Pagina:Catullo e Lesbia.djvu/118: differenze tra le versioni

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del poeta nell’amore di Giovenzio, devo molto lodarmi della critica dello {{Ac|Gustav Benjamin Schwab|Schwab}}, che ha la modestia di confessare, che gli sono ignoti: ''homines nobis ignotos.'' Quanto a Furio, il {{Ac|Antonio Partenio|Partenio}} e il {{Ac|Isaac Vossius|Vossio}} tengon per fermo che sia quel tal Furio Bibaculo, della cui voracità parla {{Ac|Orazio}}, e che è da {{Ac|Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano}} annoverato fra gli scrittori di giambi. {{Ac|Achille Stazio|Achille Stazio}} fra questo Furio Bibaculo e quel P. Furio accusato da Catone resta indeciso, come l’asino di Buridano. La critica moderna, che non accetta nè l’uno nè l’altro, si contenta di ciò che ne dice Catullo: e sfido io a non contentarsi! I grandi poeti scolpiscono le anime, non già i nomi. La sordida miseria e l’affamata mendicità di Furio vien descritta in pochi versi dal nostro poeta:
del poeta nell’amore di Giovenzio, devo molto lodarmi della critica dello {{Ac|Gustav Benjamin Schwab|Schwab}}, che ha la modestia di confessare, che gli sono ignoti: ''homines nobis ignotos.'' Quanto a Furio, il {{Ac|Antonio Partenio|Partenio}} e il {{Ac|Isaac Vossius|Vossio}} tengon per fermo che sia quel tal Furio Bibaculo, della cui voracità parla {{Ac|Quinto Orazio Flacco|Orazio}}, e che è da {{Ac|Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano}} annoverato fra gli scrittori di giambi. {{Ac|Achille Stazio|Achille Stazio}} fra questo Furio Bibaculo e quel P. Furio accusato da Catone resta indeciso, come l’asino di Buridano. La critica moderna, che non accetta nè l’uno nè l’altro, si contenta di ciò che ne dice Catullo: e sfido io a non contentarsi! I grandi poeti scolpiscono le anime, non già i nomi. La sordida miseria e l’affamata mendicità di Furio vien descritta in pochi versi dal nostro poeta:
{{Blocco centrato|<i><poem>
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Furi, cui neque servus est, neque arca,
Furi, cui neque servus est, neque arca,