Pagina:Manzoni.djvu/9: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 6: Riga 6:
«Pregiatissimi Signori, Non ho mai avuto nell'animo un
«Pregiatissimi Signori, Non ho mai avuto nell'animo un
conflitto d'opposti sentimenti, come quello d'una profonda riconoscenza e d'un vivo diapiacere che m'ha fatto nascere la troppo cortese lettera, di cui m'hanno voluto onorare. Ma la benovolenza che attesta in ogni sua parte, mi dà la certezza che di que' sentimenti non mi rimarrà che il primo. Per codesta così spontanea e per me preziosa benevolenza, Vi prego dunque, Signori, di non dare al giornale, l'annunzio del quale mi rallegra,
conflitto d'opposti sentimenti, come quello d'una profonda riconoscenza e d'un vivo diapiacere che m'ha fatto nascere la troppo cortese lettera, di cui m'hanno voluto onorare. Ma la benovolenza che attesta in ogni sua parte, mi dà la certezza che di que' sentimenti non mi rimarrà che il primo. Per codesta così spontanea e per me preziosa benevolenza, Vi prego dunque, Signori, di non dare al giornale, l'annunzio del quale mi rallegra,
il titolo che v'eravate proposto. Sarebbe una cagione di vero e continuo turbamento alla mia vecchiezza, che, per quaggiù, non aspira ad altro che alla quiete. Lindulgentissimo vostro giudizio e già una gran ricompensa per de' lavori che non hanno altro merito, che d'esser fatti in coscienza. Confido, anzi mi tengo sicuro che non me la vorrete cambiare in un castigo, e che potrò goder subito in pace la speranza de' frutti che mi promette il saggio del vostro ingegno e del vostro cuore. Chiudo in fretta la lettera {{#section:Pagina:Manzoni.djvu/10|note1}}</ref>
il titolo che v'eravate proposto. Sarebbe una cagione di vero e continuo turbamento alla mia vecchiezza, che, per quaggiù, non aspira ad altro che alla quiete. Lindulgentissimo vostro giudizio e già una gran ricompensa per de' lavori che non hanno altro merito, che d'esser fatti in coscienza. Confido, anzi mi tengo sicuro che non me la vorrete cambiare in un castigo, e che potrò goder subito in pace la speranza de' frutti che mi promette il saggio del vostro ingegno e del vostro cuore. Chiudo in fretta la lettera {{#ifeq:{{NAMESPACE}}|Pagina||{{#section:Pagina:Manzoni.djvu/10|note1}}}}</ref>
non lo potrei,<!-- ocr.py v. 22.12.08 -->
non lo potrei,<!-- ocr.py v. 22.12.08 -->