Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1908, II.djvu/404: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
CandalBot2 (discussione | contributi)
m Bot: fix Ac a un parametro
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
onesta, quelle regole adempie che agli Scrittori di Commedie prescritte furono sempre mai da {{AutoreCitato|Aristotele|Aristotile}}, da {{AutoreCitato|Quinto Orazio Flacco|Orazio}}, dal {{AutoreCitato|Lodovico Castelvetro|Castelvetro}}, dal {{AutoreCitato|Giason Denores|Nores}}; e da’ migliori Comici Greci, Latini, Francesi ed Italiani furono sempre mai fedelmente osservate.
onesta, quelle regole adempie che agli Scrittori di Commedie prescritte furono sempre mai da {{AutoreCitato|Aristotele|Aristotile}}, da {{AutoreCitato|Quinto Orazio Flacco|Orazio}}, dal {{AutoreCitato|Lodovico Castelvetro|Castelvetro}}, dal {{AutoreCitato|Giason Denores|Nores}}; e da’ migliori Comici Greci, Latini, Francesi ed Italiani furono sempre mai fedelmente osservate.


«Introducendo in questa Commedia i caratteri di oltramontane Nazioni, e criticandone moderatamente i difetti, ha presa di mira, non già qualche Commedia prodotta di fresco, ma più Commedie da molto tempo stampate, quali sono ''Il Francese a Londra, Le Amazoni, Don Garzia, Le Donne Savie, La Matrona d’Efeso'' e ''il Marito confuso'', sul cui modello ha lavorato la sua, mettendo in vista alcune azioni e parole contenute nelle medesime, che sembrate gli sono poco conformi al verisimile ed alla Natura. In questo ancora ha seguito gli insegnamenti e gli esempj de’ Maestri dell’Arte, letti da lui più d’una volta, e studiati. Anche {{AutoreCitato|Molière|Molliere}}, il [[w:Giovan Battista Fagiuoli|Fagiuoli]], il {{AutoreCitato|Florent Carton|Dancourt}}, il {{AutoreCitato|Voltaire}}, e {{AutoreCitato|Tito Maccio Plauto|Plauto}}, e {{AutoreCitato|Marco Terenzio Varrone|Terenzio}} medesimo, formando caratteri, qualche volta la penna in mano sonosi addormentati. Dovunque gli è venuta la palla al balzo, nella presente Commedia egli non l’ha perdonata a’ medesimi; e benchè non li nomini, chiunque ha qualche tintura di lettere, dagli accidenti e da’ Dialoghi in essa inseriti potrà bastevolmente capire di qual di loro ragioni. Dalle cisterne pubbliche ognuno può pigliar acqua, per trarsi la sete. Faccia di lui lo stesso chi ne avesse talento, e piacere egli avrà d’imparare da chiunque sappia fargli vedere i suoi stessi difetti; riflettendo però che nel di lui animo l’autorità nulla può; ma tutto può la ragione.
«Introducendo in questa Commedia i caratteri di oltramontane Nazioni, e criticandone moderatamente i difetti, ha presa di mira, non già qualche Commedia prodotta di fresco, ma più Commedie da molto tempo stampate, quali sono ''Il Francese a Londra, Le Amazoni, Don Garzia, Le Donne Savie, La Matrona d’Efeso'' e ''il Marito confuso'', sul cui modello ha lavorato la sua, mettendo in vista alcune azioni e parole contenute nelle medesime, che sembrate gli sono poco conformi al verisimile ed alla Natura. In questo ancora ha seguito gli insegnamenti e gli esempj de’ Maestri dell’Arte, letti da lui più d’una volta, e studiati. Anche {{AutoreCitato|Molière|Molliere}}, il [[w:Giovan Battista Fagiuoli|Fagiuoli]], il {{AutoreCitato|Florent Carton|Dancourt}}, il {{AutoreCitato|Voltaire|Voltaire}}, e {{AutoreCitato|Tito Maccio Plauto|Plauto}}, e {{AutoreCitato|Marco Terenzio Varrone|Terenzio}} medesimo, formando caratteri, qualche volta la penna in mano sonosi addormentati. Dovunque gli è venuta la palla al balzo, nella presente Commedia egli non l’ha perdonata a’ medesimi; e benchè non li nomini, chiunque ha qualche tintura di lettere, dagli accidenti e da’ Dialoghi in essa inseriti potrà bastevolmente capire di qual di loro ragioni. Dalle cisterne pubbliche ognuno può pigliar acqua, per trarsi la sete. Faccia di lui lo stesso chi ne avesse talento, e piacere egli avrà d’imparare da chiunque sappia fargli vedere i suoi stessi difetti; riflettendo però che nel di lui animo l’autorità nulla può; ma tutto può la ragione.


Persuaso che sia il Pubblico, siccome è persuaso egli stesso, che lecito gli era senza offesa di chicchessia d’introdurre nella sua Commedia tali caratteri, e metterle in fronte tal titolo, la sottopose di buon animo alla di lui rigorosa censura; imperocchè, se non avrà essa la fortuna d’essere compatita, quella egli avrà certamente d’essere dall’altrui correzioni ammaestrato assai più».
Persuaso che sia il Pubblico, siccome è persuaso egli stesso, che lecito gli era senza offesa di chicchessia d’introdurre nella sua Commedia tali caratteri, e metterle in fronte tal titolo, la sottopose di buon animo alla di lui rigorosa censura; imperocchè, se non avrà essa la fortuna d’essere compatita, quella egli avrà certamente d’essere dall’altrui correzioni ammaestrato assai più».