Memorie per servire alla vita di Dante Alighieri/VII: differenze tra le versioni

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<poem>''Ei mormorava: e non so che Gentucca''
''Sentiva io ec.''</poem></ref>: e vi è chi racconta , che nelle Alpi del Casentino in un'età più avanzata s'invaghisse di nuovo d'altro oggetto assai poco per bellezza di corpo stimabile<ref>Il suddetto ''Jacopo Corbinelli'' racconta che Dante nelle Alpi del Casentino, fu amante di una femmina che avea il gozzo. Ved. ancora più sotto § XIV. ''Anton Maria Amadi'' nelle sue annotazioni sopra una Canzone morale pag. 84. ''edizione di Padova per Lorenzo Pasquati'' 1565. in 4. vuole che la Canzone di Dante posta dietro alla ''Vita nuova'', e che principia "''Amor tu vedi ben ec.''" fosse scritta da lui quando amava ''Madonna Pietra'' della nobil famiglia Padovana degli ''Scrovigni''. Ecco un'altro innamoramento di ''Dante''. </ref>. Chi sa quanto la notizia di tali cose ancora necessaria sia per stabilire il vero carattere degli uomini anche i più celebri, e per far conoscere, che tutti questi hanno il cuore di una stessa tempra, che gli altri, i nomi dei quali rimangono allo scuro, non mi riprenderà perciò d'aver io mostrata della premura, per indagare la storia degli amoreggiamenti di ''Dante''. Sembra poi finalmente che ''Dante'' per trovar solido refrigerio al dolore provato nella perdita della sua Beatrice, nel 1291. in circa<ref>Dicendo ''{{AutoreCitato|Giannozzo Manetti}}''; che ''Dante'' "''non multo post adamatae puellae obitum vigesimo sexto aetatis suae circiter anno uxorem accedit -- e clasirrima Donatorum familia nomine Gemmam''" si viene in chiaro che ciò dovette seguire circa l'anno 1291. Ancora il ''Boccaccio'' dice che i parenti del poeta lo consigliarono ad accasarsi per alleggerire il suo dolore.</ref> si inducesse a prender per moglie Gemma di Manetto di Donato de' Donati<ref>Che ''Gemma Donati'' fosse figliuola di un Manetto, e nipote di un Donato apparisce da due instrumenti, il primo del 1332. che si riporta quì sotto, l'altro del 1297. Del restante si avverta, che i ''Donati'' avevano le loro case non lungi da Canto dei Pazzi (''{{AutoreCitato|Dino Compagni}}'' ''Stor. lib. I. pag. 18.'') e che in conseguenza erano per così dire vicini degli ''Allighieri''.</ref> casata molto illustre della sua patria, dalla quale ebbe più figliuoli, come si disse a suo luogo<ref>§ IV.</ref>. Gli scrittori ci raccontano che non molto tempo durò la buona corrispondenza fra lei e il consorte, e che questi dopo essersi una volta partito da essa, qualunque ne fosse la cagione, mai più non volle insieme in alcun modo ritrovarsi<ref>''Boccaccio'' Vita di Dante. Il ''Manetti'' dice che costei era "''admodum morosa, ut de Xantippe Socratis philosophi conjuge scriptum esse legimus"''. Nel ''vol. I.' del Magazzino Toscano che nel marzo del 1754. si cominciò a pubblicare in Livorno, è stata inseria una Vita di Dante, in essa a ''pag. 11.'' leggesi "''E' una cosa singolare che si sia più conservato il nome di queste due Belle (cioè ''Beatrice'' nominata poche righe avanti, e ''Gentucca'') che quello di tre mogli, che si dice aver egli avuto, e che è incerto come si chiamassero''</ref>.