Saul/Atto terzo/Scena IV: differenze tra le versioni

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}}
<poem>
''SAUL, GIONATA, MICOL, DAVID''.<br />
; GIONATA
: Deh! vieni, amato padre; a' tuoi pensieri
: Da' tregua un poco: or l'aura aperta e pura
: Ti fia ristoro; vieni: alquanto siedi
: Tra i figli tuoi.
 
; SAUL
GIONAT4
: <span style="margin-left: 98px;">... Che mi si dice?...</span>
 
; MICOL
Deh! vieni, amato padre; a' tuoi pensieri
: <span style="margin-left: 227px;">Ah! padre!...</span>
Da'tr^^ua un poco: or Faura aperta e pura
Ti fia ristoro; vieni: alquanto siedi
Tra i figli tuoi.
 
; SAUL
SAUL
: Chi sete voi?... Chi d'aura aperta e pura
: Qui favellò?... Questa? è caligin densa;
: Tenebre sono; ombra di morte.... Oh! mira;
: Più mi t'accosta; il vedi? il Sol dintorno
: Cinto ha di sangue ghirlanda funesta....
: Odi tu canto di sinistri augelli?
: Lugùbre un pianto sull'aere si spande,
: Che me percuote, e a lagrimar mi sforza....
: Ma che? Voi pur, voi pur piangete?...
 
; GIONATA
... Che mi si dice?...
: <span style="margin-left: 238px;">O sommo</span>
: Dio d'Israello, or la tua faccia hai tolta
: Dal re Saùl così? lui, già tuo servo,
: Lasci or così dell'avversario in mano?
 
; MICOL
MICOL
: Padre, hai la figlia tua diletta al fianco.
: Se lieto sei, lieta è pur ella; e piange,
: Se piangi tu.... Ma, di che pianger ora?
: Gioja tornò.
 
; SAUL
Ah! padre!...
: <span style="margin-left: 84px;">David, vuoi dire. Ah!... David....</span>
: Deh! perché non mi abbraccia anch'ei co' figli?
 
; DAVID
SAUL
: Oh padre!... Addietro or mi tenea temenza
: Di non t'esser molesto. Ah! nel mio core
: Perché legger non puoi? son sempre io teco.
 
; SAUL
Chi sete voi?... Chi d*aura aperta e pura
: Tu... di Saulle... ami la casa dunque?
Qui favellò ?... Questa? h caligin densa;
Tenebre sono; ombra di morte....Oh! mira;
 
; DAVID
: S'io l'amo? Oh ciel! degli occhi miei pupilla
: Gionata egli è; per te, periglio al mondo
: Non conosco, né curo: e la mia sposa,
: Dica, se il può, ch'io noi potrei, di quanto,
: Di quale amore io l'amo....
 
; SAUL
: <span style="margin-left: 171px;">Eppur, te stesso</span>
: Stimi tu molto....
 
; DAVID
46 SAUL
: <span style="margin-left: 116px;">Io, me stimare?... In campo</span>
: Non vil soldato, e tuo genero in corte
: Mi tengo; e innanzi a Dio, nulla mi estimo.
 
; SAUL
Più mi t'accosta; il vedi? il Sol dintorno
: Ma, sempre a me d'Iddio tu parli; eppure,
Cinto ha di sangue ghirlanda funesta....
: Ben tu il sai, da gran tempo, hammi partito
Odi tu canto di sinistri augelli?
: Da Dio l'astuta ira crudel tremenda
Lugubre un pianto sull'aere si spande,
: De' sacerdoti. Ad oltraggiarmi, il nomi?
 
; DAVID
Che nie percuote, e a lagrimar mi sforza
: A dargli gloria, io 'l nomo. Ah! perché credi,
: Ch'ei più non sia con te? Con chi nol vuole,
: Non sta: ma, a chi l'invoca, a chi riposto
: Tutto ha se stesso in lui, manca egli mai?
: Ei sul soglio chiamotti; ei vi ti tiene:
: Sei suo, se in lui, ma se in lui sol, ti affidi.
 
; SAUL
Ma che? Voi pur, voi pur piangete?...
: Chi dal ciel parla?... Avviluppato in bianca
: Stola è costui, che il sacro labro or schiude?
: Vediamlo.... Eh no: tu sei guerriero, e il brando
: Cingi: or t'inoltra; appressati; ch'io veggia,
: Se Samuèle o David mi favella. —
: Qual brando è questo? ei non è già lo stesso
: Ch'io di mia man ti diedi....
 
; DAVID
GIONATA
: <span style="margin-left: 174px;">È questo il brando,</span>
: Cui mi acquistò la povera mia fionda.
: Brando, che in Ela a me pendea tagliente
: Sul capo; agli occhi orribil lampo io 'l vidi
: Balenarmi di morte, in man del fero
: Goliàt gigante: ei lo stringea: ma stavvi
: Rappreso pur, non già il mio sangue, il suo.
 
; SAUL
O sommo
: Non fu quel ferro, come sacra cosa,
Dio d'Israello, or la tua faccia hai tolta
: Appeso in Nobbe al tabernacol santo?
Dal re Saul cosi? lui, già tuo servo,
: Non fu nell'Efod mistico ravvolto,
Lasci or cosi dell' avversario in mano?
: E così tolto a ogni profana vista?
: Consecrato in eterno al Signor primo?...
 
; DAVID
MIGOL
: Vero è; ma....
 
; SAUL
Padre, hai la figlia tua diletta al fianco.
: <span style="margin-left: 94px;">Dunque, onde l'hai tu? Chi ardiva</span>
Se lieto sei, lieta è pur ella; e piange,
: Dartelo? chi?...
Se piangi tu.... Ma, di che pianger ora?
Gioja tornò.
 
; DAVID
SAUL
: <span style="margin-left: 104px;">Dirotti. Io fuggitivo,</span>
: Inerme in Nob giungea: perché fuggissi,
: Tu il sai. Piena ogni via di trista gente,
: Io, senza ferro, a ciascun passo stava
: Tra le fauci di morte. Umìl la fronte
: Prosternai là nel tabernacol, dove
: Scende d'Iddio lo spirto: ivi, quest'arme,
: (Cui s'uom mortal rïadattarsi al fianco
: Potea, quell'uno esser potea ben David)
: La chiesi io stesso al sacerdote.
 
; SAUL
David, vuoi dire. Ah!... David.*..
: <span style="margin-left: 205px;">Ed egli?...</span>
Deh ! perchè non mi abbraccia anch' ei co' figli?
 
; DAVID
DAVID
: Diemmela.
 
; SAUL
Oh padre!... Addietro or mi tenea temenza
: <span style="margin-left: 76px;">Ed era?</span>
Di non t'esser molesto. Ah! nel mio core
Perchè legger non puoi? son sempre io teco.
 
; DAVID
SAUL
: <span style="margin-left: 132px;">Achimelech.</span>
 
; SAUL
Tu... di Sanile... ami la casa dunque?
: <span style="margin-left: 221px;">Fellone.</span>
: Vil traditore!... Ov'è l'altare?... oh rabbia!...
: Ahi tutti iniqui! traditori tutti!...
: D'Iddio nemici; a lui ministri, voi?...
: Negr'alme in bianco ammanto.... Ov'è la scure?...
: Ov'è l'altar? si atterri.... Ov'è l'offerta?
: Svenarla io voglio....
 
; MICOL
DAVID
: <span style="margin-left: 140px;">Ah padre!</span>
 
; GIONATA
S'io l'amo? Oh ciel! degli occhi miei pupilla
: <span style="margin-left: 221px;">Oh ciel! che fai?</span>
: Ove corri? Che parli?... Or, deh! ti placa:
: Non havvi altar; non vittima: rispetta
: Nei sacerdoti Iddio, che sempre t'ode.
 
; SAUL
: Chi mi rattien?... Chi di seder mi sforza?...
: Chi a me resiste?...
 
; GIONATA
: Padre....
 
; DAVID
ATTO III. 47
: Ah! tu il soccorri,
: Alto Iddio d'Israèle: a te si prostra,
: Te ne scongiura il servo tuo.
 
; SAUL
Gionata egli è; per te, periglio al mondo
: La pace
Non conosco, ne curo: e la mia sposa,
: Mi è tolta; il Sole, il regno, i figli, l'alma,
Dica, se il può, ch'io noi potrei, di quanto,
: Tutto mi è tolto!... Ahi Saùl infelice!
Di quale amore io l'amo....
: Chi te consola? al brancolar tuo cieco,
: Chi è scorta, o appoggio?... I figli tuoi, son muti;
: Duri son, crudi.... Del vecchio cadente
: Sol si brama la morte: altro nel core
: Non sta dei figli, che il fatal diadema,
: Che il canuto tuo capo intorno cinge.
: Su strappatelo, su: spiccate a un tempo
: Da questo omai putrido tronco il capo
: Tremolante del padre.... Ahi fero stato!
: Meglio è la morte. Io voglio morte....
 
; MICOL
SAUL
: Oh padre!...
: Noi vogliam tutti la tua vita: a morte
: Ognun di noi, per te sottrarne, andrebbe....
 
; GIONATA
Eppur , te stesso
: — Or, poiché in pianto il suo furor già stemprasi,
Stimi tu molto. ...
: Deh! la tua voce, a ricomporlo in calma,
: Muovi, o fratello. In dolce oblio l'hai ratto
: Già tante volte coi celesti carmi.
 
; MICOL
DAVID
: Ah! sì; tu il vedi, all'alitante petto
: Manca il respiro; il già feroce sguardo
: Nuota in lagrime: or tempo è di prestargli
: L'opra tua.
 
; DAVID
Io, me stimare .«^ ... In campo
: Deh! per me, gli parli Iddio. —<ref>Tutti i seguenti versi lirici si potranno cantare senza gorgheggi da David, s'egli si trova essere ad un tempo cantore ed attore. Altrimenti basterà, per ottenere un certo effetto, che ad ogni stanza preceda una breve musica istromentale adattata al soggetto; e che David poi reciti la stanza con maestria e gravità.</ref>
Non vii soldato, e tuo genero in corte
:: O tu, che eterno, onnipossente, immenso,
Mi tengo; e innanzi a Dio, nulla mi estimo.
:: Siedi sovran d'ogni creata cosa;
:: Tu, per cui tratto io son dal nulla, e penso,
:: E la mia mente a te salir pur osa;
:: Tu, che se il guardo inchini, apresi il denso
:: Abisso, e via non serba a te nascosa;
:: Se il capo accenni, trema lo universo;
:: Se il braccio innalzi, ogni empio ecco è disperso.
:: Già su le ratte folgoranti piume
:: Di Cherubin ben mille un dì scendesti;
:: E del tuo caldo irresistibil nume
:: Il condottiero d'Israello empiesti:
:: Di perenne facondia a lui tu fiume,
:: Tu brando, e senno, e scudo a lui ti festi:
:: Deh! di tua fiamma tanta un raggio solo
:: Nubi-fendente or manda a noi dal polo.
:: Tenebre e pianto siamo....
 
; SAUL
SAUL
: Odo io la voce
: Di David?... Trammi di mortal letargo:
: Folgor mi mostra di mia verde etade.
 
; DAVID
Ma, sempre a me d'Iddio tu parli; eppure.
:: Chi vien, chi vien, ch'odo e non veggo? Un nembo
Ben tu il sai, da gran tempo, hammi partito
:: Negro di polve rapido veleggia
Da Dio l'astuta ira crudel tremenda
:: Dal torbid'euro spinto. —
De' sacerdoti . Ad oltraggiarmi, il nomi?
:: Ma già si squarcia; e tutto acciar lampeggia
:: Dai mille e mille, ch'ei si reca in grembo....
:: Ecco, qual torre, cinto
:: Saùl la testa d'infuocato lembo.
:: Traballa il suolo al calpestìo tonante
:: D'armi e destrieri:
:: La terra, e l'onda, e il cielo è rimbombante
:: D'urli guerrieri.
:: Saùl si appressa in sua terribil possa;
:: Carri, fanti, destrier sossopra ei mesce:
:: Gelo, in vederlo, scorre a ogni uom per l'ossa;
:: Lo spavento d'Iddio dagli occhi gli esce.
:: Figli di Ammòn, dov'è la ria baldanza?
:: Dove gli spregi, e l'insultar, che al giusto
:: Popol di Dio già feste?
:: Ecco ora il piano ai vostri corpi angusto;
:: Ecco, a noi messe sanguinosa avanza
:: Di vostre tronche teste:
:: Ecco ove mena in falsi iddii fidanza. —
:: Ma, donde ascolto altra guerriera tromba
:: Mugghiar repente?
:: È il brando stesso di Saùl, che intomba
:: D'Edom la gente.
:: Così Moàb, Soba così sen vanno,
:: Con l'iniqua Amalèch, disperse in polve:
:: Saùl, torrente al rinnovar dell'anno,
:: Tutto inonda, scompon, schianta, travolve.
 
; SAUL
DAVID
: Ben questo è grido de' miei tempi antichi,
: Che dal sepolcro a gloria or mi richiama.
: Vivo, in udirlo, ne' miei fervidi anni.... —
: Che dico?... ahi lasso! a me di guerra il grido
: Si addice omai?... L'ozio, l'oblìo, la pace,
: Chiamano il veglio a sé.
 
; DAVID
A dargli gloria, io '1 nomo. Ah! perche credi,
: Pace si canti. —
Ch'ei più non sia con te? Con chi noi vuole.
:: Stanco, assetato, in riva
Non sta: ma, a chi l'invoca, a chi riposto
:: Del fiumicel natìo,
Tutto ha se stesso in lui, manca egli mai?
:: Siede il campion di Dio,
Ei sul soglio chiamotti; «i vi ti tiene:
:: All'ombra sempre-viva
Sei suo, se in lui, ma se in lui sol, ti affidi.
:: Del sospirato alloro.
:: Sua dolce e cara prole,
:: Nel porgergli ristoro,
:: Del suo affanno si duole
:: Ma del suo rieder gode;
:: E pianger ciascun s'ode
:: Teneramente,
:: Soavemente
:: Sì, che il dir non v'arriva.
:: L'una sua figlia slaccia
:: L'elmo folgoreggiante;
:: E la consorte amante,
:: Sottentrando, lo abbraccia:
:: L'altra, l'augusta fronte
:: Dal sudor polveroso
:: Terge, col puro fonte:
:: Quale, un nembo odoroso
:: Di fior sovr'esso spande:
:: Qual, le man venerande
:: Di pianto bagna:
:: E qual si lagna,
:: Ch'altra più ch'ella faccia.
:: Ma ferve in ben altr'opra
:: Lo stuol del miglior sesso.
:: Finché venga il suo amplesso,
:: Qui l'un figlio si adopra
:: In rifar mondo e terso
:: Lo insanguinato brando:
:: Là, d'invidia cosperso,
:: Dice il secondo: e quando
:: Palleggerò quest'asta,
:: Cui mia destra or non basta?
:: Lo scudo il terzo,
:: Con giovin scherzo,
:: Prova come il ricopra.
:: Di gioja lagrima
:: Su l'occhio turgido
:: Del re si sta:
:: Ch'ei di sua nobile
:: Progenie amabile
:: È l'alma, e il sa.
:: Oh bella la pace!
:: Oh grato il soggiorno,
:: Là dove hai dintorno
:: Amor sì verace,
:: Sì candida fè!
:: Ma il Sol già celasi;
:: Tace ogni zeffiro;
:: E in sonno placido
:: Sopito è il re. —
 
; SAUL
SAUL
: Felice il padre di tal prole! Oh bella
: Pace dell'alma!... Entro mie vene un latte
: Scorrer mi sento di tutta dolcezza... —
: Ma, che pretendi or tu? Saùl far vile
: Infra i domestich'ozj? Il pro' Saulle
: Di guerra or forse arnese inutil giace?
 
; DAVID
Chi dal ciel parla?... Avviluppato in bianca
:: Il re posa, ma i sogni del forte
Six>la h costui, che il sacix> labro or schiude?
:: Con tremende sembianze gli vanno
Vediamlo.... Eh no: tu sei guerriero, e il brando
:: Presentando i fantasmi di morte.
:: Ecco il vinto nemico tiranno,
:: Di sua man già trafitto in battaglia;
:: Ombra orribil, che omai non fa danno.
:: Ecco un lampo, che tutti abbarbaglia....
:: Quel suo brando, che ad uom non perdona,
:: E ogni prode al codardo ragguaglia. —
:: Tal, non sempre la selva risuona
:: Del Leone al terribil ruggito,
:: Ch'egli in calma anco i sensi abbandona;
:: Né il tacersi dell'antro romito
:: All'armento già rende il coraggio;
:: Né il pastor si sta men sbigottito,
:: Ch'ei sa, ch'esce a più sangue ed oltraggio.
:: Ma il re già già si desta:
:: Armi, armi, ei grida.
:: Guerriero omai qual resta?
:: Chi, chi lo sfida?
 
:: Veggio una striscia di terribil fuoco,
:: Cui forza è loco = dien le ostili squadre.
:: Tutte veggio adre = di sangue infedele
:: L'armi a Israèle. = Il fero fulmin piomba,
:: Sasso di fromba = assai men ratto fugge,
:: Di quel che strugge = il feritor sovrano,
:: Col ferro in mano. = A inarrivabil volo,
:: Fin presso al polo = aquila altera ei stende
:: Le reverende = risonanti penne,
:: Cui da Dio tenne, = ad annullar quegli empj,
:: Che in falsi tempj = han simulacri rei
:: Fatti lor Dei. = Già da lontano io 'l seguo;
:: E il Filisteo perseguo,
:: E incalzo, e atterro, e sperdo; e assai ben mostro,
:: Che due spade ha nel campo il popol nostro.
 
; SAUL
: Chi, chi si vanta? Havvi altra spada in campo,
: Che questa mia, ch'io snudo? Empio è, si uccida,
: Pera, chi la sprezzò.
 
; MICOL
48 SAUL
: T'arresta: oh cielo!...
 
; GIONATA
Cingi: or t' inoltra ^ appressati; ch'io veggia,
: Padre! che fai?
Se Samuele o David mi favella. -r-
Qual brando e questo? ei non è già lo stesso
Ch'io di mia man ti diedi....
 
; DAVID
DAVID
: Misero re!
 
; MICOL
È questo il brando,
: Deh! fuggi....
Cui mi acquistò la povera mia fionda.
: A gran pena il teniam; deh! fuggi, o sposo.
Brando, che in Eia a me pendea tagliente
</poem>
Sul capo; agli occhi orribil lampo io '1 vidi
Balenarmi di morte , in man del fero
GoUÃ t gigante: ei lo stringea: ma stawi
Rappreso pur, non già il mio sangue, il suo.
 
{{Sezione note}}
SAUL
 
Non fu quel ferro, come sacra cosa.
Appeso in Nobbe al tabernacol santo?
Non fu nell'Efod mistico ravvolto,
E cos\ tolto a ogni profana vista?
Consecrato in eterno al Signor primo?. ..
 
DAVID
 
Vero è; ma....
 
SAUL
 
Dunque, onde l'hai tu? Chi ardiva
Dartelo? chi?...
 
DAVID
 
Dirotti. Io fuggitivo,
Inerme in Nob giungea: perchè fuggissi.
Tu il sai. Piena ogni via di trista gente,
 
 
 
ATTO III. 49
 
Io y senza ferro j a ciascun pa&so stava
Tra le fauci di morte. Umfl la fronte
Prosternai là nel tabernacoli dove
Scende d'Iddio lo spirto: ivi, quest'arme,
(Cui s'uom mortai riadattarsi al fianco
Potea, quell'uno esser potea ben David)
La chiesi io stesso al sacerdote.
 
SAUL
 
Ed egli?...
 
DAVID
 
Diemmela .
 
SAUL
 
Ed era?
 
DAVID
 
Achimelech .
 
SAUL
 
Fellone.
Vii traditore!... Ov'è Faltare?... oh rabbia!...
Ahi tutti iniqui! traditori tutti !..4
D'Iddio nemici; a lui ministri, voi?...
Negr'alme in bianco ammanto.... Ov'è la scure?..
Ov'è l'aitar? si atterri.... Ov'è l'offerta?
Svenarla io voglio
 
MIGOL
 
Ah padre!
 
GIONATA
 
Oh ciel! che fai?
 
Voi. F. 7
 
 
 
So SAUL
 
Ove coni? 6he parli?,.. Or, deh! ti placa:
Non hawi aitar; non vìttima: rispetta
Nei sacerdoti Iddio, che sempre t*ode.
 
SA9L
 
Chi mi rattien?^.. Chi di seder mi sforta?.,.
Chi a me resiste?...
 
CIONAtA
 
Padre.. ••
 
DAVID
 
Ah! tu il soccorri, .
Alto Iddio d* Israele: a te si prostra,
Te ne scongiura il servo tuo.
 
SAUL
 
La pace
Mi h tolta; il Sole, il regno, i figli, Talma,
Tutto mi è tolto!... Ahi Saul infelice!
Chi te consola? al brancolar tuo cieco.
Chi è scòrta, o appoggio?... I figli tuòi^ son muti;
Duri son, crudi.... Del vecchio cadente
Sol si brama la moìte: altro nel core
Non sta dd figli, che A fatai diadema,
Che il canuto tuo Capo intorno cinge.
Su strappatelo, su: spiccate a un tempo
Da questo omai putrido tronco il capo
Tremolante del padre.. «. Ahi fero stato!
Meglio .è la morte, ib voglia mmte....
 
MICOT.
 
Oh padre!. . •
 
 
 
ATTO HI. 5i
 
Noi vogliam tutti la tua vita: a morte
Ognun di noi, per te sottrarne, andrebbe. ...
 
GIONATA «
 
— Or y poiché in pianto il suo furor già stemprasi ,
Deh! la tua. voce, a rìcomporlo in calma,
Muovi, o fratello. In dolce oblio Thai ratto
Già tante volte coi celesti carmi.
 
MICOL
 
Ah! si; tu il vedi, all'alitante petto
Manca il respiro; il già feroce sguardo
Nuota in lagrime: or tempo è di prestargli
L'opra tua.
 
DAVID
 
Deh! per me, gii parli Iddio.— (i)
» O tu, che etemo, onnipossente, immenso,
9 Siedi sovran d' ogni creata cosa ;
» Tu, per cui tratto io son dal nulla, e penso,
» E la mia mente a te salir pur osa ;
9 Tu, che se il guardo inchini, apresi il denso
» Abisso, e via non serba a te nascosa;
D Se il capo accenni, trema lo universo;
 
(i) Tutti i seguenti versi lirici si potranno cantare senza gor-
gheggi da David , s' egli si trova essere ad un tempo cantore
ed attore. Altrimenti basterà , per ottenere un certo effetto,
che ad ogni stanza preceda una breve musica istromentale
adattata al soggetto; e che David poi reciti la stanza con
maestria e gravità .
 
 
 
Sa SAUL
 
}» Se il braccio innalzi , ogni empio ecco è dispérso .
 
3> Già su le ratte folgoranti piume
» Di Cherubin ben mille un dì scendesti;
» E del tuo caldo irresistibil nume
» Il condottiero d* Israello empiesti :
» Di perenne facondia a lui tu fiume,
y> Tu brando, e senno, e scudo a lui ti festi:
s> Deh! di tua fiamma tanta un raggio solo
» Nubi-fendente or manda a noi dal polo.
 
» Tenebre e pianto siamo....
 
SAUL
 
Odo io la voce
Di David .^... Trammi di mortai letargo:
Folgor mi mostra* di mia verde etade.
 
DAVID
 
» Chi vien,chi vien , ch'odo e non veggo .»^ Un nembo
» Negro di polve rapido veleggia ♦
 
» Dal torbid'euro spinto. —
D Ma già si squarcia; e tutto acciar lampeggia
 
» Dai mille e mille, ch'ei si reca in grembo
 
» Ecco, qual torre, cinto
 
» Saul la testa d'infuocato lembo.
 
» Traballa il suolo al calpestio tonante
 
» D'armi e destrieri:
 
» La terra, e l'onda, e il cielo e rimbombante
 
» D'urli guerrieri.
 
» Saul si appressa in sua terribil possa;
 
 
 
ATTO III. 53
 
» Carri , fanti , destrier sossopra ei mesce :
 
» Gelo, in vederlo, scorre a ogni uom per Tossa;
 
j» Lo spavento d' Iddio dagli occhi gli esce .
 
» Figli di Àmmon , dov' h la ria baldanza ?
]> Dove gli spregi, e T insultar, che al giusto
» Popol di Dio già feste?
» Ecco ora il piano ai vostri corpi angusto ;
D Ecco , a noi messe sanguinosa avanza
» Di vostre tronche teste:
» Ecco ove mena in falsi iddii fidanza . —
» Ma , donde ascolto altra guerriera tromba
» Mugghiar repente?
 
» È il brando stésso di Saul, che intomba
9 D'Edom la gente.
9 Così Moab, Soba cosi sen vanno,
3>Con r iniqua Amaléch, disperse in polve:
i>Saùl, torrente al rinnovar dell'anno,
3> Tutto inonda, scompon , schianta , travolve.
 
SAUL
 
Ben questo e grido de' miei tempi antichi.
Che dal sepolcro a gloria or mi richiama.
Vivo, in udirlo, ne' miei fervidi anni....—
Che dico?... ahi lasso! a me di guerra il grido
Si addico omai?... L'ozio, l'oblio, la pace,
Chiamano il veglio a se.
 
DAVID
 
Pace si canti. —
 
 
 
54 SAUL
 
n Stanco , assetato , in riva
9 Del fiumicel natio,
)» Siede il campion di Dio,
» All'ombra sempre-viva
D Del sospirato alloro .
D Sua dolce e cara prole ,
> Nel porgergli ristoro,
1^ Del suo affanno si duole
» Ma del suo rieder gode ;
]> E pianger ciascun s' ode
» Teneramente,
» Soavemente
» Si, che il dir non v'arriva.
 
D L'uua sua figlia slaccia
9 L'elmo folgoreggiante;
)» E la consorte amante,
» Sottentrando, lo abbraccia:
» L'altra, l'augusta fronte
j> Dal sudor polveroso
9 Terge, col puro fonte:
» Quale, un nembo odoroso
3> Di fior sovr'esso spande:
9 Qual , le man venerande
p Di pianto bagna :
» E qual si lagna,
» Ch'altra più ch'ella faccia.
 
» Ma ferve in ben altr'opra
 
 
 
ATTO III. 55
 
» Lo stuol del miglior sesso.
» Finche venga il suo amplesso ,
y> Qui l'un figlio si adopra
» In rifar mondo e terso
» Lo insanguinato brando:
» ÌÀy d'invidia cosperso,
» Dice il secondo: e quando
1» Palleggerò quest^asta,
» Cui mia destra or ma basta?
» Lo scudo il terzo,
» Con giovin scherzo,
» ProvA come il ricopra.
 
» Di gioja lagrima
»^u rocchio turgido
9 Del re si sta:
 
» Ch' ei di sua nobile
» Progenie amabile
9 È Tahna, e il sa.
 
3» Oh bella la pace!
» Oh grato il soggiorno,
» Là dove hai dintorno
3» Amor s\ verace,
i> Sk candida fé!
 
» Ma il Sol già celasi;
)» Tace ogni zefBro ;
D E in sonno placido
9 Sopito è il re.-^
 
 
 
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y
 
 
 
56
 
 
 
SAUL
 
 
 
SAUL
 
Felice il padre di tal prole! Oh bella
Pace deir alma ! • . . Entro mie vene un latte
 
Scorrer mi sento di tutta dolcezza...
 
Ma, che pretendi or tu? Saul far vile
Infra i domestich' ozj ? Il pro'Saulle
Di guerra or forse arnese ìnutil giace?
 
DAVID
 
» n re posa, ma i sogni del forte
» Con tremende sembianze gli vanno
» Presentando i fantasmi di morte.
 
D Ecco il vinto nemico tiranno,
D Di sua man già trafitto in battaglia ;
» Ombra orribil , che omai non fa danno .
 
» Ecco un lampo , che tutti abbarbaglia ....
3> Quel suo brando, che ad uom non perdona,
2> E ogni prode al codardo ragguaglia. —
 
3> Tal, non sempre la selva risuona
y> Del Leone al terribii ruggito,
7> Gh' egli in calma anco i sensi abbandona ;
 
D Ne il tacersi dell'antro romito
» All'armento già rende il coraggio;
» Ne il pastor si sta men sbigottito,
 
3> Gh'ei sa, ch'esce a più sangue ed oltraggio.
» Ma il re già già si desta:
» Armi, armi, ei grida.
i> Guerriero omai qual resta?
» Chi, chi lo sfida?
 
 
 
/
 
 
 
ATTO III.
 
 
 
57
 
 
 
» Veggio una striscia di terribii fuoco,
 
3> Cui forza è loco = dien le ostili squadre.
 
» Tutte veggio adre = di sangue infedele
 
» L'armi a Israele. == Il fero fulmin piomba,
 
9 Sasso di fromba = assai meo ratto fugge ,
 
9 Di quel che strugge = il feritor sovrano ,
 
» Col ferro in mano . = A inarrivabil volo ,
 
» Fin presso al polo = aquila altera ei stende
 
]» Le reverende = risonanti penne,
 
» Cui da Dio tenne , = ad annullar quegli empj ,
 
» Che in falsi tempj = han simulacri rei
 
9 Fatti lor Dei. = Già da lontano io 1 seguo;
 
» E il Filisteo perseguo ,
 
» E incalzo, e atterro, e sperdo; e assai ben mostro,
 
1» Che due spade ha nel campo il popol nostro .
 
SAUL
 
Chi, chi si vanta? Havvi altra spada in campo,
Che questa mia, ch'io snudo? Empio è, si uccida,
Pera, chi la sprezzo.
 
MICOL
 
T'arresta: oh cielo!...
 
 
 
GIONATA
 
 
 
Padre! che fai?
 
 
 
DAVID
 
Misero re!
 
MICOL
 
 
 
Fd, y.
 
 
 
Deh! fuggi
 
8
 
 
 
 
58 SAUL
 
A gran pena il teniam; dehl fuggì, o sposo.
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