Trattato dei governi/Libro primo/II: differenze tra le versioni

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Ma la città è una compagnia perfetta di più borghi composta, la quale ha, per via di dire, l’ultimo d’ogni sufficienzia; e è stata costituita per cagione del vivere: ma infatto si mantiene per cagione di ben vivere. Laonde conseguita, che ogni città sia per natura, dappoichè per natura sono le compagnie prime, che la compongono; che invero essa città è il fine di tutte l’altre, e la natura non è altro, che fine. E ciò si prova, perchè e’ si dice ciascuna cosa aver la natura sua, quando la generazione di essa cosa ha la sua perfezione, e il suo fine; come è, verbigrazia, nell’uomo, nella casa, e nel cavallo. Oltra di questo la cagione, onde son fatte le cose, e il fine si ripone infra le cose ottime; e però la sufficienza è il fine e è ottima cosa medesimamente.
 
Onde si fa manifesto, che la città è infra le cose, che son per natura; e così che l’uomo è per natura animale sociale: e che chi è per natura, e non per fortuna senza città, si debbe stimare, o cattivo uomo, o da più che uomo, siccome è quegli da {{Ac|Omero|Omero}} diffamato:
 
:::Uom senza legge, e senza tribù, e ’mpuro.