Pagina:Leopardi - La virtù indiana, manoscritto, 1811.djvu/37: differenze tra le versioni

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{{poem t|+Come del popol tutto?...
{{poem t|{{Centrato|{{larger|Scena Quinta.}}
Muhamed.+10Ah {{Ec|nò|no}} di questo
''Osnam con spada nuda, e Amet-Schah''.}}Osnam. +8 Ah fuggi, o Prence,
Smarrito cuor con sì funesta immago{{R|330}}
Da queste mura un tetro orror di morte
Non accrescer, mio fido, il grave affanno
Minaccia i passi tuoi, questo, che impugno{{R|415}}
Troppo il dolor del popol mio m’è noto.
Funesto acciaro del tuo sangue asperso
De’ Maratti il destin, del regno il fato
Nizam già volle in lui confida in vano
Dubbioso pende dell’armate squadre
Il genitor deluso, a l’empie turme
Da l’opposto valor: vinto, e sconfitto{{R|335}}
Il varco egli aprirà cadrà trafitto
L’amico stuol, fra le ruine avvolto
Per di lui mano il rege istesso, in preda{{R|420}}
Il mio regno sarà: dispersa uccisa
Te pure ei brama a cruda morte acerba
De’ Maratti la turba, al fausto raggio
A me l’impresa ei confidò, l’orrendo
Di felice destin, d’amica sorte
Attentato crudele invan cercai
Da le ceneri sue sorger vedrai{{R|340}}
Di palesarti, ognor me volle allato
Lo smarrito valor, l’ardir perduto
L’iniquo traditor, l’infide schiere{{R|425}}
D’Omar nel popol tutto, il ferro, il fuoco
Ei guadagnar già seppe, ed in brev’ora
Spinger potremo allor de la nemica
In sua mano sarà del regno il freno,
Persia guerriera in sen, fiaccar l’orgoglio
Omai...
Degli alteri Sofì scuotere il giogo,{{R|345}}
Amet-Schah. +3Che ascolto! qual profondo abbisso
Che insoffribil ci opprime, e in ogni dove
D’iniquità, d’orror s’apre ad un tratto}}
Lo spavento arrecar, l’orror de l’armi.}}