Dodici monologhi/Il veterano al congresso: differenze tra le versioni

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''Digo mi'', che se non mi ha preso un colpo da restar sulla botta è stato un miracolo davvero.
E poi trovo quelli del mio battaglione del '49 e andiamo persoverso porta San Pancrazio. ''Mi'' quando sentivo parlar di spiriti ''no ghe credevo''. Ma là, parola d'onore, erano quei busti di marmo, e noialtri, invece si vedeva la persona viva. Luciano Manara, ah! lo vedevo lì, con tutte quelle penne che mi parevano una criniera di leone.... quando ci trascinava alla guerra a corpo a corpo. Ma che guerra! ci pareva di andare a una festa da ballo. Si cantava a squarciagola l'inno che ci metteva la febbre nel sangue. E c'era anche lui, l'autore dell'inno, [[Autore:{{AutoreCitato|Goffredo Mameli|Goffredo Mameli]]}}.... tutto biondo e tutto nervi. Lo vedo come fosse ora sopra un monticello con la sciabola sguainata, così, che ci gridava: Dio è con noi, addosso a questi vigliacchi.... sotto, fratelli! E in quel momento, ''maledeto can''! lo vediamo traboccare e cadere sul fianco. Aiuto!... [[Autore:Goffredo Mameli|Mameli]] muore!... E lui: No, no, lasciatemi stare! Avanti! avanti, vendicatemi!
E noi, allora, rabbiosi, su, su a testa sotto fra la mitraglia, su cantando ancora, ma con la schiuma alla bocca, il sangue agli occhi.... ''Dài''! su! tra il fumo, i rombi, le baionette.... picchia.... ''dài''! chi muore, muore e avanti!... Eh! la posizione l'abbiamo presa, in mezzo a un macello, ma mentre si stava lassù ed i nemici scappavano, guardammo al basso.... Quattro dei nostri, su i fucili incrociati, portavano [[Autore:{{AutoreCitato|Goffredo Mameli|Mameli]]}} tutto lordo di sangue.
Quasi per salutarlo provammo a cantargli: ''[[Fratelli d'Italia]]''.... ma ci rimase strozzata qui nella gola. Fu allora che io presi il comando della Compagnia. A venti anni, capite, ero capitano. Eh, ho fatto una bella carriera, ''ostregheta''! Fate un po' il conto: capitano nel '49, venti anni dopo entro dalla breccia di porta Pia col grado di tenente dei bersaglieri. Più andavo avanti e più tornavo ''indrio''! E sapete il perché? ''Perchè, non fasso per vantarme'', ho fatto tutte le campagne. Sono storie?.... È la sacrosanta verità. Entrai nell'esercito col grado di sottotenente, ma tutte le volte che Garibaldi chiamava.... buona notte, san Marco! ''Elo ciamava, e mi'' buttavo in aria berretto, filetti, carriera e via. Poi tornavo al reggimento, ma il colonnello ''me diseva'': Lei l'è una testa bruciata; lei non andrà mai avanti ed avrà dei grandi dispiaceri.
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Arrivederci!
 
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|CapitoloPrecedente=Il signore che pranza in trattoria