Canti (Leopardi - Donati)/III. Ad Angelo Mai: differenze tra le versioni
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{{Qualità|avz=100%|data=26 marzo 2007|arg=poesie}}
{{Intestazione letteratura |Nome e cognome dell'autore=Giacomo Leopardi
|Titolo=Canti
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|CapitoloSuccessivo=IV - Nelle nozze della sorella Paolina
|NomePaginaCapitoloSuccessivo=Canti (Leopardi)/Nelle nozze della sorella Paolina
}}
<poem> Italo ardito, a che giammai non posi
Di svegliar dalle tombe
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Nascevi ai dolci sogni intanto, e il primo
Sole splendeati in vista,
Che in età della nostra assai men trista
{{R|110}}Empièr la vita di felici errori:
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{{R|120}}Veder che tutto è vano altro che il duolo.
O
Tua mente allora, il pianto
A te, non altro, preparava il cielo.
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Pari all'italo nome, altro ch'un solo,
Solo di sua codarda etate indegno
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Maschia virtù, non già da questa mia
Stanca ed arida terra,
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