patria, non ostante il gran cambiamento delle opinioni antiche a questo riguardo, desidererai anche adesso, se non altro che la gloria o qualunque altro bene che tu hai acquistato sia ben noto, e faccia romore particolare nella tua patria. Ma la cagione non è mica l’amor della patria, come stima Luciano, e come pare a prima vista. E infatti stando nella tua stessa patria, tu provi lo stesso effetto{{ZbPagina|134}} riguardo alla tua famiglia, e a’ tuoi più intimi conoscenti. La ragione è che noi desideriamo che i nostri onori o pregi siano massimamente noti a coloro che ci conoscono più intieramente, e che ne sieno testimoni quelli che sanno più per minuto le nostre qualità, i nostri mezzi, la nostra natura, i nostri costumi ec. E come non ti contenteresti di una fama anonima, cioè di esser celebrato senza che si sapesse il tuo nome, perchè quella fama, ti parrebbe piuttosto generica che tua propria, così proporzionatamente desideri ch’ella sia sulle bocche di quelli presso i quali, conoscendoti più intimamente e particolarmente, la tua stima viene ad essere più individuale e propria tua, perchè si applica a tutto te, che sei loro noto minutamente. E viene anche ciò dalla inclinazione che tutti abbiamo per li nostri simili, onde non saremmo soddisfatti di una fama acquistata appresso una specie di animali diversa dall’umana, e così venendo per gradi, poco ci cureremmo di esser famosi fra i Lapponi o gl’irocchesi, essendo ignoti ai popoli colti, e non saremmo contenti di una celebrità francese o inglese, essendo sconosciuti ai nostri italiani, e così finalmente arriveremo ai nostri propri cittadini, e anche alla nostra famiglia. Aggiungete le tante relazioni che si hanno o si sono avute colle persone più attenenti alla nostra, le emulazioni, le gare, le invidie, le contrarietà avute, le amicizie fatte ec. ec. alle quali cose tutte applichiamo il sentimento che ci cagiona la nostra gloria, o qualunque vantaggio acquistato. In somma
{{ZbPensiero|x}}Dice Luciano nelle ''Lodi della patria'' (t.2. p.479.): Καὶ τοὺς κατὰ τὸν τῆς άποδημίας χρόνον λαμπροὺς γενομένους ἢ διὰ χρημάτων κτῆσιν, ἢ διὰ τιμῆς δόξαν (''vel ob honoris glriam''), ἢ διὰ παιδείας μαρτυρίαν ἢ διἀνδρείας ἒπαινον ἒστιν ἰδεῖν εÞς τὴν πατρίδα πάντας ὲπειγομένους (''properantes''), ὡς οὐκ ἂν ἐν ἄλλοις βελτίοσιν ἐπιδειξομένους τὰ αὐτῶν καλὰ καὶ τοσούτῳ γε μᾶλλον ἔκαστος σπεύδει λαβέσJαι τῆς πατρίδος, ὀσῳπερ ἂν φαίνηται μειζόνων παρ ἄλλοις ἠξιωμένος. Questo è vero, e quando anche tu viva in una città molto maggiore della tua patria, non ostante il gran cambiamento delle opinioni antiche a questo riguardo, desidererai anche adesso, se non altro che la gloria o qualunque altro bene che tu hai acquistato sia ben noto, e faccia romore particolare nella tua patria. Ma la cagione non è mica l’amor della patria, come stima Luciano, e come pare a prima vista. E infatti stando nella tua stessa patria, tu provi lo stesso effetto{{ZbPagina|134}} riguardo alla tua famiglia, e a’ tuoi più intimi conoscenti. La ragione è che noi desideriamo che i nostri onori o pregi siano massimamente noti a coloro che ci conoscono più intieramente, e che ne sieno testimoni quelli che sanno più per minuto le nostre qualità, i nostri mezzi, la nostra natura, i nostri costumi ec. E come non ti contenteresti di una fama anonima, cioè di esser celebrato senza che si sapesse il tuo nome, perchè quella fama, ti parrebbe piuttosto generica che tua propria, così proporzionatamente desideri ch’ella sia sulle bocche di quelli presso i quali, conoscendoti più intimamente e particolarmente, la tua stima viene ad essere più individuale e propria tua, perchè si applica a tutto te, che sei loro noto minutamente. E viene anche ciò dalla inclinazione che tutti abbiamo per li nostri simili, onde non saremmo soddisfatti di una fama acquistata appresso una specie di animali diversa dall’umana, e così venendo per gradi, poco ci cureremmo di esser famosi fra i Lapponi o gl’irocchesi, essendo ignoti ai popoli colti, e non saremmo contenti di una celebrità francese o inglese, essendo sconosciuti ai nostri italiani, e così finalmente arriveremo ai nostri propri cittadini, e anche alla nostra famiglia. Aggiungete le tante relazioni che si hanno o si sono avute colle persone più attenenti alla nostra, le emulazioni, le gare, le invidie, le contrarietà avute, le amicizie fatte ec. ec. alle quali cose tutte applichiamo il sentimento che ci cagiona la nostra gloria, o qualunque vantaggio acquistato. In somma